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Università degli Studi di Ferrara

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Appen<strong>di</strong>ce 1. La collezione sperimentale IP Isernia<br />

prima, una buona gestione del nucleo ed una buona preparazione dei piani <strong>di</strong><br />

percussione; utilizza probabilmente un percussore troppo grande.<br />

323 (2.1): utilizza una materia prima abbastanza buona, dove è presente un piano <strong>di</strong><br />

percussione naturale che viene sfruttato ma non al meglio: le prime due schegge<br />

sono infatti sorpassate perché non viene scelta la convessità giusta; dopo<strong>di</strong>ché<br />

cambia piano <strong>di</strong> percussione dal quale stacca altre schegge che però risultano<br />

irregolari, quadrangolari, spesso sorpassate, con bulbi <strong>di</strong>edri, talloni sbrecciati e<br />

fratture incipienti; i piani <strong>di</strong> percussione non sono preparati. Il nucleo viene<br />

abbandonato perché rotto in due. Nel complesso si nota un’assoluta mancanza <strong>di</strong><br />

concetti teorici e criteri tecnici, nonché una cattiva manualità che si manifesta con<br />

colpi troppo forti e con l’utilizzo <strong>di</strong> un percussore troppo grande.<br />

323 (2.2): utilizza una materia prima buona, dove è presente un piano <strong>di</strong> percussione<br />

naturale che viene sfruttato per tutta la sua superficie, ma le schegge ottenute<br />

risultano irregolari e non funzionali, con bulbi <strong>di</strong>edri, talloni sbrecciati e coni<br />

incipienti; i piani <strong>di</strong> percussione non sono preparati. Il nucleo viene abbandonato<br />

anche se ancora sfruttabile. Nel complesso si nota un’assoluta mancanza <strong>di</strong><br />

concetti teorici e criteri tecnici, nonché una cattiva manualità che si manifesta con<br />

colpi troppo forti e con l’utilizzo <strong>di</strong> un percussore troppo grande.<br />

ANA: utilizza una materia prima non molto buona, dove è presente un piano <strong>di</strong><br />

percussione naturale che viene ben sfruttato. I primi colpi sono utili alla<br />

decorticazione del nucleo, le convessità sono ben gestite, i piani <strong>di</strong> percussione<br />

ben preparati ed il nucleo sfruttato, in generale, secondo i criteri del débitage<br />

centripeto. Le schegge però risultano spesse e irregolari, non funzionali, a causa<br />

della cattiva qualità della selce. Il nucleo viene abbandonato perché esausto. Nel<br />

complesso si nota una buona conoscenza della teoria e dei criteri tecnici, nonché<br />

una buona manualità, anche se forse è stato usato un percussore troppo grande.<br />

ANI: utilizza una materia prima non buona, dove è presente un piano <strong>di</strong> percussione<br />

naturale che però non viene sfruttato. Utilizza più piani <strong>di</strong> percussione dai quali<br />

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