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Porto Franco. I documenti del progetto, 1998-2001 - Regione Toscana

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trasferite alle Province per il cofinanziamento di progetti afferenti alla L.R. 29/2000 “Interventi finalizzati<br />

allo sviluppo di strategie interculturali in <strong>Toscana</strong>” sono destinate “in via prioritaria” ai centri interculturali<br />

<strong>del</strong>la rete di “<strong>Porto</strong> <strong>Franco</strong>”, in una misura non superiore al 30% <strong>del</strong>lo stanziamento regionale. Al comma 8.3<br />

(“Valutazione generale <strong>del</strong> Piano d’Indirizzo”) sono infine indicati, per il settore “Interculturalità”, il<br />

risultato atteso <strong>del</strong>l’”attivazione di almeno 80 centri interculturali” con il conseguente indicatore <strong>del</strong> “numero<br />

dei centri attivati”.<br />

Il Piano Regionale <strong>del</strong>lo Spettacolo <strong>2001</strong>-2003, in attuazione <strong>del</strong>la L.R. 45/2000 indica tra gli “obiettivi<br />

specifici per il triennio <strong>2001</strong>-2003” (art. 2, comma 2.2) il “sostegno alle iniziative di confronto e scambio<br />

interculturale, relativamente ai linguaggi <strong>del</strong>lo spettacolo, anche nell’ambito <strong>del</strong> <strong>progetto</strong> regionale ‘<strong>Porto</strong><br />

<strong>Franco</strong>. <strong>Toscana</strong>. Terra dei popoli e <strong>del</strong>le culture’”, e stabilisce all’art. 2.5 (“Progetti di iniziativa regionale”)<br />

gli “obiettivi generali” <strong>del</strong> <strong>progetto</strong> per il triennio e gli “obiettivi per l’anno <strong>2001</strong>” relativamente al settore<br />

<strong>del</strong>lo spettacolo; gli “obiettivi generali”: “1. Promuovere le tematiche <strong>del</strong> confronto interculturale di genere,<br />

tra generazioni e tra culture diverse attraverso iniziative musicali, teatrali, di danza, cinematografiche e<br />

multimediali, nell’ambito di programmi territoriali d’area; 2. Sviluppare la collaborazione tra la rete dei<br />

“centri interculturali” e il sistema teatrale toscano, in particolare con il circuito regionale dei piccoli teatri; 3.<br />

Sviluppare programmi finalizzati al confronto tra esperienze e alla produzione di conoscenze e saperi<br />

relativamente ai linguaggi di contaminazione tra generi e culture nel settore <strong>del</strong>lo spettacolo; 4. Costruire una<br />

rete internazionale di rapporti con esperienze interculturali nel settore <strong>del</strong>lo spettacolo; 5. Produzione di<br />

strumenti di informazione e comunicazione”; gli “obiettivi per l’anno <strong>2001</strong>”: “1. Realizzazione di programmi<br />

di iniziative musicali, teatrali, di danza, cinematografiche e multimediali integrate nei territori nei quali si<br />

sviluppa il <strong>progetto</strong>; 2. Realizzazione di programmi di iniziatie mirati al mondo <strong>del</strong>la scuola, a partire dalla<br />

rete dei “centri interculturali”; 3. Realizzazione di “campus” dedicati anche ai linguaggi <strong>del</strong>lo spettacolo,<br />

nell’ambito di programmi territoriali d’area; 4. Costruzione di una prima rete internazionale di rapporti con<br />

esperienze interculturali nel settore <strong>del</strong>lo spettacolo; 5. Realizzazione di strumenti di informazione e<br />

comunicazione (“giornale”, “quaderni”, giornale telematico).” Al comma 4.3 (“Monitoraggio, verifica e<br />

valutazione”) sono segnalati gli “indicatori per la valutazione degli obiettivi specifici per il triennio <strong>2001</strong>-<br />

