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Porto Franco. I documenti del progetto, 1998-2001 - Regione Toscana

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Per quanto riguarda le biblioteche e gli archivi il Piano d’Indirizzo 1999-2000, che ha coinciso con<br />

l’approvazione <strong>del</strong>la nuova legge regionale di settore, ha visto una forte accelerazione <strong>del</strong> processo di<br />

aggregazione <strong>del</strong>le biblioteche in reti territoriali, previste dall’art. 5 <strong>del</strong>la L.R. 35/99, ed i cui requisiti sono<br />

indicati nell’Aggiornamento 2000 <strong>del</strong> Piano stesso (Deliberazione C.R. n. 405 <strong>del</strong> 28/12/1999). Al momento<br />

<strong>del</strong>la redazione <strong>del</strong> documento preliminare per la formazione <strong>del</strong> presente Piano, risultavano formalmente<br />

costituite sette reti (Mugello, SDIAF e Rea.Net in Provincia di Firenze, reti <strong>del</strong>le province di Livorno,<br />

Massa-Carrara, Prato ed EANET). In tutte le province è in corso la procedura di formalizzazione <strong>del</strong>la rete.<br />

Dodici reti dispongono già di un catalogo cumulato e undici dei dodici cataloghi sono già consultabili in<br />

Internet. Tutte le province, utilizzando il finanziamento regionale di L. 1.200.000 attribuito con la L.R. 29<br />

luglio 1999, n. 42 “Ulteriori interventi straordinari di spesa per l’anno 1999 a sostegno <strong>del</strong>lo sviluppo<br />

regionale”, hanno provveduto a finanziare l’acquisizione di attrezzature per la connessione <strong>del</strong>le biblioteche<br />

e per la formazione di banche dati catalografiche.<br />

Per parte sua, la <strong>Regione</strong>, con il <strong>progetto</strong> “Strumenti di comunicazione e integrazione <strong>del</strong>le reti bibliotecarie<br />

toscane” ha prodotto:<br />

• Un meta/opac, Z39.50 accessibile sotto la voce “Biblioteche” sul sito Internet <strong>del</strong>la <strong>Regione</strong> <strong>Toscana</strong>,<br />

realizzato dal CNUCE di Pisa, capace di interrogare, da una unica interfaccia di ricerca, opac locali<br />

implementati con software diversi e interrogabili secondo il protocollo di comunicazione Z39.50. Il<br />

meta/opac consente la localizzazione e l’importazione di dati per la catalogazione derivata. Attualmente<br />

sono collegati al meta/opac i cataloghi cumulati <strong>del</strong>lo SDIAF e di Rea.Net, in Provincia di Firenze, <strong>del</strong>le<br />

province di Prato e Livorno, <strong>del</strong>l’Università di Firenze e <strong>del</strong>l’Università di Siena. Il meta/opac consente<br />

l’interrogazione <strong>del</strong>l’Indice <strong>del</strong> Servizio Bibliotecario Nazionale (SBN).<br />

• Un sistema di circolazione dei <strong>documenti</strong> fra reti territoriali (quello interno è gestito direttamente dalle<br />

singole reti), che coinvolge, oltre a 65 biblioteche di enti locali e quella <strong>del</strong> Gabinetto Vieusseux di<br />

Firenze, l’Università di Firenze e la biblioteca Marucelliana di Firenze. Le reti coinvolte nel <strong>progetto</strong><br />

sperimentale sono quelle <strong>del</strong> Mugello, lo SDIAF e Rea.Net in Provincia di Firenze, e quelle <strong>del</strong>le<br />

