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Primo Rapporto sull'applicazione del principio di sussidiarietà - CAL

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icerca. È inoltre previsto che, qualora la Conferenza permanente Regione<br />

autonomie locali non provveda alla designazione <strong>del</strong> membro <strong>di</strong> sua competenza<br />

ai fini <strong>del</strong>la composizione <strong>del</strong> Collegio sindacale, provvede il presidente<br />

<strong>del</strong>la Regione.<br />

La Regione istituisce poi la Consulta regionale per la salute mentale 2 ,<br />

quale organo permanente <strong>di</strong> consultazione in riferimento alle politiche regionali<br />

sulla salute mentale. La Consulta è composta da rappresentanti <strong>del</strong>le<br />

associazioni senza fini <strong>di</strong> lucro, degli organismi <strong>di</strong> volontariato e <strong>del</strong>le società<br />

scientifiche operanti in materia e ha compiti <strong>di</strong> proposta e <strong>di</strong> monitoraggio<br />

<strong>del</strong>le strutture psichiatriche in merito al possesso dei requisiti. Nella<br />

Consulta non siedono rappresentanti degli enti locali.<br />

La Regione attiva il servizio <strong>di</strong> telesoccorso per anziani, <strong>di</strong>sabili e malati<br />

cronici 3 e in<strong>di</strong>vidua nella gestione integrata lo strumento per l’erogazione<br />

<strong>del</strong>le funzioni a esso relative. I Comuni <strong>del</strong>egano alle Asl le funzioni socioassistenziali<br />

incidenti sul servizio. Gli oneri relativi al finanziamento <strong>del</strong>le<br />

componenti sociali <strong>del</strong> servizio restano a carico dei comuni, che li trasferiscono<br />

alle Asl. Le Asl provvedono allo svolgimento <strong>del</strong> servizio attraverso<br />

la stipula <strong>di</strong> convenzioni con enti, società pubbliche e private, Onlus e alle<br />

Asl sono <strong>del</strong>egate le funzioni <strong>di</strong> monitoraggio, sorveglianza e verifica <strong>del</strong>la<br />

qualità <strong>del</strong> servizio.<br />

La Regione istituisce il Centro <strong>di</strong> accesso unico alla <strong>di</strong>sabilità (Caud) con<br />

il compito, tra l’altro, <strong>di</strong> attuare uno sportello unico territoriale <strong>di</strong> accesso ai<br />

servizi per la <strong>di</strong>sabilità e <strong>di</strong> sostenere il <strong>di</strong>sabile nei rapporti con le istituzioni<br />

territoriali. Viene inoltre creato il coor<strong>di</strong>namento regionale per i problemi<br />

<strong>del</strong>la <strong>di</strong>sabilità, composto, tra gli altri, da un rappresentante <strong>del</strong>l’Anci, uno<br />

<strong>del</strong>l’Upi e dal presidente <strong>di</strong> ciascuna provincia <strong>del</strong> Lazio.<br />

I comuni, singoli o associati, possono sottoscrivere con le Asl e le province<br />

specifici accor<strong>di</strong> <strong>di</strong> programma finalizzati al decentramento <strong>del</strong> Caud e allo<br />

sviluppo <strong>di</strong> progetti in favore dei <strong>di</strong>sabili. La Giunta, su proposta <strong>del</strong> coor<strong>di</strong>namento,<br />

emana le linee guida per la redazione degli accor<strong>di</strong> <strong>di</strong> programma<br />

e definisce le modalità <strong>di</strong> finanziamento e <strong>di</strong> verifica <strong>del</strong>le attività svolte.<br />

La Regione istituisce i <strong>di</strong>stretti socio-sanitari montani 4 , quali articolazioni<br />

territoriali organizzative e funzionali <strong>del</strong>le Asl, con il compito <strong>di</strong> dare at-<br />

2 L.r. 3 luglio 2006, n. 6, recante “Istituzione <strong>del</strong>la Consulta regionale per la salute mentale”.<br />

3 L.r. 24 <strong>di</strong>cembre 2008, n. 30, recante “Istituzione <strong>del</strong> servizio gratuito <strong>di</strong> teleassistenza<br />

e telesoccorso sanitari per anziani, per i <strong>di</strong>sabili portatori <strong>di</strong> han<strong>di</strong>cap grave e per gli ammalati<br />

cronici non ospedalizzati”.<br />

4 L.r. 6 aprile 2009, n. 9, recante “Norme per la <strong>di</strong>sciplina dei <strong>di</strong>stretti socio sanitari<br />

montani”. La Corte costituzionale, nella sentenza n. 141 <strong>del</strong> 2010, ha <strong>di</strong>chiarato l’illegittimità<br />

costituzionale <strong>del</strong>la presente legge per violazione <strong>del</strong>l’art. 81, quarto comma, Cost., perché la<br />

<strong>di</strong>sciplina in esame nulla <strong>di</strong>spone in merito alla copertura finanziaria degli oneri <strong>di</strong> spesa derivanti<br />

dall’istituzione dei nuovi <strong>di</strong>stretti; nonché per violazione <strong>del</strong>l’art. 117, terzo comma,<br />

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