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Porto Franco. I documenti del progetto, 1998-2001 - Regione Toscana

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La carta di Empoli<br />

Nei giorni 26-27 ottobre <strong>2001</strong>, su iniziativa <strong>del</strong>la<br />

<strong>Regione</strong> <strong>Toscana</strong>-Progetto <strong>Porto</strong> <strong>Franco</strong>,<br />

<strong>del</strong>l’ANCI <strong>Toscana</strong> e <strong>del</strong> Comune di Empoli, si è<br />

svolto a Empoli il seminario<br />

“Informazione/immigrazione. Per il diritto<br />

all’informazione, per l’informazione sui diritti”.<br />

In conclusione dei lavori, ai quali hanno<br />

partecipato numerose realtà attive a livello<br />

toscano e nazionale tra cui Indimedia, Kater,<br />

L’Altra Città, Il Grande Vetro, Africa Insieme,<br />

Fuori Binario, Peacelink, Atuttomondonetwork,<br />

COSPE, Non Luoghi, Ragazze Fuori, Novaradio,<br />

Dea Press, Guerre&Pace, Informacarcere,<br />

Senegalesi in <strong>Toscana</strong>, Oltre l’Africa, Gli Anelli<br />

Mancanti, Corte dei Miracoli, Istituto Ernesto De<br />

Martino, è stata elaborata e approvata la seguente<br />

“carta” di intenti comuni.<br />

La scelta di elaborare questa carta di intenti nasce<br />

dalla constatazione <strong>del</strong> prevalere di un<br />

atteggiamento politico dei Governi degli ultimi<br />

anni e di una pratica generalizzata <strong>del</strong>la<br />

comunicazione dei media che di fatto nega i diritti<br />

fondamentali degli esseri umani.<br />

Partendo dalla necessità di affermare il diritto<br />

all’informazione per tutte e tutti, la carta di<br />

Empoli vuole porre il fondamento per una pratica<br />

di lavoro collettivo che unisca le realtà <strong>del</strong>la<br />

comunicazione indipendente di base, le persone e<br />

l’insieme <strong>del</strong>le strutture e <strong>del</strong>le organizzazioni<br />

<strong>del</strong>la società in una rete di relazioni e di scambio<br />

che promuova un’informazione critica, accurata e<br />

responsabile.<br />

Per il diritto all’informazione<br />

per l’informazione sui diritti<br />

Per un’informazione che:<br />

• sia rispettosa <strong>del</strong>la dignità umana, <strong>del</strong>le<br />

persone e <strong>del</strong>le culture;<br />

• sia aperta e plurale e permetta pari<br />

opportunità di produzione e di accesso ai<br />

mezzi di informazione per dare voce a coloro<br />

che sono esclusi dai circuiti informativi;<br />

• sgretoli stereotipi e pregiudizi e promuova<br />

l’incontro e lo scambio tra persone e<br />

culture;<br />

• promuova i diritti di cittadinanza per tutte e<br />

tutti, indipendentemente dal genere, dall’età e<br />

dalla provenienza;<br />

• renda evidenti le contraddizioni di un sistema<br />

mediatico asservito;<br />

• impegni coloro che detengono il monopolio<br />

dei mezzi di comunicazione a confrontarsi con<br />

un’informazione dal basso;<br />

• evidenzi la manipolazione dei fatti e <strong>del</strong>le<br />

notizie che costituisce la base per la creazione<br />

di quelle “ verità assolute” che intendiamo<br />

decostruire.<br />

Ispirandosi a questi principi riteniamo necessario in<br />

primo luogo costruire<br />

UNA RETE DI RELAZIONI, UN NETWORK<br />

tra realtà di base, gruppi, associazioni, enti e<br />

istituzioni che si occupano di<br />

informazione e immigrazione<br />

al fine di costruire percorsi comuni per:<br />

• sviluppare strategie attive di educazione alla<br />

complessità e alla diversità;<br />

• potenziare le capacità di intervento e<br />

amplificare il raggio di azione di ciascuna<br />

realtà;<br />

• scambiare e confrontare esperienze e<br />

iniziative;<br />

• portare avanti azioni di lotta concordate e<br />

coordinate promuovendo la partecipazione<br />

politica sociale e culturale dei cittadini<br />

immigrati;<br />

per sviluppare un processo trasversale<br />

che miri all’affermazione dei diritti umani e di<br />

cittadinanza<br />

contro l’ignoranza e le barbarie.<br />

Gli obiettivi <strong>del</strong> network<br />

La recente emanazione da parte <strong>del</strong> Governo di un<br />

disegno di legge in materia di immigrazione e asilo, in<br />

parallelo con le nuove norme anti-terrorismo e la guerra<br />

in corso, impongono a politici, amministratori,<br />

giornalisti e cittadini una chiara e precisa assunzione di<br />

responsabilità.<br />

Informare sugli aspetti nefasti di questo disegno di<br />

legge, prodotto di una cultura che nega il valore e la<br />

dignità <strong>del</strong>la persona umana e <strong>del</strong>la vita, diventa<br />

fondamentale in quanto non si tratta più solo di<br />

difendere i diritti degli stranieri e la concezione di una<br />

società aperta, ma si tratta di salvaguardare i diritti<br />

fondamentali degli esseri umani .<br />

La gravità <strong>del</strong>le ripercussioni che lo stato di guerra avrà<br />

sul clima di intolleranza, di discriminazione e di<br />

restrizione dei diritti civili, ci impone di reagire<br />

collettivamente con un’informazione critica.<br />

Unire le esperienze e le intelligenze di chi fa<br />

informazione diviene strumento cruciale per la<br />

trasmissione di saperi e conoscenze slegati da<br />

logiche di mercato.<br />

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