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Porto Franco. I documenti del progetto, 1998-2001 - Regione Toscana

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in tutta la sua libertà possano trovare un luogo di<br />

incontro e di scambio, contribuendo all’educazione<br />

all’intercultura.<br />

Non senza difficoltà si è formato un gruppo teatrale<br />

(formato tramite volantini e colloqui nei luoghi pubblici<br />

<strong>del</strong> territorio fiesolano e fiorentino) composto da giovani<br />

artisti che lavorano nel teatro sommerso in <strong>Toscana</strong>, da<br />

donne <strong>del</strong> territorio di Fiesole che volevano confrontarsi<br />

con una attività culturale libera che permettesse loro di<br />

mettersi nuovamente in gioco, da artisti migranti e non<br />

che lavorano in toscana spesso con mansioni<br />

dequalificanti per la loro professionalità e migranti che<br />

hanno desiderato cominciare un’avventura teatrale per la<br />

passione per il teatro e per la necessità di esprimersi. E’<br />

stato organizzato un periodo di studio sotto forma di<br />

laboratorio teatrale basato su una metodologia che nasce<br />

dalla Psicomotricità Relazionale, è stato proposto al<br />

gruppo un lavoro che partisse dal corpo e dal movimento<br />

quali mezzi atti ad avviare un percorso di avvicinamento<br />

alle tematiche <strong>del</strong>lo spettacolo che fosse emotivo prima<br />

che prettamente mentale. In questo modo ognuno dei<br />

partecipanti ha potuto portare il suo contributo personale<br />

in termini di Musica, Danza o Racconti, favorendo lo<br />

studio sulla drammaturgia, sul movimento e sulla<br />

musicalità e la conoscenza <strong>del</strong>la cultura dei paesi<br />

d’origine. Lo spettacolo, “Clan” è andato in scena il 23,<br />

24, 25 Febbraio all’Educatorio il Fuligno a Firenze.<br />

“Clan” - un primo studio teatrale:<br />

articolato in due momenti drammaturgici diversi. “La<br />

Viola”, il testo di Alessandra Maoggi: un “Collage”, un<br />

insieme di brani differenti che costituiscono una storia.<br />

La rivelazione di autori albanesi come Anastas Kondo,<br />

Dhimiter S.Shuteriqi, Dritero Agolli, Koco Kosta, Sotir<br />

Th.Andoni, , Dhimiter Xhuvani, la potenza poetica di A.<br />

Blok e V. Majakovskyj, l’immediatezza <strong>del</strong> dialogo<br />

pasoliniano, vengono amalgamati nell’originale lavoro<br />

drammaturgico.<br />

Una prostituta e il suo sfruttatore, il loro amore. L’amore<br />

che come l’arte si nutre di diversità e di bellezza.<br />

“Signora Haleby” raccoglie sulle direttive di Vania<br />

Coveri alcuni brani di Franceso Mancini, alcune<br />

rielaborazioni di testi tratti dal Sacro Corano, da “Il<br />

Castello” di S. Teresa D’Avila, da vari scritti di S.Weil e<br />

la parola degli artisti africani che collaborano col gruppo<br />

tentando di far convivere l’opera di mistici di diversa<br />

origine religiosa, di un giovane autore fiorentino e la<br />

testimonianza contemporanea di una tradizione orale che<br />

ha alle sue spalle un cammino lungo migliaia di anni,<br />

nella ricerca di significati simbolici ed universali, al di là<br />

dei nomi dati alle cose e <strong>del</strong>la loro apparenza.<br />

Il rapporto tra una ricca, grottesca, signora borghese e il<br />

suo maggiordomo africano. La contrapposizione fra il<br />

piccolo mondo <strong>del</strong> benessere che tutto vorrebbe preciso,<br />

lineare, immobile e una cultura in cui tutto ciò che non si<br />

vede e non si tocca è spaventosamente quotidiano e reale,<br />

dove spirito e materia sono fusi in ogni momento con<br />

miriadi di risultanti diverse e variabili e dove la<br />

