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Porto Franco. I documenti del progetto, 1998-2001 - Regione Toscana

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Presentazione dei risultati dei Campus 2000 di <strong>Porto</strong> <strong>Franco</strong><br />

e <strong>del</strong>le linee di sviluppo <strong>del</strong> <strong>progetto</strong> nel <strong>2001</strong><br />

CLAUDIO MARTINI, PRESIDENTE DELLA REGIONE TOSCANA<br />

Firenze, 19 gennaio <strong>2001</strong><br />

La <strong>Toscana</strong> ha da sempre, è nel suo Dna, il senso profondo <strong>del</strong> confronto e <strong>del</strong>lo scambio fra culture, che ha<br />

saputo trasformare in risorse positive a favore <strong>del</strong> processo di crescita economica, sociale e culturale. Basti<br />

pensare che gli Etruschi erano un popolo di cultura greca e a quanto le scienze, la filosofia e le arti arabe<br />

abbiano influenzato la cultura toscana medievale.<br />

Un habitus mentis che si traduce concretamente nelle scelte e nelle azioni che l’amministrazione regionale ha<br />

compiuto e compie sia nel proprio territorio, che a livello nazionale e mondiale.<br />

Nel mondo, la <strong>Toscana</strong> sostiene politiche di pace attraverso una fitta rete di rapporti internazionali e di<br />

iniziative di cooperazione che vedono un ruolo sempre più attivo non solo <strong>del</strong> governo regionale ma anche<br />

degli Enti locali, <strong>del</strong>l’arcipelago <strong>del</strong>l’associazionismo. Per essere presenti attivamente, con il nostro portato<br />

di civiltà, di giustizia e di pace, nei grandi processi di confronto tra popoli, Continenti, Stati, economie,<br />

culture. Solo per fare un esempio recentissimo: il gemellaggio tra la <strong>Regione</strong> <strong>Toscana</strong> e il Comune<br />

palestinese di Nablus che si è concretizzato, al riacutizzarsi <strong>del</strong> conflitto, in aiuti alla popolazione o la lettera<br />

che ho inviato al Presidente Arafat per esprimergli il nostro dissenso sulla pratica <strong>del</strong>la pena di morte, che<br />

vogliamo bandita per sempre da tutto il mondo.<br />

A livello nazionale, svolgiamo un ruolo attivo di proposta e di confronto con le altre Regioni, con il<br />

Governo, per portare il nostro contributo alla soluzione <strong>del</strong>le grandi questioni che il Paese sta affrontando a<br />

livello economico, politico, culturale e poter incidere sulle scelte generali. Perché il nostro Paese, nella fase<br />

storica <strong>del</strong>la globalizzazione e <strong>del</strong>l’informazione, <strong>del</strong>le migrazioni, <strong>del</strong>la trasformazione sempre più rapida<br />

<strong>del</strong>le nuove tecnologie, sappia coniugare lo sviluppo economico e tecnologico con i diritti umani, la<br />

conoscenza e il rispetto <strong>del</strong>le culture, la centralità <strong>del</strong>le persone.<br />

Nel nostro territorio, stiamo lavorando per orientare la società toscana nel suo insieme ad uno sviluppo<br />

compatibile con i diritti di cittadinanza e i diritti alla diversità. Dal gennaio 2000 abbiamo una legge a<br />

sostegno <strong>del</strong>le “strategie interculturali”, per orientarci alla pratica quotidiana e ordinaria <strong>del</strong> confronto tra<br />

generi, generazioni e popoli. Perché il mo<strong>del</strong>lo <strong>del</strong>la società toscana sia concretamente ispirato ai valori <strong>del</strong>la<br />

conoscenza, <strong>del</strong>lo scambio, <strong>del</strong>la cooperazione, <strong>del</strong> superamento dei pregiudizi e <strong>del</strong>le discriminazioni. Per<br />

trasformare le mentalità, passare dal multiculturalismo all’intercultura, da una realtà nella quale convivono<br />

popoli, culture, religioni diverse ad uno stato di apprendimento in cui si diventa consapevoli <strong>del</strong>la parzialità<br />

dei nostri punti di vista e <strong>del</strong>la conseguente necessità di imparare a moltiplicarli.<br />

Favorire il dialogo e il confronto tra culture diverse, mantenere vivi questi importanti valori <strong>del</strong>la nostra<br />

società, è dunque una <strong>del</strong>le linee di azione prioritarie <strong>del</strong>la nostra politica regionale. Da qui nasce anche<br />

<strong>Porto</strong> <strong>Franco</strong>, un <strong>progetto</strong> per favorire l’affermarsi di una cultura fondata sui valori <strong>del</strong>l’incontro, <strong>del</strong><br />

confronto e <strong>del</strong>lo scambio tra tutte le persone che vivono in <strong>Toscana</strong>, indipendentemente dal sesso, dall’età e<br />

dalla provenienza.<br />

Vogliamo che il confronto e la conoscenza tra i “popoli <strong>del</strong>la <strong>Toscana</strong>” si sviluppi in maniera<br />

programmatica, dando continuità e coordinamento ai tanti progetti che nel corso degli anni sono stati<br />

promossi da Enti locali e associazioni. L’obiettivo è quindi di inserire gli interventi in un quadro di<br />

riferimento di respiro regionale.<br />

Nell’anno 2000 abbiamo costruito un sistema di “rete” che ha permesso a Province, più di cento Comuni,<br />

centinaia di centri interculturali di dialogare e lavorare insieme. Proprio nel corso di quest’incontro<br />

valuteremo insieme i primi risultati <strong>del</strong> laboratorio toscano. Li valuteremo confrontandoci con il comitato<br />

scientifico internazionale di cui fanno parte personalità autorevoli <strong>del</strong>le cui competenze abbiamo bisogno, e<br />

che ringraziamo per essere con noi in questo “viaggio” di conoscenza e di civiltà.<br />

Con i primi “campus” <strong>del</strong>l’estate 2000 è stato portato avanti un importante lavoro di riflessione sulle<br />

tematiche <strong>del</strong>le culture <strong>del</strong>la storia e <strong>del</strong>la memoria, <strong>del</strong>la parola e <strong>del</strong>la scrittura, <strong>del</strong>l’abitare, <strong>del</strong>la religione<br />

e <strong>del</strong>le donne. Un’esperienza che ha coinvolto 150 persone, toscane e non, e che si ripeterà nel <strong>2001</strong> per<br />

affrontare tematiche come il confronto tra generazioni, i linguaggi <strong>del</strong>lo spettacolo, città e territorio, le<br />

culture <strong>del</strong>la salute, la <strong>Toscana</strong> nel Medioevo.<br />

Proprio dal lavoro dei campus ci aspettiamo che scaturiscano proposte, idee, iniziative da realizzare: una fase<br />

propositiva in cui lavorare insieme per far crescere in <strong>Toscana</strong> la cultura <strong>del</strong>la multiculturalità. Per fare<br />

nostra l’occasione di arricchimento che ci viene offerta dalla convivenza con altri popoli e con le culture di<br />

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