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Primo Rapporto sull'applicazione del principio di sussidiarietà - CAL

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nenza <strong>del</strong>l’Italia alla comunità internazionale, alla determinazione <strong>di</strong> valori<br />

limite, standard, obiettivi <strong>di</strong> qualità e sicurezza e norme tecniche necessari<br />

al raggiungimento <strong>di</strong> un livello adeguato <strong>di</strong> tutela <strong>del</strong>l’ambiente sul territorio<br />

nazionale e, in generale, a funzioni che meritano una determinazione<br />

uniforme su tutto il territorio nazionale, oltre alle funzioni <strong>di</strong> vigilanza e<br />

controllo; altre funzioni, tra le quali quelle relative alle decisioni <strong>di</strong> urgenza<br />

a fini <strong>di</strong> prevenzione <strong>del</strong> danno ambientale e quelle per la protezione<br />

<strong>del</strong>l’ambiente costiero, sono invece attribuite in via concorrente alla Stato<br />

e alle Regioni. Lo Stato, ai sensi <strong>del</strong>l’art. 71, mantiene inoltre le funzioni<br />

sulla Valutazione <strong>di</strong> impatto ambientale nei casi determinati dallo stesso<br />

decreto 11 .<br />

L’art. 70 12 conferisce in via residuale alle Regioni tutte le funzioni non<br />

espressamente riservate allo Stato e, in particolare, la protezione <strong>del</strong>le zone<br />

costiere e le funzioni svolte dal Corpo forestale <strong>del</strong>lo Stato (salvo quelle necessarie<br />

all’esercizio <strong>del</strong>le funzioni <strong>di</strong> competenza statale). Alle Regioni vengono<br />

inoltre conferite altre funzioni relative alla industrie esercenti attività a<br />

rischio <strong>di</strong> incidente rilevante (art. 72) e, in tema <strong>di</strong> programmazione, le funzioni<br />

relative alla determinazione <strong>del</strong>le priorità <strong>del</strong>l’azione ambientale, da<br />

svolgersi in coor<strong>di</strong>namento con lo Stato (art. 73).<br />

4. I compiti <strong>di</strong> cui al comma 1, lettere b) e p), sono esercitati, sentita la Conferenza unificata<br />

e i compiti <strong>di</strong> cui al comma 1, lettera o) sono esercitati previa intesa con la Conferenza<br />

Stato-regioni».<br />

11 Art. 71. Valutazione <strong>di</strong> impatto ambientale. «1. In materia <strong>di</strong> valutazione <strong>di</strong> impatto<br />

ambientale (VIA) sono <strong>di</strong> competenza <strong>del</strong>lo Stato: a) le opere ed impianti il cui impatto ambientale<br />

investe più regioni; b) le opere e infrastrutture <strong>di</strong> rilievo internazionale e nazionale;<br />

c) gli impianti industriali <strong>di</strong> particolare e rilevante impatto; d) le opere la cui autorizzazione è<br />

<strong>di</strong> competenza <strong>del</strong>lo Stato.<br />

2. Con atto <strong>di</strong> in<strong>di</strong>rizzo e coor<strong>di</strong>namento da adottare entro otto mesi dalla data <strong>di</strong> entrata<br />

in vigore <strong>del</strong> presente decreto legislativo, sono in<strong>di</strong>viduate le specifiche categorie <strong>di</strong> opere,<br />

interventi e attività attualmente sottoposti a valutazione statale <strong>di</strong> impatto ambientale da trasferire<br />

alla competenza <strong>del</strong>le regioni.<br />

3. Il trasferimento <strong>del</strong>le competenze attualmente in capo allo Stato è subor<strong>di</strong>nato, per<br />

ciascuna regione, alla vigenza <strong>del</strong>la legge regionale <strong>del</strong>la VIA, che provvede alla in<strong>di</strong>viduazione<br />

<strong>del</strong>l’autorità competente nell’ambito <strong>del</strong> sistema <strong>del</strong>le regioni e <strong>del</strong>le autonomie locali, ferma<br />

restando la <strong>di</strong>stinzione tra autorità competente e soggetto proponente».<br />

12 Art. 70. Funzioni conferite alle regioni e agli enti locali. «Tutte le funzioni amministrative<br />

non espressamente in<strong>di</strong>cate nelle <strong>di</strong>sposizioni degli articoli 68 e 69 sono conferite alle regioni<br />

e agli enti locali e tra queste, in particolare:<br />

a) i compiti <strong>di</strong> protezione ed osservazione <strong>del</strong>le zone costiere; b) il controllo in or<strong>di</strong>ne alla<br />

commercializzazione e detenzione degli animali selvatici, il ricevimento <strong>di</strong> denunce, i visti<br />

su certificati <strong>di</strong> importazione, il ritiro dei permessi errati o falsificati, l’autorizzazione alla detenzione<br />

temporanea, ad eccezione <strong>del</strong>la normativa <strong>di</strong> cui alla Convenzione sul commercio<br />

internazionale <strong>del</strong>le specie <strong>di</strong> fauna e <strong>di</strong> flora selvatiche minacciate <strong>di</strong> estinzione (CITES), resa<br />

esecutiva dalla legge 19 <strong>di</strong>cembre 1975, n. 875; c) le competenze attualmente esercitate dal<br />

Corpo forestale <strong>del</strong>lo Stato, salvo quelle necessarie all’esercizio <strong>del</strong>le funzioni <strong>di</strong> competenza<br />

statale».<br />

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