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Primo Rapporto sull'applicazione del principio di sussidiarietà - CAL

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izzi possono essere soggetti a revisione a seguito <strong>del</strong> monitoraggio <strong>del</strong>l’Osservatorio<br />

regionale per il commercio (organismo già <strong>di</strong>sciplinato dall’art. 8<br />

<strong>del</strong>la l.r. n. 33 <strong>del</strong> 1999, <strong>di</strong> attuazione <strong>del</strong> d.lgs. n. 114 <strong>del</strong> 1998, <strong>di</strong> <strong>di</strong>sciplina<br />

organica <strong>del</strong> settore commercio), nonché <strong>del</strong>le esigenze <strong>di</strong> sviluppo <strong>del</strong> settore<br />

manifestate dalle amministrazioni locali e dalle organizzazioni dei pubblici<br />

esercizi e dei consumatori.<br />

La Giunta regionale detta <strong>di</strong>sposizioni attuative e integrative <strong>del</strong>la legge<br />

con regolamento regionale, sentiti i rappresentanti <strong>del</strong>le organizzazioni dei<br />

pubblici esercizi, <strong>del</strong>le organizzazioni sindacali e dei consumatori. Si tratta<br />

<strong>di</strong> funzioni effettivamente esercitate, poi, con il regolamento n. 1 <strong>del</strong> 2009<br />

che ha in<strong>di</strong>viduato: i criteri generali in materia <strong>di</strong> occupazione <strong>di</strong> suolo pubblico;<br />

gli in<strong>di</strong>rizzi per orari <strong>di</strong> aperture <strong>di</strong> attività <strong>di</strong> intrattenimento musicali<br />

e danzanti; i contenuti e le modalità <strong>di</strong> trattamento <strong>del</strong>l’istanza; gli elementi<br />

e i criteri per le <strong>di</strong>chiarazioni <strong>di</strong> inizio attività (benché nella legge non sia<br />

prevista espressamente una regolamentazione regionale in proposito); i proce<strong>di</strong>menti<br />

<strong>di</strong> concertazione – promossi dai comuni – tra i <strong>di</strong>versi rappresentanti<br />

degli interessi coinvolti; le <strong>di</strong>sposizioni generali sull’equilibrio tra esigenze<br />

<strong>di</strong> tutela ambientale e libera iniziativa economica.<br />

Altro compito <strong>del</strong>la Regione è stabilire (con <strong>del</strong>iberazione <strong>di</strong> Giunta):<br />

durata e materie dei percorsi formativi denominati percorsi integrati assistiti<br />

(Pia); requisiti (dei soggetti) per la partecipazione al bando regionale per la<br />

realizzazione dei Pia; contenuti, perio<strong>di</strong>cità e durata dei corsi finalizzati all’aggiornamento<br />

professionale e alla riqualificazione degli operatori.<br />

Inoltre, secondo la l.r. n. 21, con <strong>del</strong>ibera <strong>di</strong> Giunta è determinata la<br />

composizione <strong>del</strong>l’Osservatorio regionale per il commercio e i pubblici esercizi<br />

tra i cui componenti figura anche un rappresentante <strong>del</strong>l’associazione<br />

regionale <strong>del</strong>le autonomie locali <strong>del</strong> Lazio (Arall); le modalità per realizzare<br />

una Rete informatica e <strong>di</strong> Coor<strong>di</strong>namento operativo tra Regione, comuni e<br />

Cciiaa; le modalità per lo svolgimento <strong>del</strong>le attività <strong>del</strong>l’Osservatorio (costituito<br />

con decreto <strong>del</strong> presidente <strong>del</strong>la Regione).<br />

Nel rispetto degli in<strong>di</strong>rizzi regionali i comuni determinano, afferma la<br />

l.r. n. 21, i criteri per lo sviluppo degli esercizi <strong>di</strong> somministrazione <strong>di</strong> alimenti<br />

e bevande potendo utilizzare anche parametri numerici o in<strong>di</strong>ci <strong>di</strong><br />

servizio. In conformità al <strong>principio</strong> <strong>di</strong> <strong>di</strong>fferenziazione (artt. 118, primo<br />

comma, Cost., e a16, primo comma, Stat.), il Comune <strong>di</strong> Roma, in considerazione<br />

<strong>del</strong>l’alta rilevanza artistico-monumentale, <strong>del</strong> crescente livello dei<br />

flussi turistici e <strong>del</strong>le particolari caratteristiche demografiche e strutturali,<br />

può determinare i criteri e utilizzare gli in<strong>di</strong>ci o parametri numerici anche in<br />

deroga agli in<strong>di</strong>rizzi regionali, con riferimento alla città storica, così come<br />

definita nel proprio piano regolatore urbanistico. In merito all’esclusione<br />

<strong>del</strong> Comune <strong>di</strong> Roma dal rispetto degli in<strong>di</strong>rizzi regionali, l’art. 13 <strong>del</strong> r.r. n.<br />

1 <strong>del</strong> 2009 puntualizza i casi in cui il comune può derogare, benché nella<br />

legge non venga fatto riferimento al regolamento.<br />

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