comunicazione è da tempo immemore soprattutto suono<br />

e danza.<br />

In occasione di “Clan” sono stati reperiti testi e libri che<br />

hanno creato una prima piccola bibliografia teatrale che<br />

sarà ampliata, con l’intenzione di tradurre i testi reperiti<br />

271<br />

grazie al contributo dei migranti che hanno collaborato al<br />

<strong>progetto</strong>.<br />

Il <strong>progetto</strong> ha visto coinvolte attivamente circa 50<br />

persone e ha avuto una risposta di pubblico interesse di<br />

almeno 300 persone.<br />

Rapporti di collaborazione e cooperazione con altri<br />

centri <strong>del</strong>la rete<br />

Per la ricerca di artisti migranti è stata richiesta la<br />

collaborazione di tutti i centri, i quali, a volte per la loro<br />

diversa conformazione a volte per altri motivi non sono<br />

stati sempre disponibili e presenti.<br />

Siamo sicuri che la nostra specificità teatrale rappresenti<br />

una ricchezza per la rete dei centri per questo ci<br />

aspettiamo una buona collaborazione, anche se ci<br />

rendiamo conto perfettamente <strong>del</strong>le difficoltà che<br />

comporta dare forma e vita a qualcosa che non è mai<br />

esistito prima: un Centro Teatrale Interculturale. Sono<br />

stati essenzialmente i centri che si occupano di teatro i<br />

meno disponibili nei nostri confronti, perlomeno i centri<br />

di teatro <strong>del</strong>le compagnie già esistenti e attive a Firenze.<br />

Buona collaborazione c’è stata con il Sahara Desert che<br />

ha messo a disposizione la lunga esperienza e<br />

conoscenza in materia di culture Africane.<br />

Con la Biblioteca per la Pace che ha favorito il contatto<br />

con gli artisti confrontandosi sul piano culturale e<br />

sociale.<br />

Sporadicamente sono stati attivati contatti con il Centro<br />

Nosotras, <strong>del</strong> quale una componente (Gabriela Sole) ha<br />

partecipato attivamente alla realizzazione <strong>del</strong>lo<br />

spettacolo “Clan”.<br />

Con “Il Muretto” sono stati progettati eventi di scambio<br />

e attività culturali fra i due territori: Fiesole e Le Piagge.<br />

Questi rapporti fertili sono appena iniziati e cercano il<br />

modo di consolidarsi e produrre nuovi avvenimenti.<br />

Iniziative rivolte al territorio:<br />

L’apertura bisettimanale di uno sportello presso il<br />

Centro incontri tramite il quale consultare i nostri<br />

materiali.<br />

Due laboratori paralleli di teatro aperti a tutta la<br />

popolazione che hanno rappresentato il primo passo per<br />

la creazione di “Clan” e che hanno visto una<br />

partecipazione territoriale soprattutto femminile.<br />

Incontri di scambio culturale con la Filarmonica<br />

Comunale con la quale abbiamo iniziato un percorso<br />

che non ha visto un’attuazione pratica ma che è stato<br />

ugualmente ricco di stimoli per il futuro, la stessa cosa<br />

vale per le Case <strong>del</strong> popolo di Fiesole che ci hanno visto<br />

presenti alle riunioni e che speriamo poter coinvolgere<br />

di più, nonché per il Gruppo Donne di Fiesole già<br />

rivelatosi prezioso nella fase di ricerca degli artisti e con<br />

il quale prevediamo una viva collaborazione.<br />

Distribuzione di eventi teatrali diretti e interpretati da<br />

artisti/e migranti da collocare presso le aree<br />

archeologiche (attualmente in via di progettazione per la<br />

prossima stagione estiva).<br />

Previsioni per il futuro<br />

DRAMMATURGIA<br />

Ricerca ,traduzione , archivio e organizzazione di testi<br />

teatrali, letterari e poetici inediti.<br />

PERCORSO DI FORMAZIONE PROFESSIONALE<br />

PER OPERATORI TEATRALI nativi e migranti che

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