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Università degli Studi di Ferrara

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Cap. 5 Payre 139<br />

dunque qui essere presa in considerazione, poiché più della metà dei prodotti che<br />

presentano errori è frutto <strong>di</strong> uno sfruttamento <strong>di</strong>scoide o unipolare del nucleo.<br />

32%<br />

17%<br />

Fig. 5.19: sintesi della relazione tra errori <strong>di</strong> scheggiatura e meto<strong>di</strong> <strong>di</strong> débitage.<br />

Osservando la faccia ventrale delle schegge si nota la presenza in alta percentuale<br />

<strong>di</strong> errori quali bulbi <strong>di</strong>edri (16,6%) e doppi bulbi (16,6%), imputabili a colpi troppo<br />

energici nel primo caso e ripetuti nel secondo (fig. 5.20). Dal materiale sperimentale si<br />

evince che un doppio bulbo causato da colpi ripetuti si presenta marcato, <strong>di</strong> <strong>di</strong>mensioni<br />

abbastanza gran<strong>di</strong> e con i due bulbi abbastanza <strong>di</strong>stanziati tra loro. La grossa incidenza <strong>di</strong><br />

doppi bulbi nell’insieme litico <strong>di</strong> Payre (fig. 5.21) potrebbe però essere anche ricollegata<br />

all’altro elemento causa <strong>di</strong> doppi bulbi, ovvero l’utilizzo <strong>di</strong> percussori con piccole<br />

imperfezioni: buona parte dei doppi bulbi in questione infatti sono spesso molto piccoli<br />

e molto ravvicinati, ovvero peculiari delle imperfezioni del percussore piuttosto che <strong>di</strong><br />

colpi ripetuti. Oltre a numerose schegge è stato rinvenuto anche un nucleo che mostra<br />

un negativo <strong>di</strong> scheggia con doppio bulbo (fig. 5.22).<br />

Per quanto riguarda i prodotti con bulbi <strong>di</strong>edri si rileva molto spesso un’improvvisa<br />

frattura o una riflessione della scheggia, segno <strong>di</strong> un’eccessiva forza posta nel colpire il<br />

nucleo (fig.5.23). Le schegge riflesse sono decisamente numerose (38,1%), in soli 2 casi<br />

inflesse e in 1 retroflesse (fig. 5.24); sono quasi sempre accompagnate da onde molto<br />

marcate (37,7%) sulla faccia ventrale, caratteristica spesso riscontrabile anche sui<br />

negativi delle facce dorsali e sui nuclei (figg. 5.25, 5.26).<br />

1%<br />

7%<br />

4%<br />

4%<br />

35%<br />

centripeto<br />

levallois centripeto<br />

levallois unipolare<br />

convergente<br />

<strong>di</strong>scoide<br />

SSDA<br />

unipolare

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