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Primo Rapporto sull'applicazione del principio di sussidiarietà - CAL

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1.3.4. Intervento regionale nel quale gli enti locali sono gestori <strong>di</strong> azioni<br />

promozionali al pari <strong>di</strong> soggetti privati<br />

È il mo<strong>del</strong>lo <strong>del</strong>la legge per i mercati <strong>di</strong> prodotti locali, nel quale gli enti<br />

locali (comuni) sono eventuali soggetti gestori <strong>di</strong> azioni promozionali all’interno<br />

<strong>di</strong> un’azione regionale, ma sullo stesso piano <strong>di</strong> altri soggetti pubblici<br />

e privati. Va notato, per altro, che nessuna partecipazione degli enti locali è<br />

richiesta alla definizione <strong>del</strong>l’azione <strong>di</strong> intervento, nemmeno con riferimento<br />

ad aspetti più specificamente “territoriali” (ad esempio: <strong>di</strong>stribuzione territoriale<br />

dei mercati, che va monitorata dalla Regione al fine <strong>di</strong> correggere<br />

eventuali rilevanti <strong>di</strong>fferenze).<br />

Rispetto al mo<strong>del</strong>lo che emerge dall’impianto <strong>del</strong>la legge n. 14 <strong>del</strong> 1999,<br />

si può osservare che:<br />

– nel mo<strong>del</strong>lo lì <strong>del</strong>ineato venivano considerate – oltre la Regione, le province<br />

e i comuni – anche le comunità montane alle quali erano <strong>del</strong>egate<br />

funzioni e compiti definiti in maniera generale; a tali compiti non fanno<br />

riferimento le leggi esaminate nel periodo considerato da questo <strong>Rapporto</strong>;<br />

– per i compiti dei comuni, l’art. 37 <strong>del</strong>la legge n. 14 <strong>del</strong> 1999 riprende dal<br />

mo<strong>del</strong>lo <strong>del</strong> “federalismo amministrativo” la clausola secondo la quale<br />

«si intendono attribuiti ai comuni […] le funzioni ed i compiti amministrativi<br />

non espressamente riservati alla Regione e non conferiti agli altri<br />

enti locali»; aggiungendo che i comuni in particolare svolgono alcuni<br />

compiti in materia <strong>di</strong> usi civici, <strong>di</strong> certificazione e qualificazione, <strong>di</strong> servizio<br />

per l’uso <strong>di</strong> carburanti in agricoltura, <strong>di</strong> concessione per l’apertura<br />

<strong>di</strong> aziende florovivaistiche e per il commercio <strong>di</strong> piante e semi; dalla normativa<br />

<strong>del</strong> periodo considerato non sembra emergere tuttavia un ruolo<br />

<strong>di</strong> tipo “generale” dei comuni (previsto solo nel caso <strong>del</strong>l’agriturismo), i<br />

quali piuttosto ricevono compiti puntuali, oppure sono coinvolti in azioni<br />

a guida regionale al pari <strong>di</strong> soggetti privati;<br />

– l’art. 37 <strong>del</strong>la legge 14 elenca in maniera abbastanza puntuale le funzioni<br />

ed i compiti <strong>del</strong>le province e si può constatare che, in più casi, le leggi<br />

esaminate nel periodo considerato dal presente <strong>Rapporto</strong> conferiscono<br />

alle province compiti che trovano un riscontro in quelli <strong>del</strong>l’art. 14, ciò<br />

vale per i compiti nel settore <strong>del</strong>l’agriturismo, <strong>del</strong>la pesca nelle acque interne,<br />

dei danni causati dalla fauna selvatica.<br />

Quanto alla realizzazione <strong>di</strong> riforme <strong>di</strong> “sussi<strong>di</strong>arietà orizzontale”, questo<br />

appare prevalere solo nel caso <strong>del</strong> secondo tipo <strong>di</strong> interventi sopra in<strong>di</strong>cato<br />

(ve<strong>di</strong> sottoparagrafo 1.3.2.). Negli altri casi – a parte le attribuzioni <strong>di</strong><br />

compiti agli enti locali (in particolare: compiti <strong>di</strong> tipo regolativo-organizzativo)<br />

– si hanno forme ibride <strong>di</strong> interventi, nelle quali enti locali e soggetti privati<br />

sono chiamati ad agire in maniera in<strong>di</strong>stinta.<br />

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