Province di Livorno e Prato. Nel periodo gennaio-aprile 2000 sono state effettuate 474 transazioni (andata<br />

e ritorno) <strong>del</strong>le quali il 93% è andato a buon fine. Il tempo medio che passa fra invio <strong>del</strong>la richiesta da<br />

parte <strong>del</strong>la biblioteca e arrivo <strong>del</strong> libro alla biblioteca è di 3,5 giorni. L’utente, mediamente, riceve il libro<br />

dopo 6 giorni dalla richiesta. Nessun documento è andato perduto.<br />

• Un sistema di monitoraggio che raccoglie i dati sui servizi di circa 210 biblioteche di ente locale per gli<br />

anni <strong>1998</strong> e 1999, sviluppato con il software Access, oltre ad interventi di aggiornamento professionale<br />

dei bibliotecari.<br />

• E’ in corso di approvazione una convenzione fra <strong>Regione</strong> <strong>Toscana</strong> e Ministero per i Beni e le Attività<br />

Culturali per la integrazione fra reti bibliotecarie toscane e Servizio Bibliotecario Nazionale (SBN).<br />

Per quanto riguarda le azioni dirette <strong>del</strong>la <strong>Regione</strong> per la conoscenza e la tutela <strong>del</strong> patrimonio storicobibliografico<br />

e documentario, è proseguito il <strong>progetto</strong> di censimento dei manoscritti medievali, realizzato in<br />

collaborazione con la SISMEL (sono stati pubblicati due volumi relativi alle province di Pistoia e Prato), è<br />

stata data sistemazione organica ai numerosi progetti di catalogazione <strong>del</strong> libro antico con la realizzazione, a<br />

cura <strong>del</strong>la Biblioteca Forteguerriana di Pistoia, di un cd-rom con oltre 90mila record bibliografici. E’ stato<br />

pubblicato il volume relativo alla Provincia di Pisa, nell’ambito <strong>del</strong> <strong>progetto</strong> “Archivi <strong>del</strong>le personalità <strong>del</strong><br />

‘900 in <strong>Toscana</strong>”, condotto in collaborazione con l’Accademia “La Colombaria” e con la Sovrintendenza<br />

archivistica per la <strong>Toscana</strong>.<br />

Per quanto riguarda le istituzioni e le attività culturali, occorre in primo luogo ricordare, per quanto non<br />

compresa fra quelle di riferimento <strong>del</strong> presente P.d.I, la L.R. 18 febbraio <strong>1998</strong>, n. 12 ”Norme in materia di<br />

sostegno alle attività <strong>del</strong>le istituzioni culturali di rilievo regionale”, che prevede una tabella triennale <strong>del</strong>le<br />

istituzioni riconosciute “di rilievo regionale”. La tabella per il triennio 2000-2002 è stata approvata con<br />

Deliberazione <strong>del</strong> Consiglio Regionale n. 390 <strong>del</strong> 21.12.1999 e comprende 41 istituzioni che, nell’anno 2000,<br />

hanno ricevuto dalla <strong>Regione</strong> <strong>Toscana</strong>, un finanziamento di 2 miliardi. Molte di queste istituzioni<br />

collaborano con la <strong>Regione</strong>, con le Province e con gli Enti locali per importanti progetti di ricerca e per i<br />

servizi culturali di base.<br />

Sul piano <strong>del</strong>le strategie interculturali, il rapido sviluppo <strong>del</strong> <strong>progetto</strong> di interesse regionale “<strong>Porto</strong><br />

<strong>Franco</strong>, <strong>Toscana</strong>. Terra dei popoli e <strong>del</strong>le culture”, con un ruolo attivo dei Comuni, <strong>del</strong>le Province e<br />

<strong>del</strong>l’associazionismo, ha permesso di verificare che in ogni settore d’intervento culturale è oggi<br />

necessario dedicare la massima attenzione al libero e aperto confronto tra linguaggi e culture, con<br />

l’obiettivo di far emergere le identità e le differenze, i conflitti e le reciproche influenze, in una<br />

<strong>Toscana</strong> che sia, consapevolmente, uno scenario di ampio confronto tra presente e passato, tra nord e<br />

sud <strong>del</strong> mondo. Nel corso <strong>del</strong>l’anno 1999 l’idea progettuale di <strong>Porto</strong> <strong>Franco</strong> è stata proposta alla<br />

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