NO ALLA NUOVA LINEA FERROVIARIA AD ALTA ... - Stop-bbt.it
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38<br />
G.Poliandri, C.Campedelli, Trento, Bolzano – 30.11.2008<br />
tre scenari considerati (quello prefer<strong>it</strong>o dai promotori, c.d. di consenso, in cui alle<br />
nuove infrastrutture ferroviarie si aggiungono pol<strong>it</strong>iche di incentivazione al trasporto<br />
per ferrovia) il traffico merci su rotaia raggiungerebbe 29,1 milioni di tonnellate<br />
annue. In sintesi, nel 2015 il volume del traffico merci su ferrovia oscillerebbe tra<br />
circa 16 milioni di tonnellate l‘anno (scenario di minima) e circa 29 milioni di<br />
tonnellate (scenario di consenso).<br />
2.2.4.3 Gli studi di Rete Ferroviaria Italiana sul traffico ferroviario al<br />
Brennero (2003).<br />
I dubbi sul progetto AV/AC sull'asse del Brennero sembrano involontariamente<br />
sostenuti anche da elaborazioni della Società RFI 101 . Anticipando le perpless<strong>it</strong>à<br />
della Provincia di Bolzano, nello studio di impatto ambientale del maggio 2003 per i<br />
lotti funzionali 1 e 2 102 RFI comunica che " … secondo una recente previsione, il<br />
potenziamento dell’infrastruttura ferroviaria nell’area alpina e specificatamente<br />
lungo il Brennero non sposterà l’ago della bilancia a favore della rotaia, a meno che<br />
non sia messo in atto un cambiamento nella pol<strong>it</strong>ica dei trasporti (BBT 2002). Per<br />
favorire la rotaia occorrono pertanto anche delle misure di accompagnamento" 103 .<br />
Nello stesso studio 104 è ripetuto con chiarezza sia che ci sarebbe una cresc<strong>it</strong>a<br />
costante (in realtà indimostrata) del traffico merci nel tempo 105 sia che la<br />
disponibil<strong>it</strong>à di una linea ferroviaria veloce non risolverebbe di per sé la questione<br />
106 .<br />
RFI riproduce valutazioni similari nel Quadro di riferimento progettuale dello studio<br />
di impatto ambientale prodotto per il lotto funzionale 3 (Provincia di Trento), di data<br />
22.5.2003. Il documento è affiancato da uno "Studio trasportistico" con vari dati<br />
101<br />
RFI SpA: Rete Ferroviaria Italiana, società controllata al 100% dalla capogruppo Ferrovie dello<br />
Stato SpA. Svolge attiv<strong>it</strong>à di progettazione, costruzione, messa in esercizio, gestione e manutenzione<br />
delle infrastrutture ferroviarie.<br />
102<br />
Cfr. per la precisione il "Quadro di riferimento programmatico - 3 Sviluppi previsti sull'assetto<br />
terr<strong>it</strong>oriale", par. 3.4.1.<br />
103<br />
Il programma di potenziamento e adeguamento tecnologico coordinato della linea esistente lungo il<br />
corridoio del Brennero è stato avviato nel 2002 da un'intesa tra Germania, Austria, Italia e Grecia che<br />
ha portato la UE a creare alcuni gruppi di lavoro (trasporto merci ferroviario e trasporto combinato,<br />
infrastruttura, statistica ) le cui indicazioni sono state riassunte nell'ottobre 2002 nelle proposte del<br />
c.d. "Piano di azione Brennero 2005", per esteso "Piano di azione volto all'aumento del trasporto merci<br />
ferroviario transalpino , soprattutto del trasporto combinato sul corridoio Germania-Austria-Italia fino<br />
al 2005". Le azioni individuate sono state il miglioramento della compet<strong>it</strong>iv<strong>it</strong>à e della qual<strong>it</strong>à del<br />
trasporto combinato soprattutto non accompagnato, l'incremento delle capac<strong>it</strong>à della linea<br />
(eliminazione dei colli di bottiglia, qual<strong>it</strong>à dell'offerta); cfr. DE COL R., Gli interventi sul terr<strong>it</strong>orio<br />
trentino, in "Economia trentina", n. 4-2007, 10.<br />
104<br />
Cfr. la Sintesi non tecnica, 12.3 Misure generali.<br />
105<br />
"Basandosi sul presupposto di un costante e progressivo incremento del traffico merci e passeggeri<br />
sull’asse del Brennero, con il conseguente aumento dell’impatto lungo le vie di trans<strong>it</strong>o, si evince la<br />
necess<strong>it</strong>à di fare ricorso all’uso di una modal<strong>it</strong>à di trasporto più ecologica. Il raffronto con altri sistemi<br />
di trasporto, nonché con la possibil<strong>it</strong>à di ampliamento di altre infrastrutture, indica che il<br />
potenziamento dell’asse ferroviario del Brennero risulta essere la soluzione migliore".<br />
106<br />
"Ciò non sarà comunque sufficiente per creare un collegamento attrattivo per gli utenti e in grado<br />
di m<strong>it</strong>igare gli impatti provocati dal traffico in continua cresc<strong>it</strong>a nelle valli. Si renderanno pertanto<br />
necessarie ulteriori misure, riguardanti l’intero corridoio, volte a garantire un miglioramento qual<strong>it</strong>ativo<br />
e quant<strong>it</strong>ativo delle infrastrutture di trasporto. Particolare attenzione va posta alla ricerca di misure<br />
tese a lim<strong>it</strong>are il traffico su strada (principio della ver<strong>it</strong>à dei costi, obbligo per il trasporto di sostanze<br />
nocive di usare la ferrovia, ecc.) ".