NO ALLA NUOVA LINEA FERROVIARIA AD ALTA ... - Stop-bbt.it
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G.Poliandri, C.Campedelli, Trento, Bolzano – 30.11.2008<br />
economico (quello concesso da Ferrovie dello Stato a TAV SpA) delle singole tratte<br />
costru<strong>it</strong>e dai general contractors.<br />
C. TAV SpA, cost<strong>it</strong>u<strong>it</strong>a il 19.7.1991, ha per oggetto sociale "la progettazione<br />
esecutiva e la costruzione delle linee e delle infrastrutture e di quant'altro occorra ai<br />
fini del Sistema Alta Veloc<strong>it</strong>à, nonché lo sfruttamento economico delle stesse,<br />
finalizzato al recupero ed alla remunerazione del cap<strong>it</strong>ale invest<strong>it</strong>o da parte della<br />
società stessa … ". Con la concessione del 7.8.1991 e la convenzione attuativa del<br />
24.9.1991 l'allora Ente delle Ferrovie dello Stato trasferì effettivamente a TAV SpA<br />
la progettazione, la costruzione e lo sfruttamento economico del sistema Alta<br />
Veloc<strong>it</strong>à.<br />
D. Il punto G della convenzione del 24.9.1991 specifica che FS intende trasferire a<br />
TAV le disponibil<strong>it</strong>à finanziarie che sono e che saranno assicurate dallo Stato in<br />
attuazione dell'impegno assunto e, in particolare, intende garantire il 40% delle<br />
risorse finanziarie necessarie per la realizzazione delle opere, da corrispondersi sia<br />
attraverso l'assunzione di quote di cap<strong>it</strong>ale di rischio di TAV sia attraverso<br />
l'erogazione di contributi diretti 380 .<br />
E. Sempre per il punto G della convenzione del 24.9.1991, durante il periodo di<br />
costruzione ed avviamento delle opere (in sintesi, fino ad un momento successivo<br />
all'entrata in esercizio delle linee) la copertura degli oneri finanziari connessi ai<br />
cap<strong>it</strong>ali di cred<strong>it</strong>o privati doveva essere a carico delle Ferrovie dello Stato (con le<br />
relative risorse di copertura ricevute dallo Stato): erano così individuati i c.d.<br />
interessi intercalari dovuti dallo Stato a fondo perduto con trasferimenti annuali a<br />
FS e RFI. E infatti dal 1993 lo Stato paga, tram<strong>it</strong>e trasferimenti annuali a Ferrovie<br />
dello Stato, gli interessi sui prest<strong>it</strong>i contratti da TAV SpA con il sistema bancario 381<br />
(appunto in sost<strong>it</strong>uzione degli annunciati e mai esist<strong>it</strong>i apporti di cap<strong>it</strong>ali di rischio<br />
dei privati di TAV SpA).<br />
F. Secondo la convenzione del 24.9.1991, una volta costru<strong>it</strong>e le tratte di alta<br />
veloc<strong>it</strong>à TAV SpA ne avrebbe attribu<strong>it</strong>o a FS, con appos<strong>it</strong>o contratto, il dir<strong>it</strong>to<br />
all'utilizzazione in esclusiva; a fronte di tale dir<strong>it</strong>to FS, a sua volta, avrebbe dovuto<br />
corrispondere un canone calcolato in modo da assicurare la copertura del servizio<br />
del deb<strong>it</strong>o complessivamente contratto da TAV SpA per finanziare l'investimento. La<br />
commercializzazione del servizio ferroviario veloce sarebbe stata, invece, affidata<br />
ad una società appos<strong>it</strong>amente cost<strong>it</strong>u<strong>it</strong>a, denominata TAV.CO SpA, controllata da<br />
380 In un momento successivo al 1991 sarà chiar<strong>it</strong>o e pattu<strong>it</strong>o tra FS e TAV SpA che l'apporto del 40%<br />
consisteva in un 3% di vero cap<strong>it</strong>ale di rischio e in un 37% di finanziamento da rimborsarsi dopo il<br />
rimborso del deb<strong>it</strong>o per l'acquisizione dal mercato finanziario del cap<strong>it</strong>ale del 60% teoricamente atteso<br />
dai privati di TAV SpA.<br />
381 Può essere interessante ricordare che il programma iniziale TAV del 1991 stabiliva che gli interessi<br />
intercalari a carico dello Stato non dovessero superare i 1.500 miliardi di Lire (770 milioni di €), che<br />
nel 1994 questo tetto fu rivisto verso l'alto e che nel 1998 la stima degli interessi intercalari da pagare<br />
per le tratte affidate nel 1991 era "solo" di 15.000 miliardi di Lire (cfr. CICCONI I., La storia del futuro<br />
di tangentopoli, ed. DEI, 1998, 184; CICCONI I., Arch<strong>it</strong>ettura contrattuale e finanziaria dell'alta<br />
veloc<strong>it</strong>à, in A.V., Travolti dall'Alta Vorac<strong>it</strong>à, c<strong>it</strong>., 162). Invece per i prest<strong>it</strong>i concessi prima a TAV SpA e<br />
poi anche a Infrastrutture SpA lo Stato per esempio nel 2000 ha pagato circa 750 milioni di € e nel<br />
2007 circa 800 milioni; al 2009, a cantieri fin<strong>it</strong>i delle sole tratte decise nel 1991, si stima che lo Stato<br />
avrà pagato in totale quasi 9 miliardi di €.