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Primo Rapporto sull'applicazione del principio di sussidiarietà - CAL

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1.100.000,00 euro, alla cui copertura si provvede me<strong>di</strong>ante riduzione <strong>di</strong> pari importo<br />

<strong>del</strong>lo stanziamento <strong>del</strong> capitolo D12503.<br />

La <strong>di</strong>sciplina <strong>del</strong>l’esercizio <strong>del</strong>le funzioni attribuitele dalla legge regionale<br />

ricalcano le modalità conseguite nell’Intesa <strong>del</strong>l’8 novembre 2006 tra il<br />

Ministero <strong>del</strong>le Infrastrutture, la Regione Lazio e l’Anas S.p.A.<br />

L’articolo 3 afferma che il Presidente <strong>del</strong>la Regione, ovvero l’assessore<br />

<strong>del</strong>egato in materia <strong>di</strong> lavori pubblici, è autorizzato a compiere tutti gli atti<br />

esecutivi necessari ai fini <strong>del</strong>la partecipazione <strong>del</strong>la Regione alla società, ivi<br />

compresa la sottoscrizione <strong>di</strong> eventuali patti parasociali relativi all’esercizio<br />

dei reciproci <strong>di</strong>ritti e doveri. La Regione è rappresentata nell’assemblea <strong>del</strong>la<br />

società dal Presidente <strong>del</strong>la Regione stessa, ovvero dall’assessore <strong>del</strong>egato<br />

in materia <strong>di</strong> lavori pubblici. I rappresentanti <strong>del</strong>la Regione negli organi sociali<br />

sono nominati dal Presidente <strong>del</strong>la Regione stessa e sono vincolati, nell’esercizio<br />

<strong>del</strong> relativo mandato, all’osservanza degli in<strong>di</strong>rizzi e <strong>del</strong>le <strong>di</strong>rettive<br />

<strong>del</strong>la Giunta regionale.<br />

1.2. Considerazioni conclusive<br />

Dall’analisi <strong>del</strong>le due leggi riguardanti la materia “viabilità” intervenute<br />

nella legislatura 2005-2010 appare evidente che se ragioniamo in termini <strong>di</strong><br />

accrescimento <strong>del</strong> meccanismo <strong>del</strong>la sussi<strong>di</strong>arietà, i risultati sono tutt’altro<br />

che confortanti. C’è da premettere che, a parziale giustificazione <strong>del</strong>la scarsa<br />

incidenza <strong>del</strong> momento devolutivo in questa materia, proprio l’ambito materiale<br />

in questione presenta un carattere fortemente <strong>di</strong>somogeneo: la viabilità,<br />

per ulteriore elemento <strong>di</strong> chiarezza, connatura al suo interno meccanismi<br />

<strong>di</strong> gestione e regolamentazione che non posso essere che or<strong>di</strong>nati dall’alto.<br />

In altre parole, esigenze <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>namento <strong>del</strong>le politiche settoriali e copertura<br />

spaziale-territoriale particolarmente ampia richiedono una serie <strong>di</strong><br />

interventi strutturali e gestionali che motivano le scelte <strong>di</strong> fondo regionali.<br />

Non risulta, tuttavia, esente da critica la scarsa propensione <strong>del</strong>la Regione<br />

Lazio <strong>di</strong>mostrata nella scorsa legislatura nei confronti <strong>di</strong> un ampliamento<br />

<strong>del</strong>le prerogative degli enti locali nel settore, nonché un necessario e concreto<br />

coinvolgimento ulteriore degli enti subregionali nella gestione <strong>del</strong>la materia<br />

in questione. Le due leggi analizzate affidano a società per azioni a partecipazione<br />

quasi interamente regionale compiti e funzioni amministrative<br />

particolarmente rilevanti, come la realizzazione <strong>di</strong> infrastrutture strategiche<br />

relative al sistema viario o la progettazione e la manutenzione <strong>del</strong>la rete autostradale,<br />

a tariffa o a pedaggio.<br />

Questa attribuzione fittizia, o quantomeno poco incline a un mo<strong>del</strong>lo<br />

strutturato <strong>di</strong> sussi<strong>di</strong>arietà verticale, <strong>di</strong>mostra una volta <strong>di</strong> più come l’attenzione<br />

verso le entità sub-regionali sia minima, specie in un settore come<br />

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