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Porto Franco. I documenti del progetto, 1998-2001 - Regione Toscana

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1. QUADRO DI RIFERIMENTO PER UN SISTEMA TOSCANO DELLO SPETTACOLO<br />

1.1 Lo spettacolo in <strong>Toscana</strong> nella proposta <strong>del</strong> PRS <strong>2001</strong>-2005<br />

Strumento di attuazione <strong>del</strong>la L.R. 45/2000, "Norme in materia di promozione <strong>del</strong>le attività nel settore <strong>del</strong>lo<br />

spettacolo in <strong>Toscana</strong>", il Piano regionale <strong>del</strong>lo Spettacolo si inserisce in un contesto di politiche pubbliche e<br />

di processi, pubblici e privati, che rendono oggi possibile la costruzione di un sistema toscano <strong>del</strong>lo<br />

spettacolo strutturato per reti e servizi, orientato alla fruizione e alla produzione di conoscenze, saperi e<br />

linguaggi, inserito con specifiche funzioni nel complessivo sistema toscano <strong>del</strong>la cultura.<br />

Nel Quadro analitico di riferimento <strong>del</strong> Piano Regionale di Sviluppo <strong>2001</strong>-2005 si premette che "L'insieme<br />

dei beni e <strong>del</strong>le attività culturali ha acquisito sempre più, negli ultimi anni, un ruolo centrale nella definizione<br />

<strong>del</strong>le strategie di sviluppo <strong>del</strong>la <strong>Toscana</strong>. (...) Perché questo carattere <strong>del</strong>la cultura come risorsa strategica<br />

possa affermarsi compiutamente, è necessario creare e rafforzare la dimensione di 'sistema' dei beni e <strong>del</strong>le<br />

attività culturali nella nostra regione: il patrimonio culturale <strong>del</strong>la <strong>Toscana</strong> è un patrimonio vario e<br />

differenziato, che possiede forti elementi di radicamento locale. Si tratta dunque di promuovere strategie<br />

specifiche di valorizzazione che tengano conto di questa dimensione, ma che costruiscano anche sistemi più<br />

ampi di offerta, che mettano in risalto l'identità dei singoli luoghi e, nello stesso tempo, il loro contributo<br />

originale al profilo complessivo <strong>del</strong>la regione."<br />

"Uno speciale rilievo riveste in <strong>Toscana</strong> tutto il sistema <strong>del</strong>lo spettacolo: per il complesso <strong>del</strong>le attività teatrali<br />

e musicali, gli ultimi dati disponibili, relativi al <strong>1998</strong>, ci indicano, in <strong>Toscana</strong>, un numero elevatissimo di<br />

rappresentazioni, concerti e spettacoli (quasi 9 mila, in costante crescita nel corso degli anni), una presenza di<br />

pubblico pari a oltre 2 milioni e 300 mila biglietti venduti, con una spesa <strong>del</strong> pubblico di quasi 50 miliardi di<br />

lire. Grande importanza hanno avuto, negli ultimi anni, le azioni di recupero e di restauro <strong>del</strong> grande<br />

patrimonio dei 'teatri storici' di cui la <strong>Toscana</strong> è ricca: le scelte compiute in questa direzione hanno prodotto<br />

una rete territoriale di strutture e spazi teatrali, che richiede oggi una più forte capacità di organizzazione<br />

<strong>del</strong>la produzione e <strong>del</strong>la distribuzione. Le linee strategiche da indicare sono dunque quelle di una più forte<br />

integrazione <strong>del</strong>le attività, basata su poli e ambiti disciplinari (teatro, musica, danza) fortemente strutturati."<br />

Anche in questo settore, - continua il PRS nella parte dedicata agli Obiettivi e strategie d'intervento - 'fare<br />

sistema' è oggi la condizione di uno sviluppo sostenibile <strong>del</strong>le risorse 'culturali', "nella duplice accezione di<br />

risorse materiali (beni, strutture, luoghi fisici, produzioni) e immateriali (accumulazione di conoscenze e di<br />

competenze, capitale tecnico-organizzativo, servizi). Di tali risorse la <strong>Toscana</strong> dispone in termini di<br />

straordinaria consistenza, di ampia diffusione territoriale, di grande articolazione e differenziazione."<br />

Quest’impostazione si è sviluppata nel periodo 1995-1999 e si è espressa in programmi regionali mirati - nel<br />

settore <strong>del</strong>lo spettacolo - "all'estensione <strong>del</strong>le opportunità di fruizione di tutte le forme <strong>del</strong>lo spettacolo (teatro,<br />

musica, danza) mediante un'azione integrata di rafforzamento dei poli (primo e secondo polo lirico, polo <strong>del</strong>la<br />

prosa, polo <strong>del</strong>la danza) da una parte, di messa in rete e di valorizzazione di soggetti e strutture nel territorio<br />

dall'altra."<br />

"La contemporanea attività di revisione normativa peraltro ha posto le premesse per uno spostamento<br />

<strong>del</strong>l'asse <strong>del</strong>l'intervento da una logica di orientamento agli 'istituti' e al 'patrimonio' a una logica di<br />

orientamento al 'servizio', alla garanzia di 'pari opportunità', alla 'fruizione': così per le biblioteche, dove il<br />

riferimento <strong>del</strong>la nuova legge (n. 35 <strong>del</strong> 1.7.1999) non è più la singola biblioteca, ma la rete territoriale dei<br />

servizi documentari (pubblici e privati) che, in quanto tale, è destinataria <strong>del</strong> sostegno regionale; così per lo<br />

spettacolo, dove all'intervento a sostegno di centri di eccellenza produttiva e di poli di riferimento regionale<br />

si affianca la promozione di reti locali capaci di estendere l'offerta e di elevarne la qualità (legge n. 45 <strong>del</strong><br />

28.3.2000)."<br />

"Nel nuovo ciclo di programmazione si tratta peraltro di meglio focalizzare direttrici d'intervento che valgano<br />

a correggere alcuni limiti che si sono registrati nell'esperienza attuativa precedente." Anche per il settore <strong>del</strong>lo<br />

spettacolo, insiste il PRS <strong>2001</strong>-2005, si tratta di "orientare più decisamente l'intervento su un'offerta maggiore<br />

e qualitativamente superiore di servizi. Lo spostamento <strong>del</strong>le politiche regionali, riguardo alle strutture<br />

culturali, da una logica meramente 'istituzionale' a una logica di 'servizio' (fruizione e offerta) orientata<br />

all'utente e ai bisogni <strong>del</strong>le comunità passa sostanzialmente attraverso la costituzione di 'reti' di strutture<br />

(pubbliche e private) capaci, mediante la cooperazione e la messa in comune <strong>del</strong>le risorse (patrimoniali,<br />

tecnologiche, umane), di dotare ogni territorio di livelli e standard di servizi progressivamente maggiori e più<br />

elevati."<br />

Ne derivano, per il settore <strong>del</strong>lo spettacolo, alcuni obiettivi generali: "la verifica e razionalizzazione<br />

funzionale <strong>del</strong>le Fondazioni '<strong>Toscana</strong> spettacolo', 'Mediateca Regionale <strong>Toscana</strong>', 'Orchestra Regionale<br />

<strong>Toscana</strong>', quali strutture regionali di riferimento e di servizio rispetto all'intera articolazione <strong>del</strong> sistema<br />

regionale"; "la stabilità di una rete territoriale di centri interculturali, in modo che le diverse comunità<br />

<strong>del</strong>la <strong>Toscana</strong> dispongano di strutture, luoghi, opportunità di conoscenza, accoglienza e integrazione, in<br />

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