Primo Rapporto sull'applicazione del principio di sussidiarietà - CAL
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Le agenzie si qualificano come unità organizzative regionali dotate <strong>di</strong><br />
autonomia gestionale, organizzativa, finanziaria e contabile; esse coa<strong>di</strong>uvano<br />
l’azione regionale svolgendo specifici compiti elencati nelle norme istitutive.<br />
Essendo unità amministrative <strong>del</strong>la Regione sono sottoposte al potere<br />
<strong>di</strong> vigilanza <strong>del</strong>la Giunta.<br />
I regolamenti nn. 5 e 6 <strong>del</strong> 2008 sono regolamenti organizzativi e non recano<br />
norme concernenti l’applicazione <strong>del</strong> <strong>principio</strong> <strong>di</strong> sussi<strong>di</strong>arietà.<br />
5. Considerazioni conclusive<br />
Le materie “protezione <strong>del</strong>la natura” e “aree naturali protette” non sono<br />
state oggetto <strong>di</strong> rilevanti interventi normativi nel corso <strong>del</strong>l’VIII legislatura.<br />
In conseguenza, non si rileva un’attuazione pregnante <strong>del</strong> <strong>principio</strong> <strong>di</strong> sussi<strong>di</strong>arietà,<br />
né nella sua accezione verticale, né in quella orizzontale.<br />
Va sottolineato comunque che le materie analizzate non sembrano<br />
consentire ampi sviluppi <strong>di</strong> applicazione <strong>del</strong> <strong>principio</strong> <strong>di</strong> sussi<strong>di</strong>arietà nella<br />
ripartizione <strong>del</strong>le funzioni amministrative rispetto a quanto previsto dalla<br />
legislazione statale e regionale (e già <strong>di</strong>sciplinato) prima <strong>del</strong>la legislatura<br />
2005-2010.<br />
La particolarità <strong>del</strong>le materie, i molteplici interessi coinvolti nelle stesse,<br />
i profili internazionali e comunitari presenti in misura sempre crescente nella<br />
<strong>di</strong>sciplina <strong>di</strong> questi settori, rende preferibile un’azione accentrata a livello<br />
statale e regionale; risulta pertanto <strong>di</strong>fficile che la Regione <strong>del</strong>eghi o trasferisca<br />
ulteriori funzioni a livelli territoriali più bassi rispetto a quelle che già sono<br />
loro riconosciute.<br />
Le leggi regionali prodotte nel periodo 2005-2010 hanno comunque rispettato<br />
il riparto <strong>di</strong> funzioni amministrative previsto, cercando, ove possibile<br />
e necessario, il coinvolgimento degli enti più prossimi al citta<strong>di</strong>no; in<br />
questo contesto, è stata privilegiata sicuramente l’instaurazione <strong>di</strong> meccanismi<br />
concertativi che permettano <strong>di</strong> mantenere la gestione <strong>del</strong>la funzione a livello<br />
accentrato, coinvolgendo però l’ente interessato.<br />
6. Interventi in materia <strong>di</strong> “tutela dagli inquinamenti”<br />
6.1 Il quadro normativo statale e regionale in materia <strong>di</strong> tutela dagli<br />
inquinamenti<br />
La materia <strong>del</strong>la “tutela dall’inquinamento” è incorporata nel più ampio<br />
ambito settoriale <strong>di</strong>sciplinato dal Capo IV <strong>del</strong> Titolo IV (territorio, ambiente e<br />
infrastrutture) <strong>del</strong>la l.r. n. 14 <strong>del</strong> 1999, intitolato “Protezione <strong>del</strong>la natura e<br />
<strong>del</strong>l’ambiente, tutela <strong>del</strong>l’ambiente dagli inquinamenti e gestione dei rifiuti”<br />
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