2003” (comma 4.3.1) relativamente al <strong>progetto</strong>: “a) incremento <strong>del</strong>la partecipazione attiva di compagnie<br />

teatrali, di associazioni musicali in programmi interculturali anche nell’ambito <strong>del</strong> <strong>progetto</strong> regionale <strong>Porto</strong><br />

<strong>Franco</strong>; b) incremento <strong>del</strong> pubblico <strong>del</strong>le iniziative interculturali, con particolare attenzione ai giovani, agli<br />

anziani e alla popolazione immigrata; c) iniziative per la rilevazione <strong>del</strong>la partecipazione e <strong>del</strong> gradimento<br />

<strong>del</strong> pubblico immigrato”, e gli “indicatori per la valutazione degli obiettivi specifici e <strong>del</strong>le azioni per l’anno<br />

<strong>2001</strong>” che coincidono con gli indicatori per il triennio.<br />

La L.R. 29/2000 “Interventi finalizzati allo sviluppo di strategie interculturali in <strong>Toscana</strong>” individua nel<br />

<strong>progetto</strong> regionale “<strong>Porto</strong> <strong>Franco</strong>” (art.4) “uno degli strumenti di attuazione <strong>del</strong>le strategie interculturali”<br />

indicate nell’art.1 (“Finalità”) <strong>del</strong>la legge: “La <strong>Regione</strong> <strong>Toscana</strong>, nel quadro <strong>del</strong>le finalità statutarie, allo<br />

scopo di realizzare strategie interculturali sui terreni <strong>del</strong> confronto di genere tra donne e uomini, <strong>del</strong><br />

confronto tra generazioni e tra culture di popoli diversi, promuove interventi finalizzati alla produzione,<br />

divulgazione e diffusione <strong>del</strong>le conoscenze in materia e contribuisce al sostegno di idonee iniziative<br />

sull’intero territorio regionale.” Al comma 2 <strong>del</strong>l’art.4 viene stabilito che il <strong>progetto</strong> ‘<strong>Porto</strong> <strong>Franco</strong>’ “si attua<br />

mediante: a) la costruzione di una rete stabile di ‘centri interculturali’, diffusa sull’intero territorio regionale,<br />

quali centri donna, case <strong>del</strong>la pace, case <strong>del</strong>le culture, biblioteche interculturali, in collaborazione con gli enti<br />

locali territorialmente competenti; b) la realizzazione di “campus” tematici finalizzati alla produzione di<br />

conoscenze e saperi sui terreni <strong>del</strong>l’intercultura, alla produzione e divulgazione di strumenti informativi e<br />

didattici; c) la realizzazione di interventi di informazione e comunicazione riferiti ai contenuti dei programmi<br />

di cui alle lettere a) e b), rivolti alla popolazione toscana nel suo insieme; d) la promozione e l’informazione<br />

su tutte le iniziative che si realizzano in <strong>Toscana</strong> nel campo <strong>del</strong>l’intercultura.”<br />

Il <strong>progetto</strong> è stato istituito dal Consiglio regionale con <strong>del</strong>ibera n. 86/1999 e confermato nel 2000 con<br />

<strong>del</strong>ibera n. 35. In data 28.12.2000 il Consiglio regionale, con atto n. 288, ha <strong>del</strong>iberato il Piano Regionale<br />

<strong>del</strong>lo Spettacolo <strong>2001</strong>-2003, che prevede le linee generali e gli obiettivi <strong>del</strong> <strong>progetto</strong><br />

Durata<br />

Il programma è stato istituito come P.I.R. (Programma di Iniziativa Regionale) dal Consiglio regionale nel<br />

1999 e confermato nell’anno 2000. Nello stesso anno 2000 il Consiglio regionale ha approvato la L.R. 29<br />

“Interventi finalizzati allo sviluppo di strategie interculturali in <strong>Toscana</strong>” con validità triennale; l’art.4<br />

(“Strumenti di attuazione”) <strong>del</strong>la legge è dedicato al “<strong>progetto</strong> di interesse regionale ‘PORTO FRANCO.<br />

<strong>Toscana</strong>. Terra dei popoli e <strong>del</strong>le culture’”.<br />

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