Porto Franco. I documenti del progetto, 1998-2001 - Regione Toscana
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• promuovere azioni e strumenti per diffondere, a partire dalla scuola, un’adeguata conoscenza <strong>del</strong>la cultura<br />
e <strong>del</strong>la ricerca nel campo <strong>del</strong>l’arte contemporanea;<br />
• sostenere i giovani artisti (centri di perfezionamento, borse di studio, stage ecc.).<br />
Per quanto riguarda il catalogo dei beni culturali:<br />
• determinare le condizioni affinché le istituzioni toscane che, in relazione alle loro competenze<br />
istituzionali implementano archivi di dati sui beni culturali (e dunque in primo luogo le Soprintendenze,<br />
titolari dalla funzione <strong>del</strong>la tutela), possano 'fare sistema' attraverso la condivisione <strong>del</strong>le risorse<br />
informative e l’utilizzo <strong>del</strong>l’informatica e <strong>del</strong>la telematica;<br />
• promuovere la formazione di archivi di dati catalografici, accessibili in rete telematica, relativi ai<br />
patrimoni dei musei, <strong>del</strong>le reti museali territoriali e tematiche, con riferimento prioritario ai musei d’arte<br />
contemporanea ed a quelli relativi alla storia <strong>del</strong>la scienza e <strong>del</strong>le tecnologie.<br />
5.2. Biblioteche e archivi<br />
• mettere a regime su tutto il territorio regionale, secondo modalità di funzionamento definite in specifici<br />
protocolli, una rete di servizi documentari, articolata a livello provinciale e dotata di strumenti per la<br />
localizzazione, la circolazione dei <strong>documenti</strong>, e per il monitoraggio dei servizi <strong>del</strong>le biblioteche;<br />
• integrare la rete documentaria regionale toscana con il Servizio Bibliotecario Nazionale;<br />
• sostenere programmi di attività, a carattere sperimentale, per la promozione <strong>del</strong> libro e <strong>del</strong>la lettura, con<br />
particolare attenzione all’utenza giovanile ed alle tematiche <strong>del</strong>l’intercultura;<br />
• sostenere e indirizzare le attività finalizzate al censimento <strong>del</strong> patrimonio storico-bibliografico toscano,<br />
producendo al tempo stesso strumenti per la catalogazione derivata;<br />
• potenziare gli strumenti per l’esercizio <strong>del</strong>le funzioni <strong>del</strong>egate di cui al D.L. 29 ottobre 1999, n. 490<br />
“Testo unico <strong>del</strong>le disposizioni legislative in materia di beni culturali e ambientali”;<br />
• determinare le condizioni per l’integrazione degli archivi nelle reti documentarie territoriali:<br />
5.3. Istituti e attività culturali<br />
• Dare impulso a progetti di rilievo nazionale e internazionale che riguardino problematiche di elevato<br />
interesse e che coinvolgano vaste aree <strong>del</strong>la <strong>Toscana</strong>.<br />
5.4. Patrimonio architettonico d’interesse storico artistico e culturale<br />
• predisporre strumenti per la salvaguardia di beni, siti ed aree archeologiche, in collegamento con quanto<br />
previsto al precedente punto 5.1;<br />
• formare la carta <strong>del</strong> rischio con particolare riguardo alle aree territoriali di più evidente rilievo culturale e<br />
paesaggistico;<br />
• sviluppare le attività di diagnostica per la conservazione e il restauro dei beni architettonici con<br />
particolare riguardo all’impiego di tecnologie innovative.<br />
• Promuovere iniziative di informazione e comunicazione sul patrimonio architettonico e monumentale<br />
relative sia ad ambiti tematici e territoriali che a singole esperienze significative nel campo dei progetti e<br />
dei cantieri di restauro.<br />
5.5. Interventi finalizzati allo sviluppo di strategie interculturali<br />
• potenziare gli strumenti per il coordinamento, il consolidamento e l’ampliamento <strong>del</strong>la rete dei<br />
“centri interculturali” nell’ambito <strong>del</strong> Progetto di interesse regionale “<strong>Porto</strong> <strong>Franco</strong>, <strong>Toscana</strong> dei<br />
popoli e <strong>del</strong>le culture”;<br />
• sostenere programmi di attività a carattere sperimentale, finalizzati allo sviluppo <strong>del</strong>le strategie<br />
interculturali nei vari settori <strong>del</strong>la società, con particolare riferimento alla scuola, al vivere la città,<br />
ai centri di aggregazione, all’educazione degli adulti;<br />
• sostenere l’integrazione e il coordinamento dei centri e degli istituti di produzione teorica e di<br />
ricerca nei diversi ambiti <strong>del</strong>l’intercultura ;<br />
• svolgere un ruolo di coordinamento interistituzionale a livello regionale, nazionale e internazionale<br />
• approfondire le problematiche <strong>del</strong>le diversità.<br />
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