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Primo Rapporto sull'applicazione del principio di sussidiarietà - CAL

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alle attività <strong>di</strong> commercio all’ingrosso e commercio al minuto, all’attività <strong>di</strong><br />

somministrazione al pubblico <strong>di</strong> alimenti e bevande, all’attività <strong>di</strong> commercio su<br />

aree pubbliche e dei pubblici esercizi, alle forme speciali <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta, nonché alla<br />

promozione <strong>del</strong>l’associazionismo e <strong>del</strong>la cooperazione, ivi compresa l’assistenza integrativa<br />

alle piccole e me<strong>di</strong>e imprese.<br />

Sulla materia commercio è intervenuta anche la l.r. n. 33 <strong>del</strong> 1999 che<br />

– dettata in attuazione <strong>del</strong> d.lgs. n. 114 <strong>del</strong> 1998 (<strong>di</strong> riforma <strong>del</strong>la <strong>di</strong>sciplina<br />

relativa al settore <strong>del</strong> commercio, a norma <strong>del</strong>l’art. 4, comma quarto,<br />

<strong>del</strong>la legge 15 marzo 1997, n. 59) – rinvia, quanto alla ripartizione <strong>del</strong>le<br />

funzioni e dei compiti tra Regione ed enti locali, alla l.r. n. 14 <strong>del</strong> 1999.<br />

Si tratta <strong>di</strong> una materia <strong>di</strong> competenza regionale residuale come la Corte<br />

costituzionale ha riconosciuto a partire dalla sentenza n. 1 <strong>del</strong> 2004 (dove,<br />

tra l’altro le “fiere e le sagre” sono ricondotte nell’ambito materiale <strong>del</strong><br />

“commercio”), anche se la storia <strong>del</strong>l’intervento pubblico nel commercio risulta<br />

ancora “con<strong>di</strong>zionata” dal legislatore statale, soprattutto per quanto riguarda<br />

le implicazioni con “materie” quali, ad esempio, la tutela <strong>del</strong>la concorrenza.<br />

3.2. Gli interventi<br />

Nella materia commercio nel periodo considerato da questo <strong>Rapporto</strong><br />

sono state emanate due leggi e alcune <strong>di</strong>sposizioni <strong>di</strong> leggi finanziarie. Nella<br />

materia fiere e mercati alcune <strong>di</strong>sposizioni contenute in leggi finanziarie.<br />

a. La prima legge (l.r. n. 21 <strong>del</strong> 2006 per come mo<strong>di</strong>ficata dalla l.r. n. 19<br />

<strong>del</strong> 2008) relativa alla <strong>di</strong>sciplina <strong>del</strong>lo svolgimento <strong>del</strong>le attività <strong>di</strong> somministrazione<br />

<strong>di</strong> alimenti e bevande è una legge <strong>di</strong> rior<strong>di</strong>no <strong>di</strong> un “campo <strong>di</strong> attività”<br />

rientrante nella materia commercio (per come in<strong>di</strong>viduato nell’art. 64<br />

<strong>del</strong>la l.r. n. 14 già richiamata), qui analizzata anche in relazione al regolamento<br />

attuativo (n 1 <strong>del</strong> 2009).<br />

La <strong>di</strong>sciplina normativa <strong>del</strong>la somministrazione <strong>di</strong> alimenti e bevande<br />

fu, a suo tempo, ricondotta nell’ambito <strong>di</strong> quella relativa alle attività commerciali<br />

dalla legge statale n. 524 <strong>del</strong> 1974. Successivamente, la legge statale<br />

n. 287 <strong>del</strong> 1991 aveva dettato una <strong>di</strong>sciplina apposita <strong>di</strong> regolazione <strong>del</strong>l’inse<strong>di</strong>amento<br />

e <strong>del</strong>l’attività dei pubblici esercizi che, con la legge regionale sopra<br />

richiamata, cessa <strong>di</strong> avere <strong>di</strong>retta applicazione sul territorio regionale.<br />

In base alla l.r. n. 21, gli in<strong>di</strong>rizzi per la determinazione dei criteri per lo<br />

sviluppo degli esercizi <strong>di</strong> somministrazione <strong>di</strong> alimenti e bevande, che vanno<br />

stabiliti dai comuni, sono definiti dalla Regione (con <strong>del</strong>iberazione <strong>di</strong> Giunta),<br />

previo parere dei rappresentanti regionali <strong>del</strong>le organizzazioni dei pubblici<br />

esercizi e sentite le organizzazioni sindacali e dei consumatori. Gli in<strong>di</strong>-<br />

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