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Primo Rapporto sull'applicazione del principio di sussidiarietà - CAL

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titolari <strong>di</strong> determinati uffici (in particolare ci si riferiva ai vertici degli esecutivi),<br />

essere un organo elettivo o essere formato in modo misto.<br />

Gran parte <strong>del</strong>la dottrina riteneva che l’adozione integrale <strong>del</strong>la prima<br />

soluzione, quella <strong>del</strong>la rappresentanza automatica nel Cal <strong>di</strong> tutti i vertici<br />

degli esecutivi degli enti locali regionali, avrebbe prodotto un organismo<br />

pletorico e incapace <strong>di</strong> funzionare, oltre a richiedere necessariamente una<br />

rotazione automatica dei rappresentanti dei <strong>di</strong>versi comuni; appariva pertanto<br />

consigliabile una sua applicazione solo parziale, prevedendo membri<br />

<strong>di</strong> <strong>di</strong>ritto solo per alcuni enti locali <strong>di</strong> particolare peso all’interno <strong>del</strong>la Regione,<br />

come i presidenti <strong>di</strong> provincia e i sindaci dei comuni capoluogo.<br />

Altra soluzione era quella dei membri elettivi o designati. La previsione<br />

<strong>di</strong> un meccanismo <strong>di</strong> elezione, per quanto più complesso, si rivelava preferibile<br />

nell’ottica <strong>del</strong> <strong>principio</strong> democratico e si sarebbe dovuto ritenerla forse<br />

obbligatoria ora che il Consiglio è configurato come un organo regionale costituzionalmente<br />

necessario 18 .<br />

Nel Lazio, dei 40 componenti, ben 15 sono <strong>di</strong> <strong>di</strong>ritto: i sindaci dei capoluoghi<br />

<strong>di</strong> provincia e i presidenti <strong>del</strong>le province nonché i presidenti <strong>del</strong>le associazioni<br />

degli enti locali: Anci, Upi, Uncem, Legautonomie, Aiccre.<br />

Gli altri, fatti salvi i 5 consiglieri provinciali in<strong>di</strong>cati uno per ciascuna<br />

provincia, sono 20 membri elettivi: 17 rappresentanti dei comuni <strong>di</strong> cui 7<br />

sotto i 5.000 abitanti, 5 sotto i 15.000 e 5 sopra i 15.000; 3 rappresentanti<br />

<strong>del</strong>le comunità montane.<br />

La prima notazione che si evince è che non sono rappresentati i Municipi<br />

<strong>di</strong> Roma, ossia i 19 enti <strong>di</strong> decentramento <strong>del</strong>la Capitale che contano tra<br />

gli 80 e i 160.000 abitanti.<br />

Poco spazio è dato nel Cal ai soggetti <strong>del</strong>la sussi<strong>di</strong>arietà orizzontale:<br />

come detta la l.r. n. 1 <strong>del</strong> 2007, possono partecipare alla sedute senza <strong>di</strong>ritto<br />

<strong>di</strong> voto: i presidenti <strong>del</strong>le camere <strong>di</strong> commercio, industria, agricoltura<br />

e artigianato <strong>del</strong> Lazio; due rappresentanti <strong>del</strong>le università <strong>del</strong> Lazio,<br />

nominati dal Comitato regionale <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>namento <strong>del</strong>le università <strong>del</strong><br />

Lazio (Crul); il presidente <strong>del</strong>l’Associazione regionale università agrarie<br />

<strong>del</strong> Lazio.<br />

18 A. CHELLINI, L’esperienza attuale dei Consigli <strong>del</strong>le autonomie locali e <strong>del</strong>le conferenze<br />

Regioni-enti locali nelle Regioni italiane, inI Consigli <strong>del</strong>le autonomie locali e le conferenze<br />

Regioni-enti locali nel quadro <strong>del</strong>la riforma federalista e <strong>del</strong>la concreta attuazione <strong>del</strong> titolo V<br />

<strong>del</strong>la Costituzione, Atti <strong>del</strong> Convegno <strong>di</strong> Perugia <strong>del</strong> 25 marzo 2002, a cura <strong>di</strong> Galilei, in Nuova<br />

Rassegna, Noccioli, Firenze 2002, p. 866, rileva che un metodo elettivo garantisce al Consiglio<br />

<strong>del</strong>le autonomie «un più elevato livello <strong>di</strong> rappresentatività nei confronti <strong>di</strong> tutto il sistema<br />

<strong>del</strong>le sutonomie e lo pone quin<strong>di</strong> in con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> esercitare il proprio ruolo con maggiore<br />

autorevolezza».<br />

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