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NO ALLA NUOVA LINEA FERROVIARIA AD ALTA ... - Stop-bbt.it

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2<br />

G.Poliandri, C.Campedelli, Trento, Bolzano – 30.11.2008<br />

E infatti si vorrebbe realizzare una linea totalmente nuova, con poco meno di 240<br />

km di gallerie tra Monaco e Verona. Il progetto è un<strong>it</strong>ario, ma formalmente<br />

suddiviso in diverse sezioni per rispettare le differenti competenze autorizzative: ciò<br />

torna utile anche per contenere i rischi di un'opposizione della popolazione unificata<br />

dal Veneto all'Alto Adige.<br />

Questo dossier vorrebbe invece informare gli ab<strong>it</strong>anti delle diverse zone toccate dal<br />

TAV Monaco-Verona sulla natura complessiva del progetto, per susc<strong>it</strong>are una<br />

discussione più ampia e creare, in tal modo, le basi per un rifiuto consapevole e<br />

diffuso. Siamo convinti, infatti, che un'opposizione dal basso dal Veneto all'Alto<br />

Adige potrà impedire questa opera inutile e devastante.<br />

Ma una corretta informazione di per sé non basta. È solo la base necessaria per<br />

cominciare a trovarsi, discutere, prendere forza e organizzarsi.<br />

La lotta della Valsusa ha dimostrato che le popolazioni non sono destinate a<br />

rassegnarsi e ad accettare ciò che viene imposto dall'alto, chinando il capo quando<br />

costruttori e amministratori asserv<strong>it</strong>i decidono. Questa capac<strong>it</strong>à di informarsi<br />

direttamente, di discutere e di resistere a grandi e piccoli progetti di devastazione<br />

ambientale e sociale si diffonde sempre più in ogni parte d'Italia, come dimostra la<br />

costante nasc<strong>it</strong>a di com<strong>it</strong>ati e gruppi ancorati al terr<strong>it</strong>orio.<br />

Anche in Trentino-Alto Adige qualcosa si sta muovendo. Da Avio alla Val d’Isarco,<br />

sempre più persone cominciano a interrogarsi sul senso del TAV. Nelle aree dell'Alto<br />

Adige - e non solo in quelle direttamente toccate dai cantieri preparatori (la<br />

galleria-finestra di Mules, il cunicolo esplorativo) - stanno crescendo il dissenso,<br />

l’indignazione e la volontà di opporsi. Mettersi per traverso già in quelle valli sarà il<br />

modo migliore per difendere tutte le zone interessate dal progetto.<br />

Proponiamo una breve sintesi delle ragioni per cui pensiamo che quest’opera vada<br />

imped<strong>it</strong>a. Ragioni che il dossier sviluppa più ampiamente nei cap<strong>it</strong>oli 2-5, dove<br />

presentiamo un quadro di dati e di riflessioni che cercano di mostrare come il<br />

progetto riproduca lungo il suo tratto <strong>it</strong>aliano tutte le contraddizioni che<br />

caratterizzano l'impresa della AV ferroviaria nel nostro paese.<br />

Ragioni economiche - Basato su un modello gestionale dappertutto in defic<strong>it</strong>, anche<br />

il progetto TAV Brennero-Verona indeb<strong>it</strong>erebbe le future generazioni per molte<br />

decine di anni infliggendo direttamente e indirettamente alla collettiv<strong>it</strong>à costi che a<br />

opere fin<strong>it</strong>e potrebbero arrivare per l'Italia - secondo l'ipotesi estrema - fino<br />

all'assurda somma di 176 miliardi se si dovessero riprodurre nel nostro caso (ci<br />

sono numerosi segnali in questa direzione) i meccanismi che hanno incrementato i<br />

costi complessivi dei programmi TAV dal 1991 al 2006 da 6 a 6,2 fino a 7,3 volte<br />

secondo diversi periodi e modal<strong>it</strong>à di stima. Ciò, beninteso, senza che il progetto<br />

risponda a nessuna delle pretestuose final<strong>it</strong>à che ufficialmente lo sostengono: a)<br />

garantire flussi di merci in costante cresc<strong>it</strong>a attraverso l'arco alpino e quindi per<br />

l’Italia occasioni di sviluppo economico; b) prevenire l'imminente saturazione della<br />

linea ferroviaria storica del Brennero; c) assicurare lo strumento per spostare il<br />

traffico merci dalla autostrada A22 alla rotaia.

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