Primo Rapporto sull'applicazione del principio di sussidiarietà - CAL
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3.3. Brevi conclusioni sui mo<strong>del</strong>li adottati<br />
Gli interventi in materia <strong>di</strong> industria hanno carattere frammentato. Si<br />
tratta <strong>di</strong> una materia, <strong>del</strong> resto, nella quale più in generale non si è realizzato<br />
un ampio sviluppo legislativo da parte <strong>del</strong>le Regioni, malgrado – dopo la<br />
riforma costituzionale <strong>del</strong> 2001 – rientri nell’ambito <strong>del</strong> campo <strong>di</strong> competenza<br />
residuale-generale <strong>del</strong>le Regioni.<br />
In ogni caso, gli interventi fanno capo in maniera esclusiva alla Regione<br />
che decide eventualmente in consultazione con rappresentanze <strong>di</strong> interesse<br />
settoriali e opera <strong>di</strong>rettamente o per lo più attraverso le società a essa<br />
collegate.<br />
L’unica eccezione è quella <strong>del</strong> programma straor<strong>di</strong>nario per la Valle <strong>del</strong>l’Aniene<br />
dove si prevede un ruolo attivo – <strong>di</strong> redazione e presentazione <strong>di</strong><br />
piani <strong>di</strong> intervento – da parte <strong>del</strong>la comunità montana.<br />
Quanto alla presenza <strong>del</strong> rappresentante <strong>del</strong> Comune <strong>di</strong> Roma nel Nucleo<br />
<strong>di</strong> valutazione previsto dal regolamento n. 5 <strong>del</strong> 2007, è connessa al particolare<br />
coinvolgimento <strong>del</strong> Comune <strong>di</strong> Roma in iniziative culturali (Festival<br />
<strong>del</strong> cinema).<br />
In entrambi i casi si tratta <strong>di</strong> eccezioni dovute a interessi necessariamente<br />
localizzati territorialmente.<br />
Rispetto al mo<strong>del</strong>lo che emerge dall’impianto <strong>del</strong>la legge n. 14 <strong>del</strong> 1999,<br />
si può osservare che:<br />
– nel mo<strong>del</strong>lo lì <strong>del</strong>ineato viene fatta una elencazione <strong>di</strong> compiti regionali,<br />
provinciali e comunali molto ampia e dettagliata. Rispetto a tali elencazioni<br />
la legislazione rilevata nel periodo considerato da questo <strong>Rapporto</strong><br />
si presenta molto limitata, così che – per la maggior parte dei compiti<br />
previsti dalla legge n. 14 – non è possibile trovare un riscontro nella legislazione<br />
successiva;<br />
– alcuni compiti elencati dalla legge n. 14 rientrano in realtà in competenze<br />
più generali <strong>del</strong>l’ente considerato: così, ad esempio, la programmazione<br />
<strong>del</strong>le aree industriali nell’ambito <strong>del</strong> piano territoriale <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>namento<br />
provinciale;<br />
– anche per l’industria – come già per altre materie qui considerate – può<br />
notarsi che, accanto a compiti precisi, ve ne sono altri che si configurano<br />
più propriamente come una sorta <strong>di</strong> compiti eventuali o facoltativi che<br />
gli enti possono attivare;<br />
– in generale – malgrado si tratti <strong>di</strong> un numero limitato <strong>di</strong> interventi – si<br />
può notare un coinvolgimento <strong>del</strong>le Cciaa in proce<strong>di</strong>menti decisionali<br />
che va oltre i compiti tecnico-amministrativi elencati dall’art. 48 <strong>del</strong>la<br />
legge n. 14.<br />
– <strong>di</strong> rilievo appaiono, comunque, proprio in sede <strong>di</strong> mo<strong>di</strong>fica <strong>del</strong>la legge<br />
n. 14, le <strong>del</strong>eghe alle province in materia <strong>di</strong> contributi e <strong>di</strong> autorizzazione<br />
per le fonti energetiche rinnovabili.<br />
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