Primo Rapporto sull'applicazione del principio di sussidiarietà - CAL
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La Regione concorre quin<strong>di</strong> finanziariamente insieme ai comuni alla realizzazione<br />
<strong>di</strong> opere <strong>di</strong> urbanizzazione primaria o al risanamento <strong>di</strong> beni paesaggistici.<br />
I comuni non hanno potere <strong>di</strong> iniziativa <strong>del</strong> proce<strong>di</strong>mento, posto che è la<br />
Giunta regionale, tramite l’istituendo Osservatorio sull’abusivismo e<strong>di</strong>lizio, a<br />
in<strong>di</strong>viduare i territori interessati e a fissare il termine entro il quale i comuni<br />
potranno presentare un programma <strong>di</strong> interventi. I comuni re<strong>di</strong>gono il programma<br />
triennale <strong>di</strong> interventi, pre<strong>di</strong>sposti d’intesa con il rappresentante degli<br />
ambiti territoriali ottimali (Ato) competenti e, ove esistenti, con coloro<br />
che si sono legalmente costituiti in forme consortili <strong>di</strong> auto recupero.<br />
I comuni sono responsabili <strong>del</strong>l’affidamento <strong>del</strong>la progettazione e <strong>del</strong>la<br />
<strong>di</strong>rezione dei lavori sulla corretta esecuzione dei quali vigila il costituendo<br />
Comitato regionale <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>namento.<br />
Sono mantenuti i poteri sostitutivi <strong>di</strong> cui alla l.r. n. 28/1980.<br />
La corretta realizzazione <strong>del</strong>le opere è inoltre monitorata da un comitato<br />
<strong>di</strong> coor<strong>di</strong>namento <strong>di</strong> cui fanno parte gli assessorati regionali competenti e<br />
rappresentanti degli Ato <strong>di</strong> gestione <strong>del</strong> servizio idrico integrato.<br />
Per finanziare lo svolgimento <strong>del</strong>la funzione si prevede l’istituzione <strong>del</strong><br />
Fondo regionale per la riqualificazione e il risanamento urbanistico, ambientale,<br />
paesaggistico e igienico sanitario <strong>del</strong>le aree <strong>del</strong>la Regione caratterizzate<br />
da gravi fenomeni <strong>di</strong> abusivismo e<strong>di</strong>lizio, al finanziamento <strong>del</strong> quale<br />
si provvede me<strong>di</strong>ante la legge <strong>di</strong> bilancio regionale.<br />
2.2. La produzione normativa regionale in tema <strong>di</strong> aree naturali protette e<br />
l’applicazione <strong>del</strong> <strong>principio</strong> <strong>di</strong> sussi<strong>di</strong>arietà<br />
In tale ambito materiale, la Regione ha prodotto quattro leggi. Tre <strong>di</strong><br />
queste istituiscono nuove aree protette mentre una apporta <strong>del</strong>la mo<strong>di</strong>fiche<br />
al perimetro <strong>di</strong> un parco già esistente.<br />
– Legge n. 21/2008, “Istituzione <strong>del</strong> Parco Naturale regionale Monti<br />
Ausoni e Lago <strong>di</strong> Fon<strong>di</strong> nonché <strong>del</strong>l’ente <strong>di</strong> gestione <strong>del</strong> suddetto parco”.<br />
L’istituzione <strong>del</strong> Parco naturale avviene ai sensi <strong>del</strong>la legge n. 29/1997.<br />
La gestione e l’organizzazione <strong>del</strong> parco è affidata a un ente regionale <strong>di</strong> <strong>di</strong>ritto<br />
pubblico che adotta il piano e il regolamento <strong>del</strong> parco nonché il programma<br />
pluriennale <strong>di</strong> promozione economica e sociale, secondo quanto<br />
previsto rispettivamente dagli artt. 26, 27 e 30 <strong>del</strong>la l.r. 29/1997.<br />
Ciò che occorre esser segnalato è il comma terzo <strong>del</strong>l’art. 3, il quale prevede<br />
che:<br />
Nelle more <strong>del</strong>l’approvazione degli strumenti <strong>di</strong> gestione <strong>di</strong> cui al comma secondo,<br />
l’ente regionale, d’intesa con gli enti locali e le parti sociali, promuove atti <strong>di</strong><br />
programmazione concertata e accor<strong>di</strong> volontari, ai sensi <strong>del</strong>la normativa vigente,<br />
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