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Università degli Studi di Ferrara

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Cap. 7 Riparo Tagliente<br />

Tra i reperti ossei sono stati rinvenuti un numero importante <strong>di</strong> ritoccatoi (fig. 7.5)<br />

su schegge <strong>di</strong> <strong>di</strong>afisi <strong>di</strong> ossa lunghe (ne sono un esempio i 39 ritoccatoi ritrovati nel taglio<br />

36) (Thun Hohenstein, 2006). Sulla base della morfologia <strong>di</strong> alcune fratture (ad esempio<br />

fratture a becco <strong>di</strong> flauto trasversali o a spirale), della forma ripetitiva <strong>di</strong> alcuni<br />

frammenti <strong>di</strong> <strong>di</strong>afisi e della presenza <strong>di</strong> incavi <strong>di</strong> percussione sulle ossa è stata dedotta<br />

un’attività <strong>di</strong> fatturazione antropica intenzionale finalizzata al recupero del midollo dalle<br />

ossa lunghe (Thun Hohenstein, 2001).<br />

Nei tagli 44-52 si riconoscono sulle ossa anche tracce dovute ad attività <strong>di</strong> ro<strong>di</strong>tori<br />

e carnivori. Tra le trasformazioni post-depositazionali è nota la produzione <strong>di</strong> esfoliazioni<br />

e fratture dovute al Weathering, mentre le tracce imputabili all’azione delle ra<strong>di</strong>ci sono<br />

state rinvenute esclusivamente nei tagli 35, 36 e 37.<br />

E’ stata osservata anche l’alterazione termica (tt. 35, 36, 37, 40, 41 e 42)<br />

evidenziata dal cambio <strong>di</strong> colore delle ossa; sfortunatamente non è possibile stabilire se<br />

tali ossa siano state lasciate intenzionalmente sul fuoco, se siano state utilizzate come<br />

combustibile o se casualmente si trovassero vicino all’area del focolare.<br />

Non è stato possibile ricavare delle informazioni sicure sul paleoclima poiché i<br />

resti determinati costituiscono solo una piccola parte dell’insieme; ma a partire<br />

dall’abbondante quantità <strong>di</strong> resti <strong>di</strong> capriolo e dalla presenza <strong>di</strong> alce e marmotta è stato<br />

suggerito un clima temperato freddo, piuttosto umido (Thun Hohenstein, 2001).<br />

Infine, come già commentato prima, in base alla frequenza dei resti <strong>di</strong> ungulati e<br />

insieme all’importante numero <strong>di</strong> tracce che evidenziano le varie fasi <strong>di</strong> macellazione<br />

(scuoiamento, <strong>di</strong>sarticolazione, <strong>di</strong>stacco <strong>di</strong> masse muscolari) è stata evidenziata<br />

un’importante azione antropica che permette <strong>di</strong> affermare che il depezzamento delle<br />

carcasse animali fosse avvenuto nel sito.<br />

Grazie all’analisi archeozoologica è stato possibile evidenziare una modalità<br />

inse<strong>di</strong>ativa <strong>di</strong>fferenziata per i tagli musteriani: nei tagli sottostanti la frequentazione<br />

antropica si alterna a quella dei carnivori, mentre per i tagli superiori la frequentazione<br />

antropica <strong>di</strong>venta dominante e quella dei carnivori pressoché assente, almeno in base al<br />

record fossile.<br />

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