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NO ALLA NUOVA LINEA FERROVIARIA AD ALTA ... - Stop-bbt.it

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G.Poliandri, C.Campedelli, Trento, Bolzano – 30.11.2008<br />

Da questi dati, lo studio stima poi i flussi di importazioni/esportazioni ai singoli<br />

valichi stradali e ferroviari ottenendo per il 2003 sui valichi stradali 110,1 milioni di<br />

t/anno e sui valichi ferroviari 46,6 milioni di t/anno. Si noterà che tali dati sono<br />

molto vicini a quelli che nella precedente lettera A, considerati per valico, sono<br />

indicati: per la strada in circa 106,4 milioni di t/anno nel 2003 e in circa 114 milioni<br />

di t/anno nel 2004; per la ferrovia in circa 46,6 milioni di t/anno nel 2003 e in circa<br />

48,7 milioni di t/anno nel 2004.<br />

C. SCENARI DI SVILUPPO DELLA DOMANDA DI MOBILITÀ<br />

Per disegnare questi scenari lo studio in esame sembra essenzialmente adottare la<br />

discutibile metodologia del tipo "business as usual".<br />

Assumendo come riferimento i flussi di importazione/esportazione per zone e<br />

categorie merceologiche e proiettando al 2015 le tendenze rilevate nel periodo<br />

1992-2003 è ottenuta una ipotesi secondo cui:<br />

a) il totale dei flussi di importazione passa da circa 170 a circa 250 milioni di<br />

t/anno, con un incremento pari al 47% (tasso medio annuo del +3,2%);<br />

b) il totale dei flussi di esportazione passa da circa 88 a circa 147 milioni di t/anno,<br />

con un incremento pari al 65% (tasso medio annuo del +4,3%);<br />

c) il tasso medio annuo complessivo (import+export) di circa il +3,7% annuo, si<br />

colloca "nella media dei valori stimati da molti altri studi previsionali, che nella<br />

maggior parte dei casi rest<strong>it</strong>uiscono tassi medi annui compresi fra il +3 ed il<br />

+5%".<br />

Mettendo invece in relazione i dati della domanda di mobil<strong>it</strong>à per tipo di trasporto<br />

del 2003 (cfr. le precedenti lettere A. e B.) con quelli ottenuti per il 2015 lo studio<br />

osserva che:<br />

1) la navigazione mar<strong>it</strong>tima passerebbe da 88 a 139 milioni di t/anno (+59%);<br />

2) il trasporto stradale passerebbe da 111 a 174 milioni di t/anno (+57%);<br />

3) il trasporto ferroviario passerebbe dai 46,6 a 63 milioni di t/anno (+34%), con<br />

conseguente riduzione della quota modale della ferrovia, sul totale dei traffici<br />

terrestri, dal 29% al 26%.<br />

All'interno di questa cresc<strong>it</strong>a attesa al 2015 per il trasporto stradale, i valori più<br />

contenuti dovrebbero riguardare il Gottardo (+26%) e il Brennero (+38%) che<br />

comunque conserverebbe "il primato tra i valichi alpini per volume di traffico (37,4<br />

milioni di t/anno), segu<strong>it</strong>o dal Tarvisio (31,0), dal Fréjus (29,2), da Ventimiglia<br />

(26,6), da Gorizia/Trieste (23,6), dal Gottardo (11,6) e dal Monte Bianco (6,2). Si<br />

tratta di valori che possono r<strong>it</strong>enersi ancora non problematici sotto il profilo della<br />

congestione stradale, con l’unica possibile eccezione del traforo del Fréjus,<br />

interessato da flussi probabilmente superiori vicini alla soglia di capac<strong>it</strong>à<br />

determinata in funzione delle attuali norme di sicurezza".<br />

L'andamento tendenziale al 2015 dei flussi di traffico ai valichi stradali al 2015<br />

valutati in riferimento all'origine/destinazione è di 166,4 milioni di t/anno con un<br />

aumento del 51% rispetto al 2003.

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