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Primo Rapporto sull'applicazione del principio di sussidiarietà - CAL

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sione <strong>del</strong>l’abusivismo urbanistico-e<strong>di</strong>lizio»; sia un’attività <strong>di</strong> supporto agli<br />

enti preposti alla vigilanza urbanistico-e<strong>di</strong>lizia attraverso l’attivazione <strong>di</strong><br />

servizi <strong>di</strong> consulenza nonché <strong>di</strong> assistenza tecnica, amministrativa e giuri<strong>di</strong>co-normativa<br />

in or<strong>di</strong>ne all’adozione degli atti <strong>di</strong> repressione <strong>del</strong>l’abusivismo<br />

previsti dalla legge; attraverso la concessione <strong>di</strong> finanziamenti per<br />

l’organizzazione e il potenziamento <strong>del</strong>le strutture degli enti locali preposte<br />

alla vigilanza; attraverso, infine, l’istituzione <strong>del</strong> fondo regionale <strong>di</strong> rotazione<br />

per le spese <strong>di</strong> demolizione e ripristino <strong>del</strong>lo stato dei luoghi. È la<br />

Giunta regionale che con apposita <strong>del</strong>iberazione stabilisce i criteri per<br />

l’accesso ai finanziamenti e le modalità <strong>di</strong> presentazione <strong>del</strong>le domande e<br />

<strong>di</strong> concessione ed erogazione degli stessi. Sempre alla Regione spetta poi<br />

verificare le trasformazioni <strong>del</strong> territorio me<strong>di</strong>ante rilevamenti aerofotogrammetrici<br />

e satellitari, programmati anche d’intesa con gli enti locali o<br />

con altri soggetti pubblici interessati. Inoltre, la struttura regionale competente<br />

in materia <strong>di</strong> vigilanza urbanistico-e<strong>di</strong>lizia effettua un costante<br />

monitoraggio attraverso i dati e le informazioni contenuti negli elenchi<br />

trasmessi dai comuni, ovvero i dati e le informazioni provenienti da altri<br />

soggetti pubblici, i riscontri e le analisi dei rilevamenti aerofotogrammetrici<br />

e satellitari e i riscontri emersi dalle indagini sul territorio effettuate<br />

sempre dalla struttura regionale competente in materia urbanistica qualora<br />

questa constati dall’esito dei rilievi aerofotogrammetrici e satellitari, dai<br />

monitoraggi effettuati o dalle denunce dei citta<strong>di</strong>ni situazioni <strong>di</strong> presunta<br />

violazione <strong>del</strong>le norme urbanistico-e<strong>di</strong>lizie che non risultano dagli elenchi<br />

degli abusi e<strong>di</strong>lizi. Presso l’assessorato competente in materia urbanistica<br />

è inoltre istituito un fondo regionale <strong>di</strong> rotazione al fine <strong>di</strong> concedere ai<br />

comuni anticipazioni senza interessi sui costi relativi agli interventi <strong>di</strong> demolizione<br />

<strong>del</strong>le opere abusive e <strong>di</strong> ripristino <strong>del</strong>lo stato dei luoghi. La<br />

Giunta regionale definisce, con propria <strong>del</strong>iberazione, le modalità <strong>di</strong> gestione<br />

<strong>del</strong> fondo, i criteri e le priorità per il riparto <strong>del</strong>le risorse tra i comuni<br />

e per la restituzione <strong>del</strong>le somme anticipate. Si segnala infine la previsione<br />

<strong>del</strong>l’istituzione <strong>di</strong> una banca dati contenente i dati e le informazioni<br />

concernenti il fenomeno <strong>del</strong>l’abusivismo e<strong>di</strong>lizio nel territorio regionale,<br />

ivi compresi quelli risultanti dagli elenchi trasmessi dai comuni. Alla Regione<br />

spetta inoltre concordare con gli enti locali e con gli altri enti pubblici<br />

coinvolti criteri e modalità per lo scambio e l’integrazione <strong>di</strong> dati e <strong>di</strong><br />

informazioni e per la creazione <strong>di</strong> una rete unificata, nell’ambito <strong>del</strong> c.d.<br />

“Sitr”, cioè <strong>del</strong> Sistema informativo territoriale regionale, previsto dalla<br />

legge regionale in materia <strong>di</strong> governo <strong>del</strong> territorio, n. 38 <strong>del</strong> 1999, in raccordo<br />

con il Sistema informativo regionale per l’ambiente (Sira) e con il sistema<br />

informativo nazionale sull’abusivismo <strong>di</strong> cui all’art. 32, comma tre<strong>di</strong>cesimo,<br />

<strong>del</strong> d.l. 30 settembre 2003, n. 269 (“Disposizioni urgenti per favorire<br />

lo sviluppo e la correzione <strong>del</strong>l’andamento dei conti pubblici”, convertito<br />

con legge n. 326/2003).<br />

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