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Porto Franco. I documenti del progetto, 1998-2001 - Regione Toscana

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La carta di Campi Bisenzio<br />

La salute, un diritto interculturale<br />

In conclusione <strong>del</strong> convegno “La salute, un diritto<br />

interculturale”, svoltosi a Campi Bisenzio nei<br />

giorni 6/7 dicembre <strong>2001</strong> su iniziativa <strong>del</strong>la<br />

<strong>Regione</strong> <strong>Toscana</strong> (Dipartimento <strong>del</strong>le politiche<br />

formative e dei beni culturali – Progetto “<strong>Porto</strong><br />

<strong>Franco</strong>” e Dipartimento <strong>del</strong> diritto alla salute e<br />

<strong>del</strong>le politiche di solidarietà), <strong>del</strong> Comune di<br />

Campi Bisenzio, <strong>del</strong>l’Azienda Sanitaria di Firenze,<br />

<strong>del</strong> Centro di Medicina Tradizionale Cinese "Fior<br />

di Prugna” e <strong>del</strong> CIES, Agenzia di mediazione<br />

linguistico-culturale, è stato proposta dai promotori<br />

la seguente bozza di “carta” di principi e indirizzi<br />

programmatici. La bozza, inviata a tutti i<br />

partecipanti al convegno perché sia oggetto di<br />

elaborazione partecipata e condivisa, potrà così<br />

trasformarsi in un documento politicoprogrammatico<br />

di orientamento dei servizi nel<br />

settore <strong>del</strong>la Sanità.<br />

1. Nella fase attuale <strong>del</strong>la globalizzazione e <strong>del</strong>le<br />

migrazioni, di un necessario confronto con la<br />

complessità, la <strong>Toscana</strong> ha scelto di costruirsi<br />

come società aperta, consapevolmente<br />

multiculturale, attenta ai valori <strong>del</strong>la<br />

conoscenza e <strong>del</strong> rispetto <strong>del</strong>le differenze.<br />

2. In questa fase, lo sviluppo di strategie<br />

interculturali di incontro e confronto nei<br />

diversi settori <strong>del</strong>la società toscana, nelle<br />

istituzioni e nelle reti <strong>del</strong>l’associazionismo,<br />

diventa un terreno fondamentale di<br />

orientamento e progettazione di nuove risposte<br />

a bisogni emergenti.<br />

3. Vengono ad assumere un ruolo fondamentale<br />

le attività ed i servizi di mediazione<br />

linguistico-culturale nei diversi momenti <strong>del</strong>la<br />

nostra vita quotidiana, nella scuola e<br />

nell’organizzazione<br />

culturale,<br />

nell’informazione e nelle strutture sanitarie…<br />

La mediazione linguistico-culturale, terreno di<br />

sviluppo di pratiche interculturali fondate sulla<br />

centralità <strong>del</strong>la persona, diventa il “luogo<br />

comune” <strong>del</strong>l’incontro tra persone portatrici di<br />

culture e stili di vita diversi, <strong>del</strong>la conoscenza<br />

reciproca, <strong>del</strong>la costruzione condivisa di<br />

relazioni consapevoli.<br />

4. Lo sviluppo di una cultura <strong>del</strong>l’incontro, <strong>del</strong><br />

confronto, <strong>del</strong>la conoscenza e <strong>del</strong> rispetto <strong>del</strong>le<br />

differenze è trasversale alla società toscana.<br />

Operiamo tutti, con i nostri ruoli e competenze,<br />

all’interno di un processo di trasformazione in<br />

corso. Lo stesso convegno “La salute, un<br />

diritto interculturale” è nato dall’incontro non<br />

casuale tra le politiche culturali e sanitarie<br />

<strong>del</strong>la <strong>Regione</strong> <strong>Toscana</strong>, l’esperienza di un<br />

centro attivo da anni sul terreno di una<br />

medicina “altra”, la medicina tradizionale<br />

cinese che ha trovato nel centro “Fior di<br />

Prugna” un servizio stabile e di qualità,<br />

l’impegno pluriennale <strong>del</strong> Comune di Campi<br />

Bisenzio sul terreno dei servizi orientati ai<br />

diritti di cittadinanza, e l’esperienza <strong>del</strong> CIES,<br />

agenzia di mediazione linguistico-culturale nel<br />

settore <strong>del</strong>la Sanità.<br />

5. Infatti anche le tematiche <strong>del</strong>la salute, <strong>del</strong>la<br />

“cura di sé” – nell’accezione di un maestro <strong>del</strong><br />

pensiero critico occidentale, Michel Foucault,<br />

che ha dedicato gran parte <strong>del</strong>la sua intensa<br />

produzione teorica alle tematiche <strong>del</strong>la<br />

medicina e <strong>del</strong>le istituzioni totali per affermare<br />

la concreta centralità <strong>del</strong>la persona – sono<br />

terreno di confronto interculturale. I diversi<br />

stili di vita <strong>del</strong>le persone che compongono la<br />

popolazione toscana richiedono servizi attenti<br />

alle differenze e capaci soprattutto di favorire<br />

l’interrelazione e il dialogo tra culture diverse.<br />

Anche su questo piano la <strong>Toscana</strong> presenta un<br />

panorama ricco e significativo, in grado di<br />

proporre indirizzi generali e concrete soluzioni<br />

operative.<br />

6. Mo<strong>del</strong>li diversi di salute e “cura di sé”<br />

chiedono di essere conosciuti e riconosciuti.<br />

Da questo confronto, di cui il convegno<br />

odierno costituisce un momento importante per<br />

le competenze che coinvolge, nasceranno<br />

nuovi orientamenti e nuovi mo<strong>del</strong>li. Le<br />

pratiche interculturali infatti, come le culture e<br />

le identità <strong>del</strong>le singole persone, costituiscono<br />

campi dinamici in divenire, in continua<br />

trasformazione. Non a caso nel documento di<br />

convocazione <strong>del</strong> convegno si è dichiarato<br />

come obiettivo: “definire forme di<br />

articolazione tra mo<strong>del</strong>li di salute che<br />

favoriscano lo sviluppo di una medicina<br />

‘creola’ ”. Cioè di una cultura <strong>del</strong>la salute nella<br />

quale, attraverso l’interazione tra culture<br />

diverse, le potenzialità <strong>del</strong>lo sviluppo umano<br />

esprimano nuovi linguaggi e nuovi valori.<br />

7. La <strong>Regione</strong> <strong>Toscana</strong> è da anni attenta anche<br />

alle “medicine non convenzionali”, come<br />

risulta anche dalle scelte <strong>del</strong> Piano Sanitario<br />

Regionale. Numerose AUSL stanno<br />

intervenendo su questo terreno, attraverso<br />

sperimentazioni e servizi. Il confronto tra la<br />

medicina ufficiale e le medicine non<br />

convenzionali è un processo complesso che<br />

richiede innanzitutto una profonda conoscenza<br />

<strong>del</strong>le implicazioni teoriche e <strong>del</strong>le conseguenze<br />

pratiche <strong>del</strong>le diverse esperienze. Alcuni criteri<br />

restano tuttavia fondamentali per la<br />

valutazione di ogni metodologia ed intervento:<br />

- una visione globale <strong>del</strong>la persona come<br />

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