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NO ALLA NUOVA LINEA FERROVIARIA AD ALTA ... - Stop-bbt.it

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181<br />

G.Poliandri, C.Campedelli, Trento, Bolzano – 30.11.2008<br />

Le fonti di finanziamento per la gestione delle opere realizzate – da modulare<br />

flessibilmente nel modello di finanziamento prescelto - possono essere: dir<strong>it</strong>ti di<br />

utilizzo dell’infrastruttura tendenzialmente tali da coprire i costi di gestione 563 ;<br />

sostegno finanziario degli Stati e, per le tratte <strong>it</strong>aliane, delle Province autonome e<br />

della Regione Veneto; impegno dei gestori delle reti infrastrutturali; contributo delle<br />

Società autostradali in vista di un ipotetico alleggerimento della pressione del<br />

traffico 564 .<br />

In ognuno dei modelli di finanziamento considerati la parte preponderante di risorse<br />

impiegabili è rappresentata da cap<strong>it</strong>ale di finanziamento 565 , che è quello acquis<strong>it</strong>o<br />

sul mercato da parte di soggetti pubblici o privati ed è soggetto a rest<strong>it</strong>uzione<br />

onerosa a termine e ad "ammortamento" (con quest’ultimo termine si indica nello<br />

Studio il momento di rest<strong>it</strong>uzione delle risorse reper<strong>it</strong>e in forma di prest<strong>it</strong>o dal<br />

mercato).<br />

Lo Studio distingue infine i seguenti 6 modelli di finanziamento teorici.<br />

1) "Modello puramente statale", in cui gli Stati interessati si occupano direttamente<br />

(o mediante i gestori dell’infrastruttura ferroviaria, in Italia mediante RFI) del<br />

finanziamento, della progettazione/costruzione e della gestione dell’opera<br />

attraverso una società concessionaria di finanziamento, costruzione e gestione che<br />

detiene la concessione di dir<strong>it</strong>to pubblico per l’infrastruttura ferroviaria e può<br />

operare a sua volta direttamente o con contratti di appalto.<br />

La ripartizione dei costi in questo modello: a) il costo della progettazione sarebbe<br />

coperto per il 50% da finanziamento UE, per il 5% dai dir<strong>it</strong>ti di utilizzo<br />

dell’infrastruttura, per il 5% da finanziamento trasversale, per il 40% da<br />

finanziamento pubblico diretto; b) il costo della costruzione sarebbe coperto per il<br />

20% da finanziamento UE, per il 50% da mutui BEI, per il 5% dai dir<strong>it</strong>ti di utilizzo<br />

dell’infrastruttura, per il 5% da finanziamento trasversale, per il 5% da<br />

finanziamento privato garant<strong>it</strong>o, per il 15% da finanziamento pubblico diretto; c) il<br />

costo dell’ammortamento sarebbe coperto per il 20% da finanziamento UE, per il<br />

20% dai dir<strong>it</strong>ti di utilizzo dell’infrastruttura, per il 45% da finanziamento trasversale<br />

e per il 15% da finanziamento pubblico; d) il costo della gestione corrente (diversa<br />

di base del Brennero; ed anche Studio Preliminare BBT-GEIE, Finanziamento e concessione, giugno<br />

2002, C.10.2.7., Finanziamento trasversale). Ma successivamente il problema, in linea generale, è<br />

stato risolto con la DIRETTIVA 2006/38/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 17 maggio<br />

2006 che ha modificato la DIRETTIVA 1999/62/CE (vedi di segu<strong>it</strong>o in questa sezione).<br />

563<br />

Questo aspetto presenta tuttavia una notevole contraddizione. Visto che, come è noto, "i pedaggi<br />

stradali non tengono conto dei costi esterni causati dal trasporto su gomma (per esempio incidenti,<br />

inquinamento) e che, pertanto, tali pedaggi non sono «fedeli ai costi», affinché la rotaia resti<br />

concorrenziale, il relativo dir<strong>it</strong>to di utilizzo potrebbe in defin<strong>it</strong>iva dovere essere fissato ad un livello<br />

inferiore agli effettivi costi di gestione dell’infrastruttura". Cfr. Studio Preliminare BBT-GEIE,<br />

Finanziamento e concessione, giugno 2002, C.10.3.1. Dir<strong>it</strong>ti di utilizzo.<br />

564<br />

Va considerato però che secondo le direttive dell’Unione Europea (cfr. Libro bianco della<br />

Commissione Europea, La pol<strong>it</strong>ica europea dei trasporti fino al 2010: basi per il futuro, 2001) non<br />

sarebbe possibile utilizzare le risorse del finanziamento trasversale a copertura dei fabbisogni<br />

finanziari della gestione.<br />

565<br />

Come nel modello gestionale e finanziario che ha governato e governa l'attiv<strong>it</strong>à di TAV SpA e delle<br />

SpA pubbliche similari o con obiettivi equivalenti.

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