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NO ALLA NUOVA LINEA FERROVIARIA AD ALTA ... - Stop-bbt.it

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98<br />

G.Poliandri, C.Campedelli, Trento, Bolzano – 30.11.2008<br />

ovviamente nominarlo, prefigurarono il futuro affidamento a contraente generale<br />

(articoli 1-3). Le principali regole del 1987 - molto somiglianti a quelle più complete<br />

che vedremo stabil<strong>it</strong>e dalla Legge n. 443/2001 (la c.d. legge obiettivo), dal D.Lgs.<br />

n. 1990/2002 e riprese infine dal già c<strong>it</strong>ato D.Lgs. n. 163/2006 - furono:<br />

• per i soli lavori il cui importo fosse stimato superiore a venti miliardi, i<br />

comm<strong>it</strong>tenti pubblici - per un periodo non superiore a tre anni 295 - potevano<br />

"affidare in concessione un<strong>it</strong>ariamente … la redazione dei progetti, le eventuali<br />

attiv<strong>it</strong>à necessarie per l'acquisizione delle aree e degli immobili, l'esecuzione<br />

delle opere nonché la loro eventuale manutenzione ad imprese di costruzione,<br />

loro consorzi e raggruppamenti temporanei". Come si può constatare, al<br />

concessionario non era richiesta la gestione dell'opera costru<strong>it</strong>a (erano le c.d.<br />

"concessioni di progettazione e sola costruzione", espressione che non è però<br />

impiegata nella legge);<br />

• all'affidamento in concessione - sulla base di progetti di massima, schema di<br />

convenzione, prezziari aggiornati, descrizione delle principali categorie di lavori -<br />

si provvedeva con procedura ristretta (cioè inv<strong>it</strong>ando alla gara tutte o alcune tra<br />

le imprese di costruzione, loro consorzi o raggruppamenti temporanei che<br />

avessero segnalato il proprio interesse e possedessero certi requis<strong>it</strong>i minimi di<br />

carattere economico-finanziario e tecnico-organizzativo) 296 ;<br />

• dopo l'affidamento il concessionario doveva produrre la progettazione esecutiva.<br />

Se il costo del progetto esecutivo superava "per comprovate ragioni" l'importo<br />

indicato a base di gara (ma entro il 20%) interveniva un atto contrattuale<br />

integrativo o, in mancanza, l'amministrazione concedente acquisiva il progetto<br />

(purché giudicato tecnicamente idoneo) e liquidava all'aggiudicatario le spese<br />

per i sondaggi e la progettazione in base a tariffa professionale ridotta del 50%.<br />

Non è difficile constatare che il meccanismo - proprio a causa del vizio di fondo<br />

di avviarsi in base alla sola progettazione di massima - offriva al concessionario<br />

grandi vantaggi (praticamente il 20% assicurato dell'importo di gara) e pochi<br />

rischi. Questo allora; oggi il contraente generale è ancora più garant<strong>it</strong>o.<br />

Un altro meccanismo simile al precedente e particolarmente vicino al futuro modello<br />

TAV si può poi trovare nel "programma pluriennale di interventi in materia di<br />

ristrutturazione edilizia e di ammodernamento tecnologico del patrimonio san<strong>it</strong>ario<br />

pubblico e di realizzazione di residenze per anziani e soggetti non autosufficienti per<br />

l'importo complessivo di lire 30.000 miliardi" che fu lanciato dall'articolo 20 della<br />

Legge 11.3.1988, n. 67 (legge finanziaria 1988). Il finanziamento degli interventi<br />

era assicurato da mutui che le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano<br />

erano autorizzate ad accendere (nel lim<strong>it</strong>e del 95 per cento della spesa ammissibile<br />

risultante dal progetto) con la BEI (Banca Europea degli Investimenti), con la Cassa<br />

depos<strong>it</strong>i e prest<strong>it</strong>i e con gli ist<strong>it</strong>uti e aziende di cred<strong>it</strong>o abil<strong>it</strong>ati, con modal<strong>it</strong>à e<br />

procedure da stabilirsi con decreto del Ministro del tesoro di concerto con il Ministro<br />

della san<strong>it</strong>à. Secondo informazioni riportate da Cicconi 297 (e non derivanti<br />

295 Ma nel 1990 una norma votata da tutti i part<strong>it</strong>i prorogò di un anno la valid<strong>it</strong>à di questa previsione,<br />

per un tempo utile a concludere l'affidamento di molte concessioni per l'alta veloc<strong>it</strong>à ferroviaria.<br />

296 Trattando delle origini del sistema di "Tangentopoli", un autore (CICCONI I., La storia del futuro di<br />

tangentopoli, ed. DEI, 1998, 28) scrive: "Alle FS … una «valigetta» di mazzette era la prassi anche<br />

solo per entrare nel giro delle imprese che potevano essere inv<strong>it</strong>ate a fare offerta".<br />

297 CICCONI I., La storia del futuro di tangentopoli, ed. DEI, 1998, 31-32.

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