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Porto Franco. I documenti del progetto, 1998-2001 - Regione Toscana

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Delibera <strong>del</strong>la Giunta regionale n.468/<strong>2001</strong> (maggio <strong>2001</strong>)<br />

“PORTO FRANCO. <strong>Toscana</strong>. Terra dei popoli e <strong>del</strong>le culture<br />

ELEMENTI IDENTIFICATIVI<br />

PRS<br />

<strong>1998</strong>-2000; <strong>2001</strong>-2005<br />

Il PRS <strong>1998</strong>-2000 (“La strategia sociale”, sezione 2: ‘Assi strategici <strong>del</strong>l’intervento’) assumeva “come<br />

propria connotazione e obiettivo specifici, il potenziamento e la valorizzazione <strong>del</strong>la risorsa umana, con<br />

piena considerazione <strong>del</strong>la differenza di genere, mediante il coordinamento e l’integrazione dei settori di<br />

intervento più direttamente incidenti: cultura (ambiente, strutture e servizi), istruzione e formazione, lavoro,<br />

servizi sociali, sistema sanitario”, indicando – tra i contenuti <strong>del</strong>le politiche da sviluppare – la scelta di un<br />

“graduale ma chiaro orientamento <strong>del</strong>le politiche, superando residue logiche assistenziali, a sistemi di<br />

garanzia dei diritti di cittadinanza, in un contesto multiculturale e multietnico e secondo criteri effettivi di<br />

pari opportunità, e alla qualificazione <strong>del</strong>la spesa, attraverso la riduzione di interventi occasionali e la<br />

diffusione di centri e reti di servizi qualificati.” Nella Risoluzione n.5 <strong>del</strong> 18 ottobre 2000, con la quale<br />

approvava il PRS <strong>2001</strong>-2005, il Consiglio regionale raccomandava alla Giunta interventi di “sviluppo di<br />

relazioni interculturali” anche al fine di “sviluppare (…) il sistema di accoglienza toscano dei cittadini<br />

stranieri”. Nello stesso PRS (“Strategia culturale”, sezione ‘Beni e attività culturali’) viene indicato che “la<br />

stabilità di una rete territoriale di centri interculturali, in modo che le diverse comunità <strong>del</strong>la <strong>Toscana</strong><br />

dispongano di strutture, luoghi, opportunità di conoscenza, accoglienza e integrazione, in un contesto di<br />

riconoscimento e valorizzazione <strong>del</strong>le diverse culture” costituisce uno tra “gli obiettivi più significativi” <strong>del</strong>le<br />

politiche regionali.<br />

Strategia<br />

“Sociale” nel PRS <strong>1998</strong>-2000; “culturale” nel PRS <strong>2001</strong>-2005<br />

DPEF<br />

2000; <strong>2001</strong><br />

Nel DPEF <strong>2001</strong>, nella sezione “Strategia culturale” viene indicato l’obiettivo “Ampliamento e messa in rete<br />

dei centri interculturali esistenti e da costituire”.<br />

Denominazione<br />

PORTO FRANCO. <strong>Toscana</strong>. Terra dei popoli e <strong>del</strong>le culture<br />

Riferimenti normativi<br />

LL.RR. 14/1995, 45/2000, 29/2000<br />

Il “Piano di Indirizzo <strong>del</strong>le attività e dei beni culturali per gli anni <strong>2001</strong>-2003” in attuazione <strong>del</strong>la L.R.<br />

14/1995 introduce tra le politiche <strong>del</strong> settore interventi finalizzati a “dare stabilità a una rete territoriale di<br />

centri interculturali, al fine di mettere a disposizione <strong>del</strong>le comunità locali strumenti di conoscenza,<br />

accoglienza e interazione fra culture diverse; al punto 5, comma 5.5 <strong>del</strong> Piano sono indicati gli “obiettivi<br />

specifici operativi al cui perseguimento sono rivolti i progetti riservati alla diretta competenza <strong>del</strong>la <strong>Regione</strong>”<br />

nel settore <strong>del</strong>l’intercultura: “- potenziare gli strumenti per il coordinamento, il consolidamento e<br />

l’ampliamento <strong>del</strong>la rete dei ‘centri interculturali’ nell’ambito <strong>del</strong> Progetto di interesse regionale ‘<strong>Porto</strong><br />

<strong>Franco</strong>. <strong>Toscana</strong>. Terra dei popoli e <strong>del</strong>le culture’; - sostenere programmi di attività a carattere sperimentale,<br />

finalizzati allo sviluppo <strong>del</strong>le strategie interculturali nei vari settori <strong>del</strong>la società, con particolare riferimento<br />

alla scuola, al vivere la città, ai centri di aggregazione, all’educazione degli adulti; - sostenere l’integrazione<br />

dei centri e degli istituti di produzione teorica e di ricerca nei diversi ambiti <strong>del</strong>l’intercultura; - svolgere un<br />

ruolo di coordinamento interistituzionale a livello regionale, nazionale e internazionale; - approfondire le<br />

tematiche <strong>del</strong>la diversità.” All’art.7 (“Selezione dei progetti”) <strong>del</strong>lo stesso Piano si indica che le risorse<br />

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