Porto Franco. I documenti del progetto, 1998-2001 - Regione Toscana
Porto Franco. I documenti del progetto, 1998-2001 - Regione Toscana
Porto Franco. I documenti del progetto, 1998-2001 - Regione Toscana
You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
Gli obiettivi <strong>del</strong> campus<br />
1. Sviluppare pratiche di incontro e contaminazione sul terreno <strong>del</strong>la comunicazione interpersonale.<br />
2. Sperimentare la produzione di parole e concetti come “luoghi comuni” <strong>del</strong>la comunicazione<br />
interculturale.<br />
3. Elaborare prodotti finali utilizzabili dal mondo <strong>del</strong>la scuola e dai “centri interculturali”.<br />
Il prodotto finale<br />
Produrremo i primi 40 lemmi di un “Dizionario dei luoghi comuni a partire dalle parole portate dai mondi”.<br />
Un luogo comune è uno stereotipo <strong>del</strong>la mente, <strong>del</strong>la lingua e <strong>del</strong> discorso. Usiamo un luogo comune senza<br />
pensarci, ritrovandolo poi specchiato e medesimo negli altri. Su questo significato e su questo uso parassitico<br />
<strong>del</strong> “luogo comune” zapperemo fino allo strazio, o lo lasceremo perdere. A noi interessa cavare dei nuovi<br />
sensi condivisibili. Per cui il primo luogo comune sarà già il nostro incontrarci venendo da ovunque; sarà il<br />
luogo imprevedibile dove si raccoglieranno <strong>del</strong>le e degli sconosciute (sic!) per avviarsi a fare <strong>del</strong>la strada<br />
insieme; sarà il luogo che costruiremo mediante il colloquio <strong>del</strong>le parole, come fanno le genti africane sotto<br />
l’Albero <strong>del</strong>la Parola; sarà il luogo che ci resterà dentro, indimenticabile e condiviso con chi sarà dall’altra<br />
parte <strong>del</strong>la terra. Sapremo, così, quanto possa essere vero che si esiste solo se qualcuno ci pensa, e non se mi<br />
penso da me, come diceva un famoso filosofo.<br />
Che tipo di dizionario abbiamo immaginato di produrre insieme? Un dizionario viene normalmente<br />
confezionato mediante un lavoro di anni che un singolo o un gruppo di lavoro scientifico fa seduto nelle<br />
biblioteche: noi, invece, scriveremo un dizionario mediante un colloquio itinerante in <strong>Toscana</strong> e attraverso<br />
l’incontro/confronto di mondi e di lingue diversi e radunati. Un dizionario raccoglie le parole esistenti e ne<br />
rispecchia i significati; noi tratteremo in compagnia parole e significati messi a nuovo. Un dizionario<br />
stabilisce gli standard linguistici e semantici ragionevoli di uno stato di mondo in una lingua; noi, attraverso<br />
il colloquio <strong>del</strong>le lingue e la traduzione continua dei portati dei mondi dai quali veniamo in parole rese<br />
disponibili ad essere comunicabili - messe in comune - agli altri, speriamo di arrivare a produrre <strong>del</strong>le<br />
pronunce nuove di parole anche antiche. E attraverso di loro, forse, riusciremo a portare alla parola qualcosa<br />
<strong>del</strong> mondo futuro verso il quale ci muoviamo insieme: un mondo di mondi: un colloquio dei diversi che<br />
trovano luoghi in comune.<br />
Il programma<br />
Il campus inizia con uno stage di 3 giorni (26, 27, 28 luglio) a Pieve Santo Stefano (AR), sostando<br />
successivamente a Firenze (29-31 luglio), Prato (1 agosto), Lucca (2 agosto), Fivizzano (MS) (3 agosto), Pisa<br />
(4-5-6 agosto), Volterra (7 agosto) e Siena (8-9 agosto). Il lavoro all’interno <strong>del</strong> campus si svolge la mattina<br />
e il pomeriggio. La sera, nei Comuni <strong>del</strong>le aree territoriali attraversate dal campus, si svolgono iniziative di<br />
incontro tra partecipanti e popolazione locale.<br />
Le/i partecipanti<br />
Le/i partecipanti provenienti da tutto il mondo sono individuate/i dal coordinamento scientifico in ragione<br />
<strong>del</strong>le loro competenze linguistiche, letterarie e culturali; le/i partecipanti “toscane/i” sono individuate/i sulla<br />
base <strong>del</strong>le loro riconosciute abilità di mediazione linguistico-culturale soprattutto nell’ambito <strong>del</strong>la scuola. Il<br />
campus prevede dunque la partecipazione continuativa di 29 partecipanti, di cui 12 residenti in <strong>Toscana</strong> e 17<br />
provenienti da paesi esteri, e 3 conduttori (Armando Gnisci, Mbaye Diaw, Lanfranco Binni).<br />
I centri interculturali coinvolti dal campus<br />
“Libera Università <strong>del</strong>l’Autobiografia” - Anghiari (AR), Accademia Amiata - Arcidosso (GR), Centro di<br />
documentazione Città di Arezzo, Centro interculturale nella Casa Circondariale - Arezzo, Istituto<br />
Comprensivo di scuola materna elementare e media di Barberino <strong>del</strong> Mugello (FI), Centro Interculturale<br />
S.Pancrazio, Bucine (AR), Università <strong>del</strong> Tempo Libero/Casa dei Diritti e <strong>del</strong>le Culture - Carrara (MS),<br />
Biblioteca Comunale Vallesiana - Castelfiorentino (FI), Centro di Documentazione e ricerca educativa -<br />
Cecina (LI), Comune/ Associazione “Baobab”- Civitella Val di Chiana (AR), Centro Pari Opportunità -<br />
Colle Val d’Elsa (SI), “Centro Incontri” - Fiesole (FI), Associazione Artemisia, Associazione “Gli Anelli<br />
Mancanti”, Associazione “Pupi e Fresedde/Teatro di Rifredi - Sahara Desert”, Associazione "Progetto<br />
Arcobaleno - Servizio Minori”, Associazione “Un Tempio per la Pace”, Associazione “Biblioteca di Pace”,<br />
Casa <strong>del</strong> Popolo di Ponte a Greve, Centro Educativo Popolare, Centro Interculturale “Nosotras”,<br />
Associazione <strong>del</strong> Centro Internazionale studenti “Giorgio La Pira”, “Laboratorio permanente per la pace” -<br />
Firenze, Associazione “Popoli Uniti” - Fucecchio (FI), Centro Mondialità Sviluppo Reciproco, CESDI -<br />
Centri Servizi Donne Immigrate - Livorno, Centro Donna, Centro di Accoglienza CEIS; Scuola <strong>del</strong>la Pace -<br />
115