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Primo Rapporto sull'applicazione del principio di sussidiarietà - CAL

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4. Considerazioni conclusive<br />

Come precedentemente evidenziato, le agenzie regionali costituiscono<br />

solo una parte <strong>del</strong> complessivo sistema amministrativo regionale, il quale è<br />

infatti composto da una pluralità <strong>di</strong> mo<strong>del</strong>li organizzativi che, al <strong>di</strong> là <strong>del</strong>le<br />

strutture amministrative regionali in senso stretto, comprende una molteplicità<br />

<strong>di</strong> enti strumentali <strong>del</strong>la Regione, società per azioni controllate o partecipate<br />

e altri enti privati.<br />

Cionon<strong>di</strong>meno, anche alla luce <strong>del</strong> quadro normativo analizzato, risulta<br />

possibile formulare qualche riflessione conclusiva sul ruolo <strong>del</strong>le agenzie<br />

nella Regione Lazio, cercando <strong>di</strong> valutare, in particolare, se le attività da esse<br />

svolte risultino coerenti con le sfere <strong>di</strong> competenza degli altri enti locali laziali<br />

oppure se, al contrario, si verifichino casi <strong>di</strong> sovrapposizione <strong>di</strong> competenze<br />

e <strong>di</strong> funzioni.<br />

In particolare, si è visto come le agenzie analizzate operano in settori<br />

quali: il mercato <strong>del</strong> lavoro e <strong>del</strong>la formazione professionale; la <strong>di</strong>fesa <strong>del</strong><br />

suolo; la protezione <strong>del</strong>la flora e <strong>del</strong>la fauna e la tutela dei parchi e <strong>del</strong>le riserve<br />

naturali; in via più o meno <strong>di</strong>retta, <strong>di</strong> raccolta ed elaborazione dati e<br />

assistenza tecnico-amministrativa agli enti locali.<br />

Tutti settori nei quali tra<strong>di</strong>zionalmente dovrebbero essere altri enti, e in<br />

particolare le province, a svolgere le relative funzioni. A tal riguardo, infatti,<br />

l’art. 19 <strong>del</strong> d.lgs. n. 267/2000, il c.d. T.U.E.L., attribuisce espressamente alle<br />

province le funzioni amministrative in questi settori, scelta tra l’altro riba<strong>di</strong>ta<br />

dall’art. 4 <strong>del</strong>la l.r. n. 14 <strong>del</strong> 1999 in materia <strong>di</strong> decentramento amministrativo<br />

regionale.<br />

In tal modo, la Regione, per mezzo <strong>del</strong>le agenzie regionali, oltre a preservare<br />

e consolidare il proprio ruolo in termini <strong>di</strong> programmazione, coor<strong>di</strong>namento,<br />

in<strong>di</strong>rizzo e controllo, molto spesso mantiene accentrate anche una<br />

corposa quota <strong>di</strong> funzioni operative in settori nei quali dovrebbero essere altri<br />

gli enti competenti.<br />

Il rischio, pertanto, è che la “proliferazione” <strong>di</strong> agenzie regionali, così<br />

come degli altri enti strumentali <strong>del</strong>la Regione, possano essere <strong>di</strong> ostacolo<br />

a una corretta applicazione dei principi <strong>di</strong> sussi<strong>di</strong>arietà e <strong>di</strong> decentramento,<br />

a svantaggio degli altri enti territoriali regionali le cui competenze si<br />

trovano.<br />

In tal modo, se da un lato si deve garantire l’autonomia organizzativa regionale,<br />

che si esprime nella libera scelta dei mo<strong>del</strong>li organizzativi da parte<br />

<strong>del</strong>la Regione, d’altro canto l’esercizio <strong>di</strong> tale autonomia dovrebbe bilanciarsi<br />

con il <strong>principio</strong> <strong>del</strong> decentramento e con quello <strong>di</strong> sussi<strong>di</strong>arietà.<br />

Alla luce <strong>di</strong> quanto detto, un eventuale contrasto tra i <strong>di</strong>versi principi,<br />

quello <strong>del</strong>l’autonomia organizzativa da una parte e quelli <strong>del</strong> decentramento<br />

e <strong>del</strong>la sussi<strong>di</strong>arietà dall’altra, non può che trovare il giusto bilanciamento<br />

grazie a un altro <strong>principio</strong>, ossia quello <strong>di</strong> leale collaborazione.<br />

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