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Università degli Studi di Ferrara

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Cap. 5 Payre 121<br />

I carnivori sono rappresentati anche da lupo e iena, sia in maniera <strong>di</strong>retta che in<br />

maniera in<strong>di</strong>retta dalle tracce <strong>di</strong> masticazione su resti <strong>di</strong> cavallo, cervo e orso;<br />

quest’ultimo è rappresentato da in<strong>di</strong>vidui giovani ed adulti, morti durante il letargo.<br />

Le ossa sono generalmente mal conservate e molto probabilmente vi è stata una<br />

grossa per<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> materiale a causa <strong>di</strong> <strong>di</strong>versi agenti tafonomici, come è possibile<br />

riscontrare dal rapporto NRT/NMIcT.<br />

Dominano i resti cranici, soprattutto i denti, insieme a molte schegge ossee<br />

appartenenti a gran<strong>di</strong> mammiferi.<br />

La predominanza <strong>di</strong> specie forestali tra gli erbivori come il rinoceronte, il cervo, il<br />

capriolo, il megacero e il cinghiale, denota un paesaggio misto con spazi aperti (praterie)<br />

e aree boschive abbastanza sviluppate, con un clima relativamente temperato e umido.<br />

Si nota l’assenza <strong>di</strong> palchi <strong>di</strong> cervi<strong>di</strong>, nonostante l’alta incidenza <strong>degli</strong> altri resti<br />

scheletrici <strong>di</strong> questi: ciò può essere dovuto al fatto che tutti gli in<strong>di</strong>vidui fossero femmine<br />

o che fossero in<strong>di</strong>vidui maschi morti in inverno; resta il fatto che non vi siano tracce <strong>di</strong><br />

macellazione da parte dell’uomo sulle ossa <strong>di</strong> cervide.<br />

Inoltre la presenza dei carnivori nel sito può essere dovuta al fatto che questi<br />

fossero attirati dalle carcasse d’orso o dai rifiuti lasciati dall’uomo.<br />

L’uomo ha utilizzato il riparo come accampamento <strong>di</strong> caccia, occupandolo durante<br />

tutto l’anno tranne che per i mesi estivi, oppure occupandolo in più fasi, corte, durante<br />

l’autunno, l’inverno e la primavera e ha cacciato in modo ricorrente cervi, cavalli e<br />

bovi<strong>di</strong>, nonché operato lo charognage delle carcasse <strong>di</strong> rinoceronte (Moncel et al.,<br />

2002).<br />

Il livello F è molto ricco <strong>di</strong> resti, sia dal punto <strong>di</strong> vista numerico (2553 NRT<br />

determinati) che <strong>di</strong> specie (25): ungulati (fig. 5.5), carnivori, lagomorfi, gran<strong>di</strong> e piccoli<br />

ro<strong>di</strong>tori (Barone, 1986; El Hazzazi, 1998; Moncel et al., 2002). Sono state rinvenute<br />

anche 7 ossa del carpo e metacarpo riferibili ad un giovane proboscidato, probabilmente<br />

un Palaeoloxodon. Vi è una grande varietà <strong>di</strong> specie ma solo 3 <strong>di</strong> queste sono ben<br />

rappresentate: Ursus deningeri-spelaeus, Cervus elaphus e Equus cf. mosbachensis (fig.<br />

5.6).<br />

Si delinea un ambiente misto, in quanto le <strong>di</strong>verse specie appartengono a biotopi<br />

<strong>di</strong>versi, dalle praterie e steppe alla foresta più o meno aperta fino alla me<strong>di</strong>a-alta

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