Primo Rapporto sull'applicazione del principio di sussidiarietà - CAL
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i Comuni, le Province e le Città metropolitane sono titolari <strong>di</strong> funzioni amministrative<br />
proprie e <strong>di</strong> quelle conferite con legge statale o regionale, secondo le rispettive<br />
competenze 2 .<br />
L’articolo, inoltre, prevede che<br />
Stato, Regioni, Città metropolitane, Province e Comuni favoriscono l’autonoma<br />
iniziativa dei citta<strong>di</strong>ni, singoli e associati, per lo svolgimento <strong>di</strong> attività <strong>di</strong> interesse<br />
generale, sulla base <strong>del</strong> <strong>principio</strong> <strong>di</strong> sussi<strong>di</strong>arietà.<br />
La novella costituzionale ha anche ampliato, almeno sulla carta, gli spazi<br />
<strong>di</strong> competenza legislativa regionale <strong>di</strong> cui all’art. 117 Cost., sia concorrente<br />
(o ripartita) che residuale.<br />
In questo nuovo contesto costituzionale, l’VIII legislatura regionale (2005-<br />
2010) è stata la prima iniziata già con il nuovo dettato costituzionale e, dunque,<br />
in una con<strong>di</strong>zione nuova rispetto al passato.<br />
Tali novità hanno messo la Regione nelle con<strong>di</strong>zioni, da un lato, <strong>di</strong> legiferare<br />
in materie nuove prima precluse al legislatore regionale, dall’altra <strong>di</strong><br />
procedere al conferimento agli enti locali laziali <strong>di</strong> nuove funzioni, sia nelle<br />
materie <strong>di</strong> tra<strong>di</strong>zionale competenza regionale che in quelle <strong>di</strong>venute tali in<br />
ragione <strong>del</strong>la revisione costituzionale.<br />
Inoltre, sempre con la legge costituzionale n. 3 <strong>del</strong> 2001, è stato introdotto<br />
un nuovo organo regionale <strong>di</strong> rango costituzionale, il Consiglio <strong>del</strong>le<br />
autonomie locali, che nel Lazio è stato <strong>di</strong>sciplinato dallo Statuto e concretamente<br />
istituto solo <strong>di</strong> recente con la legge regionale n. 1 <strong>del</strong> 2007 e ha cominciato<br />
la propria attività nell’aprile 2009.<br />
Occorre precisare che per l’elaborazione <strong>del</strong> rapporto, che avrebbe<br />
dovuto riguardare il solo anno 2009, si è deciso <strong>di</strong> estendere il lavoro all’intera<br />
legislatura anche in ragione <strong>del</strong> fatto che l’anno inizialmente <strong>di</strong> riferimento<br />
è stato caratterizzato dalla conclusione anticipata <strong>del</strong>la legislatura<br />
(ottobre 2009).<br />
2. Obiettivi <strong>del</strong> rapporto<br />
In questo contesto normativo, il lavoro intende fornire un’analisi <strong>del</strong>la<br />
normativa legislativa regionale adottata dal 2005 al 2010 al fine <strong>di</strong>:<br />
2 L’art. 118, comma terzo, <strong>del</strong>la Costituzione prevede poi che: «La legge statale <strong>di</strong>sciplina<br />
forme <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>namento fra Stato e Regioni nelle materie <strong>di</strong> cui alle lettere b) [ossia immigrazione]<br />
e h) [ossia or<strong>di</strong>ne pubblico e sicurezza, ad esclusione <strong>del</strong>la polizia amministrativa locale]<br />
<strong>del</strong> secondo comma <strong>del</strong>l’articolo 117, e <strong>di</strong>sciplina inoltre forme <strong>di</strong> intesa e coor<strong>di</strong>namento<br />
nella materia <strong>del</strong>la tutela dei beni culturali».<br />
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