NO ALLA NUOVA LINEA FERROVIARIA AD ALTA ... - Stop-bbt.it
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G.Poliandri, C.Campedelli, Trento, Bolzano – 30.11.2008<br />
base di una strategia per produrre offerta di traffico ferroviario in grado di assorbire<br />
il traffico autostradale 199 .<br />
Ma, come è stato ormai più volte ripetuto, l’argomento appare debole; troppi sono i<br />
segnali sull’impossibil<strong>it</strong>à di trasferire le merci dalla gomma alla rotaia senza una<br />
appos<strong>it</strong>a pol<strong>it</strong>ica 200 , difficile e costosa, di cui oggi non si vedono segnali (semmai il<br />
contrario); e anche in questo caso con dubbie possibil<strong>it</strong>à di riusc<strong>it</strong>a visto che la<br />
modal<strong>it</strong>à di trasporto merci su strada – nella struttura e nelle condizioni di mercato<br />
che conosciamo – prevale larghissimamente sulla modal<strong>it</strong>à ferroviaria (90%-10%)<br />
per ragioni complesse che hanno a che fare specialmente con la sua flessibil<strong>it</strong>à, con<br />
la sua estensione, con i suoi costi.<br />
Va osservato infine che nelle simulazioni di esercizio del 2002 201 il BBT GEIE<br />
mantiene la capac<strong>it</strong>à netta della linea storica in circa 20 milioni di tonnellate per<br />
anno solo nel caso che si ipotizzi non realizzata nessuna opera TAV/TAC. Ma<br />
stranamente (come dimostrano i calcoli parziali per la linea esistente delle Tabelle 2<br />
e 3 della Simulazione di esercizio) questa capac<strong>it</strong>à netta della linea storica viene<br />
abbassata a 7,96 milioni di tonnellate per anno nell'ipotesi del "caso di progetto<br />
2015" e ancora a 7,96 milioni di tonnellate per anno nell'ipotesi del caso di<br />
configurazione finale. Quest'ultimo elemento dovrebbe teoricamente dipendere dalla<br />
volontà di far trans<strong>it</strong>are tutto il traffico merci per quanto possibile sulla nuova linea<br />
in galleria, fino quasi a saturazione, e solo a questo punto utilizzare la linea storica;<br />
ciò allo scopo di ridurre sensibilmente l’inquinamento acustico del traffico sulla<br />
stessa linea storica.<br />
Ma la risposta a questa ultima strategia sta invece – per chi si oppone al progetto -<br />
sia nella richiesta di migliorare ancora l'efficienza della linea esistente sia nella<br />
richiesta di investimenti per m<strong>it</strong>igare ancora di più l’inquinamento acustico attuale e<br />
per costruire materiale rotabile meno pesante e meno rumoroso (cosa del tutto<br />
possibile, come già dimostrato) ev<strong>it</strong>ando gli sprechi e le devastazioni ambientali di<br />
una nuova linea TAV.<br />
2.2.5.3 La linea storica del Brennero sta per diventare satura o mancano<br />
adeguate pol<strong>it</strong>iche di gestione dei traffici merci?<br />
Alla luce dei dati segnalati nei paragrafi 2.2.3 e 2.2.4 e nei due punti che<br />
precedono, tutto il rumore sull'imminente esaurimento delle possibil<strong>it</strong>à logistiche<br />
della attuale linea ferroviaria del Brennero dovrebbe essere sottoposto a una<br />
verifica attenta.<br />
La società RFI (insieme alla Società BBT SE) sostiene che la linea del Brennero<br />
sarebbe destinata a imminente saturazione e che anche tutto il potenziamento<br />
199 A questa prima ragione forse non è azzardato aggiungere il tentativo di mettere in difficoltà la<br />
pol<strong>it</strong>ica della "ver<strong>it</strong>à dei costi" praticata dalla Svizzera utilizzando la grande offerta futura di capac<strong>it</strong>à in<br />
eccesso a prezzi presumibilmente bassi.<br />
200 Assai di recente l'amministratore delegato di parte austriaca della Società BBT SE ha dichiarato:<br />
"Ma ci vuole non solo la nuova ferrovia con la galleria di base. Servono i terminali con una logistica<br />
ferroviaria e serve soprattutto l'internalizzazione dei costi esterni del trasporto" ("Tunnel", n. 2, I<br />
semestre 2008, F. Espro, Brennero la vera sfida comincia ora).<br />
201 Vedi il punto 2.2.4.2 e il paragrafo 2.2.5.