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NO ALLA NUOVA LINEA FERROVIARIA AD ALTA ... - Stop-bbt.it

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G.Poliandri, C.Campedelli, Trento, Bolzano – 30.11.2008<br />

Anche nel nostro caso, come negli altri (il TAV nel Mugello in Toscana, la linea AV<br />

Torino-Milano e il progetto AV in Val di Susa), si tratta di una iniziativa calata<br />

dall'alto senza alcun confronto preliminare con le realtà locali, priva di giustificazioni<br />

tecniche ed economiche, palesemente ispirata da interessi che hanno poco a che<br />

vedere con un sistema di trasporti ferroviari sostenibili.<br />

Il quadro in cui il progetto si è formato e procede è gravemente marcato dalla<br />

mancanza di una reale diffusione almeno delle informazioni essenziali 5 . Non basta<br />

che le amministrazioni competenti osservino formalmente, quando lo fanno, le varie<br />

norme 6 che favoriscono l'accesso a qualche dato da parte degli interessati. Sarebbe<br />

necessario che le informazioni sui progetti che modificano condizioni di v<strong>it</strong>a e di<br />

lavoro potessero raggiungere automaticamente quelli che sono coinvolti. E la<br />

difficoltà di mettere a fuoco gli elementi principali delle opere in programma cresce<br />

5 Tutto l'<strong>it</strong>er del progetto, a partire dagli studi preliminari e dall'approvazione dei primi progetti, è<br />

stato caratterizzato dall'assenza di un'informazione diffusa o, se si preferisce, dall'applicazione stretta<br />

di quelle normative in materia di valutazione di impatto ambientale di livello nazionale e regionaleprovinciale<br />

che richiedono una partecipazione frettolosa e vincolata (nei tempi, nelle modal<strong>it</strong>à) di<br />

ist<strong>it</strong>uzioni locali o delle popolazioni interessate. Nessun tentativo di serio coinvolgimento dei soggetti<br />

coinvolti dal progetto, tantomeno di discussione precedente all'avvio delle progettazioni preliminari e<br />

all'apertura dei procedimenti di approvazione, aperta anche all'opzione zero. Nella presentazione del<br />

convegno organizzato dalla Provincia di Trento il 28.4.2006, "Il corridoio del Brennero e le soluzioni<br />

infrastrutturali", due mesi prima dell'avvio del cantiere preparatorio del cunicolo esplorativo della<br />

galleria di base del Brennero, si legge: "Il momento delle decisioni operative rende ora necessario un<br />

confronto costruttivo con le popolazioni interessate in modo che, con il loro contributo di<br />

partecipazione e di conoscenza, si possa progettare e realizzare in tempi e modi condivisi la migliore<br />

infrastruttura possibile che garantisca l'equilibrio fra tutela dell'ambiente, qual<strong>it</strong>à della v<strong>it</strong>a …"; e<br />

nell'introduzione il Presidente della Provincia di Trento disse: "Abbiamo organizzato questo convegno<br />

perché l'amministrazione non vuole dare la sensazione di decidere sopra la testa della gente: non<br />

vogliamo fare l'errore commesso altrove. Vogliamo dare piena c<strong>it</strong>tadinanza alle perpless<strong>it</strong>à"; ma il<br />

tempo dedicato alla discussione pubblica fu di circa 15 minuti. Successivamente le cose non sono<br />

cambiate; la lettura di questo lavoro ne darà conto. In Provincia di Bolzano i progetti preliminari per la<br />

galleria di base del Brennero e per due tratte di accesso Sud sono stati approvati senza pubblic<strong>it</strong>à,<br />

spacciando per confronto aperto le modestissime possibil<strong>it</strong>à di "visione" concesse nella procedura di<br />

valutazione dell'impatto ambientale, procedura durante la quale neppure le ist<strong>it</strong>uzioni locali hanno<br />

coinvolto i residenti; in Provincia di Trento dal 2003 si gioca a nascondino con schemi progettuali che<br />

si sovrappongono mentre sulla vera progettazione preliminare di imminente depos<strong>it</strong>o circolano solo<br />

indiscrezioni, reticenze, disinformazione. Da poco prima della manifestazione <strong>NO</strong> TAV del 19.4.2008 a<br />

Trento, il s<strong>it</strong>o della BBT-SE è entrato in manutenzione e rinvia agli sconcertanti spot del punto<br />

informativo www.<strong>bbt</strong>info.eu; in Provincia di Bolzano le poche informazioni sul progetto sono ora<br />

praticamente invisibili seppell<strong>it</strong>e nel s<strong>it</strong>o della Ripartizione Urbanistica; nel portale web della Provincia<br />

di Trento, la sezione "La nuova ferrovia del Brennero" - dopo una trans<strong>it</strong>oria presenza di dati<br />

aggiornati dal dicembre 2007 e una trans<strong>it</strong>oria promessa di altri dati nella prima quindicina di marzo -<br />

riporta ora l'avviso che "Il nuovo aggiornamento sullo stato del progetto sarà consultabile non appena<br />

disponibile". Oggi 28.6.2008, nel momento in cui consultiamo di nuovo i s<strong>it</strong>i per chiudere questa<br />

versione aggiornata del dossier, la s<strong>it</strong>uazione è invariata.<br />

6 Come quelle che regolano i procedimenti di valutazione di impatto ambientale o quelle della legge<br />

16.3.2001, n. 108 (che recepisce l'articolo 7 comma 1 della Convenzione di Aarhus: "Gli Stati membri<br />

adottano le misure necessarie per garantire che le autor<strong>it</strong>à pubbliche strutturino l'informazione<br />

ambientale rilevante per le loro funzioni e in loro possesso o detenuta per loro conto ai fini di un'attiva<br />

e sistematica diffusione al pubblico, in particolare mediante le tecnologie di telecomunicazione<br />

informatica e/o le tecnologie elettroniche, se disponibili"). La Convenzione di Aarhus è la Convenzione<br />

della Commissione Economica delle Nazioni Un<strong>it</strong>e (ECE) sull’accesso all’informazione, sulla<br />

partecipazione dei c<strong>it</strong>tadini e sull’accesso alla giustizia in materia ambientale, regolato anche<br />

parzialmente dalle direttive CE 2001/42/CE e 2003/4/CE del 28.1.2003.

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