29.06.2013 Views

Università degli Studi di Ferrara

Università degli Studi di Ferrara

Università degli Studi di Ferrara

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

Cap. 3 Cà Belvedere <strong>di</strong> Monte Poggiolo<br />

sulle erbacee; l’ambiente boschivo dominato dal Pino e la flebile presenza <strong>di</strong> taxa che<br />

esigono temperature alte e umi<strong>di</strong>tà (Cedrus, Tsuga, Sciadopitys, Carya e Pterocarya),<br />

mostrano un bosco Plio-Pleistocenico durante la fase <strong>di</strong> deterioramento climatico<br />

(Cattani, 1992; 1996)<br />

Una seconda fase, contemporanea ai depositi ciottolo-sabbiosi spiaggiati relativi<br />

all’occupazione paleolitica, si compone <strong>di</strong> elementi forestali con vegetazione a conifere<br />

(Pino e Abete) misti ad elementi <strong>di</strong> steppa che ne rivelano una fase climatica fredda<br />

(Cattani, 1996).<br />

I depositi sabbiosi che riempiono le fessurazioni subite dal complesso ghiaioso<br />

dopo lo slittamento denotano una netta predominanza delle erbacee (96,8%) fra cui<br />

forme tipiche delle attuali steppe dell’Europa centro-orientale, ovvero le forme tipiche<br />

della steppa fredda d’età würmiana (Cattani, 1992).<br />

Nuove indagini sono state effettuate nel 2001 da Vincent Lebreton, il quale ha<br />

prelevato 211 campioni dalle carote MP1 e MP6, ovvero le stesse stu<strong>di</strong>ate <strong>di</strong>eci anni<br />

prima da Laura Cattani; più precisamente 33 campioni dalla carota MP1, dai quali furono<br />

ottenuti 27 spettri pollinici, e 178 dalla carota MP6, dalla quale invece vennero ottenuti<br />

90 spetti pollinici (Lebreton, 2001).<br />

I dati ottenuti sono correlabili al giacimento <strong>di</strong> Cà Belvedere in quanto entrambe le<br />

carote sono state prese o nelle prossime vicinanze del sito (carota MP1), o alla sommità<br />

della collina <strong>di</strong> Cà Belvedere <strong>di</strong> Monte Poggiolo (carota MP6).<br />

E’ stato dunque possibile ottenere una lista (Lebreton, 2001; Messager et al.,<br />

2011) che si compone <strong>di</strong> 90 taxa botanica e che permette <strong>di</strong> avere in modo dettagliato<br />

un quadro della copertura vegetazionale per un periodo che ricopre 2 interglaciali<br />

temperati e umi<strong>di</strong> separati da un glaciale temperato fresco e secco, intorno a 1,4 milioni<br />

<strong>di</strong> anni fa, ovvero l’ambiente esistente prima dell’occupazione umana (Messager et al.,<br />

2011) (fig. 3.6).<br />

Il primo interglaciale, più umido rispetto al successivo, è segnato da una marcata<br />

<strong>di</strong>ffusione delle caducifoglie mesofile. La fase glaciale successiva è invece annunciata<br />

dallo sviluppo delle conifere montane, mentre la componente floristica è<br />

sostanzialmente la stessa che si riscontra durante gli interglaciali, con delle piccole<br />

variazioni legate più all’andamento dell’umi<strong>di</strong>tà che non della temperatura. La fine del<br />

57

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!