Primo Rapporto sull'applicazione del principio di sussidiarietà - CAL
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Le agenzie regionali nel Lazio:<br />
un freno alla sussi<strong>di</strong>arietà<br />
Alessandro Sterpa<br />
Premessa<br />
Come noto, dopo la riforma <strong>del</strong> Titolo V <strong>del</strong>la Costituzione, l’or<strong>di</strong>namento<br />
degli uffici e degli enti <strong>di</strong>pendenti <strong>del</strong>le Regioni e, più in generale,<br />
l’organizzazione amministrativa regionale sono materie <strong>di</strong> competenza legislativa<br />
residuale regionale 1 .<br />
Anche per questo motivo, nella Regione Lazio, così come in altre, l’amministrazione<br />
regionale ha visto una tendenziale crescita degli apparati e degli<br />
enti strumentali regionali dopo la legge cost. n. 3/2001.<br />
Lo stesso Statuto laziale, nel Titolo V de<strong>di</strong>cato all’“Organizzazione e all’attività<br />
amministrativa regionale”, <strong>del</strong>inea un sistema <strong>di</strong> amministrazione<br />
regionale composto da <strong>di</strong>fferenti mo<strong>del</strong>li organizzativi: oltre alle strutture<br />
amministrative regionali in senso stretto (art. 53 2 ), sono infatti previste le<br />
1 Cfr. Corte costituzionale sent. n. 233 <strong>del</strong> 2006.<br />
2 L’art. 53 <strong>del</strong>lo Statuto (Organizzazione e personale) prevede: «1. L’organizzazione <strong>del</strong>le<br />
strutture regionali è stabilita, nel rispetto <strong>di</strong> norme generali dettate dalla legge regionale, fatto<br />
salvo il potere organizzativo dei <strong>di</strong>rigenti, con regolamenti <strong>di</strong> organizzazione adottati dalla<br />
Giunta regionale e dall’Ufficio <strong>di</strong> presidenza, nell’ambito <strong>del</strong>le rispettive competenze. La <strong>di</strong>sciplina<br />
<strong>del</strong>l’organizzazione si ispira a criteri <strong>di</strong> flessibilità operativa e prevede formule organizzative<br />
rispondenti alle esigenze <strong>del</strong> coor<strong>di</strong>namento e <strong>del</strong>la programmazione <strong>del</strong>l’azione<br />
amministrativa <strong>del</strong>la Regione nonché l’attribuzione ai <strong>di</strong>rigenti <strong>del</strong>la gestione finanziaria, tecnica<br />
e amministrativa, con le connesse responsabilità, in coerenza con il <strong>principio</strong> <strong>del</strong>la <strong>di</strong>stinzione<br />
tra i ruoli degli organi <strong>di</strong> governo e <strong>del</strong>la <strong>di</strong>rigenza. // 2. Alle posizioni <strong>di</strong> particolare<br />
rilievo e responsabilità sono preposti <strong>di</strong>rigenti nominati dalla Giunta e dall’Ufficio <strong>di</strong> presidenza,<br />
nell’ambito <strong>del</strong>le rispettive competenze. Gli incarichi sono conferiti a tempo determinato<br />
a persone scelte, anche tra esperti e professionisti estranei all’amministrazione regionale,<br />
secondo criteri, fissati dalla legge regionale, <strong>di</strong> professionalità e <strong>di</strong> merito legati a competenze<br />
ed esperienze acquisite ed ai risultati conseguiti in precedenti incarichi. Tali incarichi possono<br />
essere revocati, prima <strong>del</strong>la scadenza, con provve<strong>di</strong>mento motivato, esclusivamente per i<br />
motivi in<strong>di</strong>viduati dalla legge regionale e cessano <strong>di</strong> <strong>di</strong>ritto il novantesimo giorno successivo<br />
all’inse<strong>di</strong>amento dei nuovi organi <strong>di</strong> riferimento, salvo conferma da parte degli organi stessi.<br />
La legge regionale prevede che gli incarichi <strong>di</strong> responsabilità <strong>del</strong>le strutture <strong>di</strong> supporto all’esercizio<br />
<strong>del</strong>le funzioni <strong>di</strong> in<strong>di</strong>rizzo politico-amministrativo e controllo proprie degli organi <strong>di</strong><br />
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