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Porto Franco. I documenti del progetto, 1998-2001 - Regione Toscana

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provincia di Arezzo, 102 nella provincia di Firenze, 13 nella provincia di Grosseto, 18 nella provincia di<br />

Livorno, 17 nella provincia di Lucca, 8 nella provincia di Massa, 35 nella provincia di Pisa, 10 nella<br />

provincia di Pistoia, 9 nella provincia di Prato, 27 nella provincia di Siena. L'occupazione nel settore, stabile<br />

e stagionale, coinvolge ca.3300 unità, e l'ammontare degli oneri sociali pagati dagli enti per il personale è di<br />

ca.7 miliardi (dati riferiti alla stagione 1997/<strong>1998</strong>). I dati sul pubblico (2.300.000 biglietti venduti nella<br />

stagione 1997/<strong>1998</strong> e dati parziali più recenti relativi a situazioni territoriali) registrano un incremento in<br />

corso nei territori 'periferici' <strong>del</strong>la <strong>Toscana</strong>, a fronte <strong>del</strong>lo sviluppo dei programmi di iniziativa regionale.<br />

All'interno <strong>del</strong>la situazione esistente, il sistema toscano <strong>del</strong>lo spettacolo è in fase di lenta ma progressiva<br />

configurazione e strutturazione a partire da alcuni centri principali di attività, di formazione e produzione nei<br />

diversi settori d'intervento.<br />

Nella musica, la presenza <strong>del</strong>l'Orchestra Regionale <strong>Toscana</strong> risulta sempre più significativa, sia nello<br />

svolgimento <strong>del</strong>la sua missione primaria di produzione, sia per il ruolo di struttura di servizio per l'intero<br />

sistema toscano. La <strong>Regione</strong> sostiene le attività di formazione e produzione <strong>del</strong>la Scuola di Musica di Fiesole,<br />

<strong>del</strong>l'Accademia Musicale Chigiana e <strong>del</strong>l'Accademia di musica italiana per organo; le attività di produzione<br />

<strong>del</strong>l'Orchestra Regionale <strong>Toscana</strong>, <strong>del</strong>l'Ente Lirico Teatro Comunale di Firenze, <strong>del</strong>l'Associazione Tempo<br />

Reale, <strong>del</strong>la Fondazione Guido d'Arezzo, <strong>del</strong>l'Orchestra "CittàLirica" <strong>del</strong> secondo polo lirico; l'attività di<br />

coordinamento tra festival e produzione svolta dall'Associazione <strong>Toscana</strong> Musiche.<br />

Nel teatro la <strong>Regione</strong>, sostiene l'attività di formazione e produzione <strong>del</strong>la Fondazione Teatro Metastasio, <strong>del</strong><br />

Teatro Nazionale d'Arte per la ricerca e le nuove generazioni. Il <strong>progetto</strong> regionale "Teatro abitato", che<br />

nell'anno 2000 coinvolge 12 compagnie di prosa, sostiene le attività di ricerca, produzione e formazione <strong>del</strong><br />

pubblico <strong>del</strong>le compagnie toscane; il <strong>progetto</strong> regionale "Sipario Aperto. Circuito regionale dei piccoli teatri",<br />

che nell'anno 2000 coinvolge 53 teatri, svolge funzioni di formazione <strong>del</strong> pubblico, di educazione di base ai<br />

linguaggi <strong>del</strong>lo spettacolo; la Fondazione <strong>Toscana</strong> Spettacolo, strumento operativo <strong>del</strong>la <strong>Regione</strong>, svolge<br />

funzioni di documentazione, distribuzione e promozione <strong>del</strong>lo spettacolo in <strong>Toscana</strong>.<br />

Nella danza, svolge funzioni di polo produttivo e di coordinamento, al servizio <strong>del</strong>le compagnie toscane, il<br />

Centro regionale per la Danza.<br />

Nel cinema, il <strong>progetto</strong> regionale "Andiamo al cinema", che nell'anno 2000 coinvolge 25 sale<br />

cinematografiche sull'intero territorio regionale, è mirato alla formazione <strong>del</strong> pubblico giovanile.<br />

Funzioni fondamentali per uno sviluppo armonico di tutto il territorio regionale sono poi svolte (e dovranno<br />

esserlo ancora di più nei prossimi anni) dalle Fondazioni, quali strutture di servizio <strong>del</strong>la <strong>Regione</strong>: funzioni di<br />

documentazione (servizio pubblico), distribuzione e promozione <strong>del</strong>lo spettacolo in <strong>Toscana</strong>, nonché di<br />

ausilio per gli enti locali.<br />

Il sistema toscano <strong>del</strong>lo spettacolo, ricco di esperienze produttive e didattiche di qualità, si trova nella<br />

necessità di darsi un assetto organizzativo capace di svolgere funzioni di formazione <strong>del</strong> pubblico attuale e<br />

potenziale, di sostenere le attività di spettacolo in ogni loro fase (dalla ricerca alla didattica, alla produzione,<br />

alla distribuzione, alla promozione), di sviluppare il confronto con le esperienze nazionali e internazionali, di<br />

attivare programmi e progetti sui quali mobilitare risorse <strong>del</strong>l'Unione Europea. Al circuito dei teatri grandi e<br />

medi si va affiancando, con funzioni proprie, il circuito dei piccoli teatri. Le attività di 'teatro ragazzi' vanno<br />

costruendo un proprio coordinamento. Il <strong>progetto</strong> regionale "Teatro in carcere" sta consolidando una prima<br />

rete di situazioni d'intervento. Il <strong>progetto</strong> regionale "<strong>Porto</strong> <strong>Franco</strong>" sta facendo incontrare una prima<br />

rete di 60 'centri interculturali' con il circuito dei piccoli teatri e, più in generale, con i linguaggi <strong>del</strong>lo<br />

spettacolo. E' infine in corso di realizzazione, a livello regionale, il Sistema Informativo <strong>del</strong>lo Spettacolo che<br />

permetterà alla società toscana di esprimere compiutamente la sua offerta e la sua domanda, di stabilire<br />

concrete interrelazioni tra spettacolo, turismo, economia, occupazione.<br />

Il quadro complessivo è dunque caratterizzato - da alcuni anni - da tendenze in movimento, che<br />

richiedono un ulteriore impegno di progettazione e programmazione per superare i limiti<br />

<strong>del</strong>l'autoreferenzialità, <strong>del</strong>l'isolamento territoriale, <strong>del</strong>la scarsa capacità di fornire servizi mirati alla<br />

formazione culturale dei cittadini a partire dalla scuola <strong>del</strong>l'obbligo, dall'arretratezza rispetto alla<br />

nuova realtà multiculturale <strong>del</strong>la società toscana che ancora non trova espressione adeguata nei luoghi<br />

e nei linguaggi <strong>del</strong>lo spettacolo.<br />

1.4 Il rapporto con l’intervento statale<br />

Nel quadro di un rapporto sempre più organico con l’intervento <strong>del</strong>lo Stato e in assenza di una normativa<br />

nazionale che regoli i settori <strong>del</strong>la musica, <strong>del</strong>la danza e <strong>del</strong> teatro di prosa, la <strong>Regione</strong> <strong>Toscana</strong> ha stipulato,<br />

nel dicembre 1999, con il Ministero dei Beni e <strong>del</strong>le Attività Culturali un “Accordo di Programma Quadro”,<br />

finalizzato al recupero, valorizzazione e fruizione di beni culturali nella nostra regione.<br />

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