Primo Rapporto sull'applicazione del principio di sussidiarietà - CAL
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Infine all’art. 105, comma primo, è stata aggiunta la lett. h) bis, che affida<br />
alla Regione l’organizzazione e l’effettuazione <strong>di</strong> eventuali verifiche in<br />
materia <strong>di</strong> utilizzazione agronomica, aggiuntive a quelle <strong>di</strong> competenza dei<br />
comuni ai sensi <strong>del</strong>l’art. 107, comma primo, lettera d).<br />
6.3. Considerazioni finali<br />
La l.r. n. 17/06 è intervenuta a parziale mo<strong>di</strong>fica <strong>del</strong>la l.r. n. 14/99 per quel<br />
che concerne la materia <strong>del</strong>la tutela dall’inquinamento <strong>del</strong>le acque e <strong>del</strong>la protezione<br />
ambientale. Il meccanismo sussi<strong>di</strong>ario contenuto nella l.r. n. 14/99 è<br />
stato ampliato con la previsione <strong>di</strong> alcune funzioni amministrative ulteriori in<br />
capo ai comuni e alla province. L’attuazione prevista con regolamento regionale<br />
dei programmi d’azione per le zone a rischio <strong>di</strong>mostra come la Regione pur<br />
<strong>di</strong>sciplinando gli standard <strong>di</strong> riferimento affi<strong>di</strong> agli enti locali l’attuazione <strong>del</strong>le<br />
prescrizioni normative all’interno degli stessi.<br />
Il <strong>principio</strong> <strong>di</strong> sussi<strong>di</strong>arietà verticale può in questo caso <strong>di</strong>rsi particolarmente<br />
compiuto, in relazione alla <strong>di</strong>fficoltà tecnica <strong>del</strong>la materia e ai connotati<br />
specifici richiesti anche da leggi quadro statali.<br />
Il fatto che funzioni amministrative rilevanti come la comunicazione <strong>del</strong>l’utilizzazione<br />
agronomica nonché il controllo, l’imposizione <strong>di</strong> prescrizioni<br />
e l’emanazione <strong>di</strong> provve<strong>di</strong>menti <strong>di</strong> <strong>di</strong>vieto o <strong>di</strong> sospensione <strong>del</strong>l’attività,<br />
contribuiscono a ritenere che l’impiego <strong>del</strong>lo strumento sussi<strong>di</strong>ario rispecchi<br />
in misura sufficiente gli standard <strong>di</strong> riferimenti ipotetici. D’altra parte, il<br />
«fatti salvi le funzioni ed i compiti amministrativi previsti da Regioni e Province»<br />
testimonia l’esigenza <strong>di</strong> unitarietà e <strong>di</strong> controllo eteronomo insita in<br />
un or<strong>di</strong>namento istituzionale che si presta a una lettura in chiave fortemente<br />
decentrata.<br />
7. Gli interventi in materia <strong>di</strong> “gestione dei rifiuti”<br />
7.1. Il quadro normativo statale e regionale in materia <strong>di</strong> gestione dei rifiuti<br />
Per ottenere un quadro normativo generale sulla <strong>di</strong>sciplina <strong>del</strong>la gestione<br />
dei rifiuti si deve partire necessariamente dall’art. 85 <strong>del</strong> d.lgs. n. 112/98,<br />
il quale in<strong>di</strong>ca che:<br />
restano attribuiti allo Stato, in materia <strong>di</strong> rifiuti, esclusivamente le funzioni e i<br />
compiti in<strong>di</strong>cati dal decreto legislativo 5 febbraio 1997, n. 22, come mo<strong>di</strong>ficato ed<br />
integrato dal decreto legislativo 8 novembre 1997, n. 389, nonché quelli già attribuiti<br />
allo Stato da specifiche norme <strong>di</strong> legge relative a rifiuti ra<strong>di</strong>oattivi, rifiuti<br />
contenenti amianto, materiali esplosivi in <strong>di</strong>suso, olii usati, pile e accumulatori<br />
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