Primo Rapporto sull'applicazione del principio di sussidiarietà - CAL
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particolari settori – un Fondo per la creatività, le cui modalità <strong>di</strong> funzionamento<br />
sono stabilite dalla giunta regionale. In base all’art. 21 la Regione<br />
promuove e partecipa alla fondazione <strong>del</strong>la “Lazio, per lo sviluppo <strong>del</strong>l’au<strong>di</strong>ovisivo”,<br />
i cui rappresentanti regionali sono nominati dal presidente <strong>del</strong>la<br />
Regione. In base all’art. 24 la Regione al fine <strong>di</strong> sostenere lo sviluppo e la valorizzazione<br />
<strong>del</strong>l’innovazione e <strong>del</strong>la ricerca scientifica in campo genetico in<br />
agricoltura, promuove la realizzazione nel Lazio <strong>di</strong> un Polo <strong>di</strong> ricerca, <strong>di</strong> alta<br />
formazione e <strong>di</strong> comunicazione scientifica e culturale sulle biotecnologie e<br />
partecipa alla “Fondazione dei <strong>di</strong>ritti genetici”. A tal fine è istituito un apposito<br />
capitolo <strong>di</strong> bilancio. Infine, l’art. 25 istituisce il Fondo <strong>di</strong> dotazione<br />
per la Lait S.p.A. (Lazio innovazione tecnologica) <strong>di</strong>sciplinato da convenzioni<br />
con la Regione. La giunta regionale si avvale <strong>del</strong>la società per l’approvazione<br />
<strong>del</strong> programma annuale per la realizzazione <strong>del</strong> sistema informatico<br />
regionale (Sir).<br />
2.3. In sintesi<br />
Il settore <strong>di</strong> attività è a completa “dominanza” regionale. Da sottolineare<br />
anche il ricorso alle società regionali.<br />
Non sembrano coinvolti gli enti locali nemmeno per settori “affini” (ve<strong>di</strong>,<br />
ad esempio, le schede per l’agricoltura).<br />
Anche se, forse, non si può parlare <strong>di</strong> sussi<strong>di</strong>arietà in senso stretto, è da<br />
mettere in luce, comunque, la costruzione <strong>di</strong> un mo<strong>del</strong>lo collaborativo con<br />
le Università e i centri <strong>di</strong> ricerca.<br />
3. Commercio, fiere e mercati<br />
3.1. In generale<br />
L’ambito <strong>del</strong>la materia fiere e mercati è quello in<strong>di</strong>cato dall’art. 64, primo<br />
comma, <strong>del</strong>la l.r. n. 14 <strong>del</strong> 1999: un insieme <strong>di</strong> compiti e funzioni riguardanti:<br />
l’istituzione, l’or<strong>di</strong>namento e lo svolgimento dei mercati all’ingrosso, nonché<br />
<strong>di</strong> fiere <strong>di</strong> qualsiasi genere, <strong>di</strong> esposizioni e mostre agricole, industriali e commerciali<br />
e le connesse attività non permanenti, volte a promuovere il commercio, la<br />
cultura, l’arte e la tecnica, attraverso la presentazione da parte <strong>di</strong> una pluralità <strong>di</strong><br />
espositori <strong>di</strong> beni e servizi, nel contesto <strong>di</strong> un evento rappresentativo dei settori<br />
produttivi interessati.<br />
L’ambito <strong>del</strong>la materia commercio è, invece, quello in<strong>di</strong>cato dall’art. 64,<br />
secondo comma, <strong>del</strong>la l.r. n. 14 <strong>del</strong> 1999: un insieme <strong>di</strong> funzioni e <strong>di</strong> compiti<br />
che attengono:<br />
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