Primo Rapporto sull'applicazione del principio di sussidiarietà - CAL
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incompatibilità esclusivamente nel caso in cui la lite medesima sia conseguente o<br />
sia promossa a seguito <strong>di</strong> giu<strong>di</strong>zio definito con sentenza passata in giu<strong>di</strong>cato; e) attribuzione<br />
ai Consigli regionali <strong>del</strong>la competenza a decidere sulle cause <strong>di</strong> incompatibilità<br />
dei propri componenti e <strong>del</strong> Presidente <strong>del</strong>la Giunta eletto a suffragio<br />
universale e <strong>di</strong>retto, fatta salva la competenza <strong>del</strong>l’autorità giu<strong>di</strong>ziaria a decidere<br />
sui relativi ricorsi. L’esercizio <strong>del</strong>le rispettive funzioni è comunque garantito fino<br />
alla pronuncia definitiva sugli stessi ricorsi; f) eventuale <strong>di</strong>fferenziazione <strong>del</strong>la <strong>di</strong>sciplina<br />
<strong>del</strong>l’incompatibilità nei confronti <strong>del</strong> Presidente <strong>del</strong>la Giunta regionale,<br />
degli altri componenti <strong>del</strong>la stessa Giunta e dei consiglieri regionali; g) fissazione<br />
<strong>di</strong> un termine dall’accertamento <strong>del</strong>la causa <strong>di</strong> incompatibilità, non superiore a<br />
trenta giorni, entro il quale, a pena <strong>di</strong> decadenza dalla carica, deve essere esercitata<br />
l’opzione o deve cessare la causa che determina l’incompatibilità, ferma restando<br />
la tutela <strong>del</strong> <strong>di</strong>ritto <strong>del</strong>l’eletto al mantenimento <strong>del</strong> posto <strong>di</strong> lavoro, pubblico o<br />
privato (art. 3).<br />
Come si evince dalla normativa statale non è prevista alcuna ineleggibilità<br />
ovvero incompatibilità tra le cariche elettive locali e quelle regionali anche<br />
se i principi fondamentali statali permettono alla legge regionale <strong>di</strong> introdurli.<br />
Nel d.lgs. n. 267 <strong>del</strong> 2000, all’art. 65 recante la rubrica “Incompatibilità<br />
per consigliere regionale, provinciale, comunale e circoscrizionale” è previsto<br />
che:<br />
Il presidente e gli assessori provinciali, nonché il sindaco e gli assessori dei comuni<br />
compresi nel territorio <strong>del</strong>la regione, sono incompatibili con la carica <strong>di</strong> consigliere<br />
regionale (comma primo).<br />
Va tuttavia detto che tale incompatibilità opera in duplice <strong>di</strong>rezione riguardando<br />
sia la carica locale (<strong>di</strong>sciplinata da legge statale) che quella regionale<br />
(sottoposta a legge regionale). Inoltre, la legge n. 165 <strong>del</strong> 2004 ha operato<br />
l’abrogazione <strong>di</strong> tutti i principi fondamentali previgenti in materia e,<br />
dunque, i <strong>di</strong>vieti <strong>del</strong>l’art. 65 possono sopravvivere solo se si ritiene che essa<br />
sia materia <strong>di</strong> competenza <strong>del</strong> legislatore statale.<br />
Il legislatore regionale, con la legge n. 2 <strong>del</strong> 2005, ha introdotto nuove<br />
previsioni in materia:<br />
oltre ai casi previsti dall’articolo 2, comma 1 <strong>del</strong>la legge 23 aprile 1981, n. 154<br />
(Norme in materia <strong>di</strong> ineleggibilità ed incompatibilità alle cariche <strong>di</strong> consigliere regionale,<br />
provinciale, comunale e circoscrizionale e in materia <strong>di</strong> incompatibilità degli<br />
addetti al Servizio sanitario nazionale), non sono eleggibili a Presidente <strong>del</strong>la Regione<br />
e a consigliere regionale, i presidenti <strong>del</strong>le province <strong>del</strong>la regione e i sindaci<br />
dei comuni capoluogo <strong>di</strong> provincia <strong>del</strong>la regione.<br />
Va detto che, così prevedendo, la legge regionale potrebbe aver “recepito”<br />
le norme statali alle quali fa riferimento (legge n. 154/1981) che, invece,<br />
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