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Primo Rapporto sull'applicazione del principio di sussidiarietà - CAL

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esausti. Restano ferme le competenze <strong>del</strong>lo Stato previste dagli articoli 22, comma<br />

11, 31, 32 e 33 <strong>del</strong> decreto legislativo 5 febbraio 1997, n. 22, anche per quanto<br />

concerne gli impianti <strong>di</strong> produzione <strong>di</strong> energia elettrica <strong>di</strong> cui all’articolo 29 <strong>del</strong><br />

presente decreto legislativo.<br />

Tale previsione normativa precede <strong>di</strong> qualche mese la legge regionale<br />

<strong>del</strong>la Regione Lazio sulla gestione dei rifiuti, la l.r. 9 luglio 1998, n. 27, poi<br />

mo<strong>di</strong>ficata dalla l.r. 10 maggio 2001, n. 10.<br />

Successivamente infatti la l.r. n. 14/99 all’art. 116 rinvia <strong>di</strong>namicamente<br />

alla legge regionale sopra menzionata.<br />

La legge <strong>di</strong>sciplina la gestione dei rifiuti nella Regione, concernente l’attuazione<br />

<strong>del</strong>le <strong>di</strong>rettive 91/156/CEE <strong>del</strong> Consiglio <strong>del</strong> 18 marzo 1991, sui rifiuti,<br />

91/689/CEE <strong>del</strong> Consiglio <strong>del</strong> 12 <strong>di</strong>cembre 1991, sui rifiuti pericolosi<br />

e 94/62/CEE <strong>del</strong> Consiglio, <strong>del</strong> 20 <strong>di</strong>cembre 1994 sugli imballaggi e sui rifiuti<br />

<strong>di</strong> imballaggio e definisce, altresì, ai sensi <strong>del</strong>la legge 8 giugno 1990, n.<br />

142 e successive mo<strong>di</strong>ficazioni nonché <strong>del</strong>la legislazione regionale <strong>di</strong> riorganizzazione<br />

<strong>del</strong>le funzioni amministrative degli enti locali, le funzioni amministrative<br />

<strong>di</strong> competenza regionale, provinciale e comunale.<br />

Gli artt. 4, 5 e 6 ripartiscono le competenze amministrative tra Regione,<br />

province e comuni.<br />

L’art. 4 afferma che spettano alla Regione compiti <strong>di</strong> adozione <strong>del</strong> piano<br />

regionale <strong>di</strong> gestione dei rifiuti; <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>namento e la verifica <strong>di</strong> conformità<br />

con il piano regionale dei piani provinciali per l’organizzazione dei servizi <strong>di</strong><br />

smaltimento e <strong>di</strong> recupero dei rifiuti; <strong>di</strong> adozione <strong>del</strong> piano regionale e <strong>del</strong>le<br />

linee guida per la bonifica <strong>del</strong>le aree inquinate dai rifiuti previa pre<strong>di</strong>sposizione<br />

<strong>di</strong> un’anagrafe <strong>del</strong>le aree da bonificare nonché <strong>di</strong> approvazione degli<br />

stessi; <strong>di</strong> adozione <strong>del</strong> regolamento-tipo per la gestione dei rifiuti urbani ai<br />

fini <strong>del</strong>la redazione dei regolamenti comunali; <strong>di</strong> approvazione dei progetti<br />

<strong>di</strong> <strong>di</strong>scariche; <strong>di</strong> autorizzazione degli impianti mobili <strong>di</strong> smaltimento e <strong>di</strong> recupero<br />

e le attività in materia <strong>di</strong> spe<strong>di</strong>zione transfrontaliere <strong>di</strong> cui al regolamento<br />

(CEE) n. 259/93 <strong>del</strong> Consiglio <strong>del</strong> 1° febbraio 1993.<br />

L’art. 5 invece affida alle province funzioni amministrative riguardanti<br />

l’adozione dei piani provinciali per l’organizzazione dei servizi <strong>di</strong> smaltimento<br />

e <strong>di</strong> recupero dei rifiuti, ivi compresi quelli per la raccolta <strong>di</strong>fferenziata,<br />

<strong>di</strong> seguito denominati piani provinciali, secondo il <strong>principio</strong> <strong>del</strong>la gestione<br />

unitaria dei rifiuti e nel rispetto <strong>del</strong>le previsioni <strong>del</strong> piano regionale <strong>di</strong><br />

gestione dei rifiuti; il coor<strong>di</strong>namento dei comuni ricadenti nello stesso ambito<br />

territoriale ottimale in modo che sia garantita la gestione unitaria dei rifiuti<br />

urbani non pericolosi; l’attività <strong>di</strong> controllo sulla corretta gestione, interme<strong>di</strong>azione<br />

e commercio dei rifiuti nell’ambito <strong>del</strong> rispettivo territorio; la<br />

certificazione <strong>del</strong>l’avvenuto completamento degli interventi previsti nei progetti<br />

<strong>di</strong> bonifica e <strong>di</strong> messa in sicurezza <strong>del</strong>le aree inquinate dai rifiuti;<br />

l’iscrizione, in apposito registro, <strong>del</strong>le imprese e degli enti sottoposti alle<br />

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