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Primo Rapporto sull'applicazione del principio di sussidiarietà - CAL

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fatti, partire da un’analisi <strong>del</strong>la legislazione esistente per poi passare all’analisi<br />

<strong>del</strong>l’attività amministrativa regionale. Per fare ciò si è dovuto ricorrere<br />

molte volte alla consultazione <strong>del</strong>le norme antecedenti il 2005 in ragione dei<br />

plurimi interventi regionali che hanno riguardato la previgente <strong>di</strong>sciplina.<br />

D’altro canto, però, non si poteva non considerare la peculiarità <strong>del</strong> sistema<br />

organizzativo regionale.<br />

In questo senso abbiamo acquisito la consapevolezza che, alla luce dei<br />

principi <strong>di</strong> adeguatezza e <strong>di</strong>fferenziazione, sono numerosi gli elementi che<br />

incidono sul mo<strong>del</strong>lo organizzativo regionale come, per esempio, le caratteristiche<br />

<strong>del</strong> sistema degli enti locali laziali, la sproporzione territoriale, demografica<br />

e politica tra le <strong>di</strong>verse province, la sussi<strong>di</strong>arietà orizzontale e il<br />

ruolo dei soggetti privati, la questione relativa all’attuazione <strong>del</strong>l’or<strong>di</strong>namento<br />

<strong>di</strong> Roma Capitale (art. 114, comma terzo, <strong>del</strong>la Costituzione), il numero,<br />

le <strong>di</strong>mensioni e il ruolo degli enti strumentali controllati o partecipati<br />

dalla Regione con il rischio evidente <strong>di</strong> un aggiramento <strong>del</strong> <strong>principio</strong> <strong>di</strong> sussi<strong>di</strong>arietà<br />

sia orizzontale che verticale.<br />

Ciò che abbiamo voluto evitare è che il lavoro si trasformasse in un rapporto<br />

sul mo<strong>del</strong>lo organizzativo regionale. Ciò che abbiamo voluto realizzare<br />

è invece una “lente <strong>di</strong> ingran<strong>di</strong>mento” che desse la possibilità <strong>di</strong> cogliere<br />

il mo<strong>del</strong>lo organizzativo degli enti <strong>del</strong>la Regione Lazio e le sue varie declinazioni<br />

nei <strong>di</strong>fferenti settori.<br />

4. Prima fase <strong>del</strong> lavoro <strong>di</strong> analisi<br />

La prima parte <strong>del</strong> lavoro è stata svolta analizzando l’attività legislativa<br />

dal punto <strong>di</strong> vista quantitativo e qualitativo. Tutte le leggi regionali prodotte<br />

nell’arco temporale <strong>di</strong> riferimento sono state inserite in tabelle in grado <strong>di</strong><br />

facilitare la lettura dei dati. Nello stesso senso si è proceduto per la produzione<br />

regolamentare, fornendo, anche in questo caso, una descrizione sintetica<br />

dei singoli regolamenti.<br />

Il primo step è coinciso con una classificazione <strong>del</strong>le leggi e dei regolamenti<br />

regionali per macromaterie:<br />

– Or<strong>di</strong>namento istituzionale;<br />

– Governo <strong>del</strong> territorio, ambiente e infrastrutture;<br />

– Sviluppo economico e attività produttive;<br />

– Servizi alla persona e alla comunità;<br />

– Finanza e tributi.<br />

Ciascun macrosettore ingloba altre materie. Sotto la voce “Or<strong>di</strong>namento<br />

istituzionale” sono incluse le submaterie: organi regionali, <strong>CAL</strong>, rapporti internazionali<br />

e con l’Unione europea, amministrazione regionale, istituzione<br />

<strong>di</strong> organismi <strong>di</strong> supporto e <strong>di</strong> consulenza tecnico-amministrativa, enti locali,<br />

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