Primo Rapporto sull'applicazione del principio di sussidiarietà - CAL
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La riforma ha sancito a carico dei legislatori statutari l’inderogabile obbligo<br />
giuri<strong>di</strong>co <strong>di</strong> dettare una apposita regolamentazione <strong>del</strong> Consiglio <strong>del</strong>le<br />
autonomie locali.<br />
Secondo la dottrina,<br />
il dato che esso deve essere <strong>di</strong>sciplinato dallo Statuto regionale, che esso costituisce<br />
un contenuto necessario <strong>del</strong>lo Statuto e che esso deve inserirsi nell’organizzazione<br />
<strong>del</strong>la Regione, induce a ritenere che l’art. 7 <strong>del</strong>la l. cost. n. 3 <strong>del</strong> 2001 abbia<br />
mo<strong>di</strong>ficato l’art. 121 Cost. secondo lo schema <strong>del</strong>l’abrogazione (parziale) tacita: con<br />
la conseguenza che l’elenco degli organi regionali necessari sarebbe ora desumibile<br />
non più dal solo art. 121, comma I, Cost., ma dal combinato <strong>di</strong>sposto <strong>di</strong> tale <strong>di</strong>sposizione<br />
con l’art. 123, ultimo comma, Cost 6 .<br />
Da questo punto <strong>di</strong> vista, la legge cost. n. 3 <strong>del</strong> 2001 ha previsto un quarto<br />
organo necessario nell’organizzazione politica regionale e ha al tempo<br />
stesso imposto un ulteriore vincolo <strong>di</strong> omogeneità nazionale alla <strong>di</strong>sciplina<br />
statutaria, riducendo il novero <strong>del</strong>le scelte perseguibili dallo Statuto 7 .<br />
Parte <strong>del</strong>la dottrina riteneva l’obbligo imposto alle Regioni <strong>di</strong> istituire il<br />
Consiglio <strong>del</strong>le autonomie locali con funzioni consultive una vera e propria<br />
limitazione <strong>del</strong>la loro autonomia statutaria; il legislatore costituzionale, prevedendo<br />
un simile obbligo, sembrava compiere un passo in<strong>di</strong>etro rispetto<br />
all’ampio riconoscimento <strong>di</strong> spazi <strong>di</strong> autogoverno da parte <strong>del</strong>la legge costituzionale<br />
n. 1 <strong>del</strong> 1999 8 . È vero che in assenza <strong>di</strong> una simile <strong>di</strong>sposizione le<br />
Regioni avrebbero ugualmente potuto <strong>di</strong>sciplinare nello Statuto un simile<br />
organismo, magari dotandolo anche <strong>di</strong> funzioni più incisive (ma forse solo<br />
consultive), ma è anche vero che avrebbero potuto prevedere formule <strong>di</strong>verse<br />
<strong>di</strong> raccordo con gli enti locali. Le Regioni, infatti, in assenza <strong>di</strong> una simile<br />
<strong>di</strong>sposizione, sarebbero state libere <strong>di</strong> non <strong>di</strong>sciplinare nei propri Statuti degli<br />
organismi rappresentativi degli enti locali, continuando a prevederne la<br />
<strong>di</strong>sciplina con legge oppure scegliendo anche <strong>di</strong>fferenti se<strong>di</strong> <strong>di</strong> confronto<br />
meno capaci <strong>di</strong> garantire il sistema degli enti locali.<br />
Secondo un’altra parte <strong>del</strong>la dottrina è da ritenersi positivo il fatto che il<br />
legislatore avesse previsto l’introduzione nello Statuto regionale <strong>di</strong> un organismo<br />
<strong>di</strong> garanzia per la rappresentanza degli enti locali per concretizzare<br />
6 M. OLIVETTI, Nuovi Statuti e forma <strong>di</strong> governo <strong>del</strong>le regioni: verso le Costituzioni regionali,<br />
cit., p. 358.<br />
7 G. MARCHETTI, La costituzionalizzazione <strong>del</strong> Consiglio <strong>del</strong>le autonomie locali e i suoi riflessi<br />
sul sistema dei rapporti Regioni-enti locali, inAA.VV., Problemi <strong>del</strong> federalismo, Giuffrè,<br />
Milano 2001, p. 398.<br />
8 Sull’ipotesi <strong>di</strong> restringimento <strong>del</strong>la potestà statutaria <strong>del</strong>le Regioni a opera <strong>del</strong>la previsione<br />
in parola, cfr. A. FERRARA, Intervento, inLa riforma <strong>del</strong>l’or<strong>di</strong>namento regionale. Le mo<strong>di</strong>fiche<br />
al titolo V <strong>del</strong>la parte seconda <strong>del</strong>la Costituzione, a cura <strong>di</strong> A. Ferrara e L.R. Sciumbata,<br />
Giuffrè, Milano 2001, pp. 72-74.<br />
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