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Porto Franco. I documenti del progetto, 1998-2001 - Regione Toscana

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…in modo concreto e permanente<br />

La nostra proposta parte dall’esperienza <strong>del</strong> campus perché possa diventare Laboratorio permanente dentro il<br />

<strong>progetto</strong> <strong>Porto</strong> <strong>Franco</strong> <strong>del</strong>la <strong>Regione</strong> <strong>Toscana</strong>, che abbia specifiche competenze nell’ambito <strong>del</strong>le culture<br />

<strong>del</strong>le religioni.<br />

Il Laboratorio viene progettato per il mondo <strong>del</strong>la scuola e per il sociale, cioè negli spazi in cui le differenze<br />

sono realtà in atto che da rischio entropico possono diventare potenziale dinamico atttraverso la scelta<br />

<strong>del</strong>l’intercultura che deve essere voluta, progettata e sperimentata come <strong>progetto</strong> politico. Intorno al<br />

Laboratorio si tratta di mettere in moto una serie di iniziative volte a mobilitare cittadini, docenti di vari<br />

ordini di scuola, responsabili di associazioni di immigrati, centri interculturali.<br />

Due definizioni di Laboratorio<br />

Cantiere per operare la svolta<br />

Il Laboratorio si propone come spazio aperto di ricerca e progettazione in cui si mettono in atto strategie per:<br />

1. scoprire le risorse e i problemi <strong>del</strong>la diversità, sviluppando le capacità di domandare e di decentrare<br />

il punto di vista. Questo vuol dire creare le condizioni perché all’interno <strong>del</strong>le scuole, <strong>del</strong>le istituzioni e dei<br />

gruppi si pongano autonome iniziative di approfondimento e di ricerca che troveranno nel Laboratorio<br />

supporti per la costruzione di conoscenze e identità plurali;<br />

2. guardare oltre la mentalità diffusa <strong>del</strong>la maggioranza, individuando e facendo emergere mondi che<br />

chiedono di essere riconosciuti. Superare così lo stereotipo e il pregiudizio per dare voce a chi non ha altri<br />

spazi e possibilità di esprimersi. Questo si tradurrà in occasioni, eventi, opportunità e strumenti di<br />

comunicazione ed espressione;<br />

3. favorire la dimensione <strong>del</strong>l’ascolto e un ethos <strong>del</strong>la reciprocità che sia stima di sé e cura <strong>del</strong>l’altro<br />

dentro una comune aspirazione a vivere in istituzioni giuste, di modo che in questo clima si sviluppi<br />

l’autonomia <strong>del</strong>la ricerca e <strong>del</strong>la scelta, la possibilità <strong>del</strong>l’incontro e <strong>del</strong> dialogo;<br />

4. riflettere sulla responsabilità, la cooperazione, la democrazia, la civiltà a partire da una situazione<br />

locale per estendersi ad una dimensione planetaria, di modo che si possa cogliere la profonda relazione tra<br />

dimensione civica e dimensione religiosa nel contesto <strong>del</strong>la nostra società.<br />

La realizzazione di queste finalità viene declinata in obiettivi verificabili:<br />

- in termini di iniziative <strong>del</strong>le scuole, <strong>del</strong>le istituzioni, dei soggetti che collaborano con il Laboratorio;<br />

- in termini di partecipazione dei soggetti coinvolti, di modifiche normative, organizzative,<br />

metodologiche.<br />

L’azione <strong>del</strong> Laboratorio deve essere accompagnata da un costante processo di autovalutazione inteso come<br />

analisi, interpretazione e modifica degli interventi.<br />

Le attività <strong>del</strong> Laboratorio saranno rivolte sia al sistema educativo formale e non formale sia all’ambito<br />

culturale e sociale.<br />

L’Agenda <strong>del</strong> Laboratorio prevede per la scuola:<br />

- Attività di ricerca, studio e osservazione: per avviare e incrementare una riflessione costante sul<br />

pluriverso religioso in relazione alle tematiche più attuali connesse all’intercultura.<br />

- Incontri periodici con esperti: per la formazione adeguata e specific a dei docenti in culture <strong>del</strong>le<br />

religioni, in collaborazione con le Università, i centri di ricerca e di didattica scolastica, ecc.<br />

- Elaborazione di progetti scolastici: per conoscere le espressioni religiose <strong>del</strong>l’umanità; portare gli<br />

studenti a riflettere sulle domande di senso, sui principali temi etici e comparare le diverse risposte date dalle<br />

religioni e dai diversi umanesimi.<br />

- Supporto alle scuole per iniziative per un pluriverso religioso: in modo da strutturare un percorso<br />

articolato in collaborazione con le diverse presenze religiose sul territorio.<br />

- Pubblicazioni: che aiutino ad una riflessione, in particolare sulla sperimentazione avviata facendo<br />

uso <strong>del</strong>lo strumento <strong>del</strong>l’autonomia scolastica.<br />

- Elaborazione di proposte legislative di settore: in modo che venga avviata una riflessione costante<br />

sulla libertà religiosa in particolare nell’ambito scolastico per quanto concerne la revisione<br />

<strong>del</strong>l’insegnamento <strong>del</strong>la religione cattolica nella scuola. Una riflessione particolare riguarda i diritti umani e<br />

l’universalità <strong>del</strong>la loro applicazione, con particolare riferimento alla differenza di genere, per la<br />

realizzazione <strong>del</strong>la piena cittadinanza attiva e le pari opportunità.<br />

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