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Primo Rapporto sull'applicazione del principio di sussidiarietà - CAL

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duttive Ogm free e – anche attraverso un piano sementiero regionale – per<br />

l’uso e produzione <strong>di</strong> sementi Ogm free. La Regione, inoltre, informa le province<br />

e i comuni interessati in or<strong>di</strong>ne alle autorizzazioni per l’emissione a fini<br />

sperimentali <strong>di</strong> Ogm. I comuni e le province provvedono a <strong>di</strong>vulgare le<br />

informazioni ricevute, anche attraverso l’affissione nei rispettivi albi.<br />

La l.r. n. 17 <strong>del</strong> 2006 <strong>di</strong>sciplina il programma <strong>di</strong> azione per le zone vulnerabili<br />

da nitrati <strong>di</strong> origine agricola e l’utilizzazione agronomica degli effluenti<br />

<strong>di</strong> allevamento, <strong>del</strong>le acque <strong>di</strong> vegetazione dei frantoi oleari e <strong>di</strong> talune acque<br />

reflue (seguita dal regolamento n. 14 <strong>del</strong> 2007). Spetta alla Regione, con appositi<br />

regolamenti, la regolazione <strong>di</strong> tutti gli aspetti <strong>del</strong>l’intervento. La legge<br />

<strong>di</strong>spone, per il resto, che le funzioni e i compiti amministrativi relativi (compresi<br />

– viene specificato – quelli relativi alla comunicazione <strong>del</strong>l’utilizzazione<br />

agronomica, ai controlli, all’imposizione <strong>di</strong> prescrizioni e all’emanazione <strong>di</strong><br />

provve<strong>di</strong>menti <strong>di</strong> <strong>di</strong>vieto o <strong>di</strong> sospensione <strong>del</strong>l’attività) sono esercitati dai comuni,<br />

fatti salvi alcuni compiti rispettivamente <strong>di</strong> competenza <strong>del</strong>le province<br />

(rilascio – si tratta <strong>di</strong> funzione <strong>del</strong>egata – <strong>del</strong>l’autorizzazione integrata ambientale<br />

per le attività industriali <strong>di</strong> cui all’Allegato I <strong>del</strong> d.lgs. n. 59 <strong>del</strong> 2005;<br />

adozione <strong>del</strong> piano <strong>di</strong> span<strong>di</strong>mento <strong>del</strong>le acque <strong>di</strong> vegetazione) e <strong>del</strong>la Regione<br />

(designazione, revisione o completamento <strong>di</strong> zone vulnerabili da nitrati;<br />

adozione e attuazione <strong>di</strong> programmi <strong>di</strong> controllo; integrazione <strong>del</strong> co<strong>di</strong>ce <strong>di</strong><br />

buona pratica agricola; formazione e informazione degli agricoltori; rilascio<br />

<strong>del</strong>l’autorizzazione integrata ambientale per le attività industriali <strong>di</strong> cui al<br />

punto 5 <strong>del</strong>l’Allegato I <strong>del</strong> d.lgs. n. 59 <strong>del</strong> 2005; verifiche in materia <strong>di</strong> utilizzazione<br />

agronomica aggiuntive a quelle <strong>di</strong> competenza dei comuni).<br />

L’art. 3 <strong>del</strong>la l.r. omnibus <strong>di</strong> settore n. 1 <strong>del</strong> 2009 <strong>di</strong>sciplina il <strong>di</strong>vieto <strong>di</strong><br />

abbattimento ed espianto degli alberi <strong>di</strong> ulivo; salvo alcuni casi previa<br />

espressa autorizzazione rilasciata dal comune, al quale spetta anche l’accertamento<br />

<strong>del</strong>le violazioni e l’irrogazione <strong>del</strong>le sanzioni amministrative.<br />

1.2.5. Interventi <strong>di</strong> sostegno finanziario<br />

L’art. 31 <strong>del</strong>la legge finanziaria regionale n. 4 <strong>del</strong> 2006 istituisce il “Fondo<br />

unico per gli interventi <strong>di</strong> investimento per lo sviluppo agricolo <strong>del</strong>la Valle<br />

<strong>del</strong> Sacco”. La Giunta con propria <strong>del</strong>iberazione stabilisce criteri e modalità<br />

<strong>di</strong> gestione <strong>del</strong> fondo. Viene previsto un “tavolo tecnico-istituzionale”<br />

tra la Regione e gli enti locali interessati.<br />

L’art. 12 <strong>del</strong>la legge omnibus <strong>di</strong> settore n. 1 <strong>del</strong> 2009 prevede aiuti alle<br />

aziende per favorire la variabilità genetica <strong>del</strong>le specie e razze <strong>di</strong> interesse<br />

zootecnico. La Giunta regionale determina criteri e modalità <strong>di</strong> erogazione.<br />

L’art. 2 <strong>del</strong>la stessa legge istituisce il “Fondo regionale per la prevenzione<br />

e il risarcimento dei danni a persone e cose causati da fauna selvatica”.<br />

Spetta alla Giunta regionale definire criteri e modalità per l’accertamento<br />

dei danni e per la concessione dei risarcimenti da parte <strong>del</strong>le province.<br />

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