Porto Franco. I documenti del progetto, 1998-2001 - Regione Toscana
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Le iniziative di informazione e comunicazione svolgono altresì funzioni di accompagnamento alla<br />
realizzazione dei progetti e degli investimenti per preparare così il “terreno” migliore (di conoscenza e<br />
attesa) per la gestione ed il funzionamento <strong>del</strong>le infrastrutture realizzate.<br />
Le interazioni sviluppate dagli strumenti attivati (parco progetti condiviso fra regione ed Enti locali –<br />
concertazione sui criteri di selezione – modalità snelle e decentrate di attuazione – comunicazione e<br />
divulgazione dei risultati – spesso anche in partenariato attivo pubblico/privato) possono consolidarsi e<br />
qualificarsi mediante specifiche iniziative di coordinamento-concertazione e cofinanziamento sia per sistemi<br />
di area vasta sia per aree storico-geografiche.<br />
2. Gli obiettivi e le strategie di intervento a integrazione e specificazione <strong>del</strong> Programma Regionale di<br />
Sviluppo (art. 2, comma 2, lettera b), legge regionale 14/95, e successive modificazioni)<br />
2.1 La cultura nel PRS <strong>2001</strong>-2005<br />
Il PRS <strong>2001</strong>-2005 individua nella valorizzazione e qualificazione <strong>del</strong>la “risorsa umana” una “chiave per lo<br />
sviluppo” ed istituisce per conseguenza una specifica “Strategia culturale”, che unifica gli interventi per la<br />
formazione e la cultura, in ciò differenziandosi dal precedente Piano che includeva gli interventi per la<br />
formazione e la cultura nella “Strategia sociale”.<br />
La valorizzazione e qualificazione <strong>del</strong>la “risorsa umana” è “chiave <strong>del</strong>lo sviluppo” in un duplice senso. Per<br />
un verso essa concorre ad aumentare la competitività complessiva <strong>del</strong> sistema <strong>Toscana</strong> e, per l’altro,<br />
garantisce la riproduzione di un mo<strong>del</strong>lo che coniuga sviluppo economico, democrazia e coesione sociale. La<br />
diffusione <strong>del</strong>le conoscenze è peraltro supporto fondamentale per un coinvolgimento democratico dei<br />
territori e per la pianificazione coerente degli interventi sui territori stessi.<br />
Agli interventi per i beni culturali e per la cultura viene attribuito un significato specifico nella<br />
determinazione di condizioni ambientali che favoriscano sviluppo sostenibile e crescita civile e che, al<br />
contempo, assicurino le condizioni di contorno necessarie a garantire il successo degli interventi educativi,<br />
spesso ribadendo il ruolo <strong>del</strong>la centralità <strong>del</strong>la cultura come fattore di nuovo sviluppo e nuova<br />
imprenditorialità.<br />
Conseguentemente con questa analisi il PRS indica i seguenti obiettivi generali:<br />
♦ “Potenziamento <strong>del</strong>l’intervento per la conservazione, il recupero funzionale e la valorizzazione <strong>del</strong><br />
patrimonio di interesse storico, artistico, ambientale e culturale”, qualificando gli interventi nel senso di<br />
una loro integrazione infrasettoriale “ai fini <strong>del</strong>la definizione e dotazione di compiuti ‘sistemi culturali’”<br />
e intersettoriale “ai fini <strong>del</strong>l’utilizzazione complessiva e unitaria di risorse che si implementano l’una con<br />
l’altra producendo un valore aggiunto”.<br />
♦ Spostare l’asse degli interventi “da una logica di orientamento agli istituti e al patrimonio, a una logica di<br />
orientamento al servizio, alla fruizione in condizioni di pari opportunità”. Da ciò deriva la scelta <strong>del</strong>la<br />
organizzazione dei servizi in reti territoriali capaci “mediante la cooperazione e la messa in comune <strong>del</strong>le<br />
risorse (patrimoniali, tecnologiche, umane), di dotare ogni territorio di livelli e standard di servizi<br />
progressivamente maggiori e più elevati. Le reti dovranno esser gestite con criteri imprenditoriali e<br />
intese come “giacimenti di informazioni e servizi a disposizione - nei modi da definire - di qualsiasi tipo<br />
di utenza”.<br />
Articolano questo secondo obiettivo generale gli obiettivi specifici in materia di reti museali e bibliotecarie,<br />
di istituzioni culturali, di catalogo dei beni culturali e di arte contemporanea, che la proposta di PRS così<br />
definisce:<br />
• Integrare le reti museali e bibliotecarie toscane nelle reti nazionali e internazionali e dunque, per quanto<br />
riguarda le biblioteche, realizzare prioritariamente il collegamento fra rete documentaria regionale e<br />
Servizio Bibliotecario Nazionale (SBN).<br />
• Integrare “le grandi istituzioni culturali di rilievo regionale coi servizi di livello territoriale” e<br />
valorizzarne i patrimoni utilizzando pienamente le opportunità offerte dalle reti telematiche.<br />
• Realizzare il catalogo regionale dei beni culturali “mediante l’integrazione <strong>del</strong>le risorse informative <strong>del</strong>lo<br />
Stato, <strong>del</strong>la <strong>Regione</strong>, <strong>del</strong>le autonomie e <strong>del</strong>le istituzioni locali”, rendendo tali risorse informative<br />
accessibili attraverso le reti telematiche<br />
• Definizione e attuazione <strong>del</strong> sistema regionale per l’arte contemporanea nel rispetto <strong>del</strong>le esperienze<br />
consolidate e <strong>del</strong>le specificità culturali <strong>del</strong>le diverse parti <strong>del</strong>la <strong>Toscana</strong><br />
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