Primo Rapporto sull'applicazione del principio di sussidiarietà - CAL
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Per quanto riguarda il coinvolgimento degli enti locali nella gestione<br />
<strong>del</strong>le aree protette, l’art. 32 <strong>del</strong>la l.r. n. 29/97 prevede che: «Ai comuni, alle<br />
province ed alle comunità montane il cui territorio è compreso, in tutto<br />
o in parte, entro i confini <strong>del</strong>le aree naturali protette […] e alle quali si applicano<br />
le misure <strong>di</strong> salvaguar<strong>di</strong>a in<strong>di</strong>cate nell’articolo 8, è attribuita priorità<br />
nella concessione <strong>di</strong> finanziamenti regionali, anche provenienti da<br />
fon<strong>di</strong> comunitari e statali, per sostenere, entro i confini <strong>del</strong>l’area naturale<br />
protetta e <strong>del</strong>le aree contigue <strong>di</strong> cui all’articolo 10», alcuni interventi, tra i<br />
quali:<br />
– restauro dei centri storici e <strong>di</strong> e<strong>di</strong>fici <strong>di</strong> particolare valore storico e culturale;<br />
– recupero dei nuclei abitati rurali;<br />
– opere igieniche e idropotabili e <strong>di</strong> risanamento <strong>del</strong>l’acqua, <strong>del</strong>l’aria e <strong>del</strong><br />
suolo;<br />
– opere <strong>di</strong> conservazione e <strong>di</strong> restauro ambientale <strong>del</strong> territorio;<br />
– attività <strong>di</strong> agriturismo;<br />
– strutture per l’utilizzazione <strong>di</strong> fonti energetiche a basso impatto ambientale,<br />
quali il metano e altri gas combustibili, nonché iniziative volte a favorire<br />
l’uso <strong>di</strong> energie rinnovabili.<br />
La legge prevede anche una <strong>di</strong>sciplina specifica per le aree naturali interamente<br />
ricadenti nel Comune <strong>di</strong> Roma, le quali costituiscono un sistema<br />
autonomo e sono affidate, ai sensi <strong>del</strong>l’art. 40, alla gestione <strong>del</strong>l’ente regionale<br />
Roma natura.<br />
Per quanto riguarda l’organizzazione e il riparto <strong>del</strong>le funzioni amministrative<br />
tra Regione, provincia e comuni in materia ambientale, la legge regionale<br />
<strong>di</strong> riferimento è la n. 14 <strong>del</strong> 1999, ovvero la legge generale sul decentramento<br />
amministrativo a livello regionale che, <strong>di</strong>sciplinando ex novo la<br />
materia in seguito all’entrata in vigore dei decreti attuativi <strong>del</strong>la legge Bassanini,<br />
ha abrogato le precedenti leggi regionali n. 68/85, che recava “Disposizioni<br />
generali in materia <strong>di</strong> <strong>del</strong>egazione <strong>di</strong> funzioni amministrative regionali<br />
agli enti locali”, e n. 4/97, recante “Criteri e modalità per l’organizzazione<br />
<strong>del</strong>le funzioni amministrative a livello locale”.<br />
In particolar modo, il Titolo IV, “Territorio, ambiente e infrastrutture”,<br />
Capo IV, “Protezione <strong>del</strong>la natura e <strong>del</strong>l’ambiente, tutela <strong>del</strong>l’ambiente dagli<br />
inquinamenti e gestione dei rifiuti”, <strong>del</strong>la predetta legge n. 14/99 è <strong>di</strong>viso<br />
in otto sezioni le quali <strong>di</strong>sciplinano:<br />
– protezione <strong>del</strong>la natura e <strong>del</strong>l’ambiente;<br />
– aree naturali protette;<br />
– inquinamento <strong>del</strong>le acque;<br />
– inquinamento acustico;<br />
– inquinamento atmosferico;<br />
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