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NO ALLA NUOVA LINEA FERROVIARIA AD ALTA ... - Stop-bbt.it

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G.Poliandri, C.Campedelli, Trento, Bolzano – 30.11.2008<br />

da BEI 619 e accantonamenti autostradali, 30% dai contributi statali di Austria e<br />

Italia; in questo quadro potrebbero aggiungersi i finanziamenti privati 620 .<br />

Le stesse modal<strong>it</strong>à appena descr<strong>it</strong>te valgono tendenzialmente per il modello<br />

contrattuale e finanziario ipotizzato per i lotti delle tratte Sud della nuova linea del<br />

Brennero.<br />

Per questi però i dati disponibili sono ancora meno di quelli per la galleria di base.<br />

Complessivamente secondo alcune fonti dalla Autostrada del Brennero dovrebbero<br />

arrivare intorno ai 2,5 miliardi entro il 2050 per la galleria di base e per le tratte di<br />

accesso Sud 621 .<br />

Il quadro dei costi (cfr. il paragrafo precedente) e dei finanziamenti delle opere<br />

appare comunque incompleto, anzi ancora molto incerto, come dimostra il fatto che<br />

lo stesso Presidente della Provincia di Bolzano Durnwalder abbia dichiarato 622 che si<br />

deve ancora fare il possibile per trovare tutti i finanziamenti necessari.<br />

Il quotidiano "Alto Adige" del 13.1.2007 riporta che Durnwalder e l'assessore<br />

provinciale ai trasporti Widmann hanno lanciato all'amministratore delegato delle<br />

Ferrovie dello Stato la proposta di cost<strong>it</strong>uire una società unica cui affidare sia la<br />

gestione della autostrada A22 sia la gestione della linea ferroviaria - in entrambi i<br />

casi per il percorso tra Verona e Brennero - in particolare allo scopo di finanziare la<br />

galleria di base e la tratta di accesso ferroviario Sud.<br />

619 In data 8.10.2008 (cfr. "iFatti.com", n. 285, 11.10.2008; e "Il Sole 24 Ore", 9.10.2008, Dalla BEI<br />

fondi per 15 miliardi) l'Italia ha firmato con la Banca Europea degli Investimenti un accordo per<br />

ottenere 15 miliardi di finanziamenti nel quinquennio 2008-2012; si tratta di linee di cred<strong>it</strong>o disponibili<br />

per i singoli soggetti t<strong>it</strong>olari delle singole opere, con tassi agevolati rispetto a quelli di mercato, rate di<br />

ammortamento di 20-25 anni, possibil<strong>it</strong>à di sospensione delle rate di rimborso; per le opere inser<strong>it</strong>e<br />

nel Piano decennale Infrastrutture Italia e BEI individueranno congiuntamente i progetti finanziabili<br />

(tra questi i nuovi valichi ferroviari del Brennero e del Frejus) - che potranno riguardare investimenti<br />

promossi direttamente dal Ministero, o da amministrazioni dello Stato e società pubbliche, di Regioni,<br />

enti pubblici terr<strong>it</strong>oriali e soggetti concessionari - e definiranno le modal<strong>it</strong>à di finanziamento più<br />

appropriate (con evidente preferenza per strumenti di finanza strutturata e di progetto e in particolare<br />

per le concessioni in regime di partenariato pubblico-privato); già nel 2006 e nel 2007 la BEI aveva<br />

concordato con l'Italia prest<strong>it</strong>i per opere rispettivamente per 5,1 e 5,6 miliardi (29 miliardi per il<br />

periodo 2003-2007).<br />

620 Non è un azzardo pensare che questo ancora abbozzato modello di finanziamento del BBT faccia<br />

anche riferimento ad una strategia più generale. Si veda per es. quanto riportato da "Il Sole 24 Ore",<br />

26.3.2008, La variante TAV costa 2 miliardi, a propos<strong>it</strong>o del finanziamento della linea Torino-Lione, le<br />

cui cinque fonti sarebbero: a) l'applicazione della direttiva europea "Eurovignette" che prevede di<br />

usare i pedaggi stradali per finanziare nuove infrastrutture ferroviarie (il ricorso a questo strumento<br />

per la Torino-Lione sarebbe in Italia particolarmente massiccio e non riguarderebbe solo tratte della<br />

rete autostradale già a pedaggio ma anche tratta della rete stradale ordinaria finora esenti da pedaggi,<br />

come per es. la "Trento - Bassano del Grappa" o lunghe porzioni della E45); b) il canone per l'uso<br />

dell'infrastruttura ferroviaria; c) i prest<strong>it</strong>i della BEI e di altri organismi finanziari internazionali; d) il<br />

partenariato pubblico-privato; e) il contratto di programma RFI con i fondi statali (fonte collocata<br />

timidamente all'ultimo posto).<br />

621 Cfr. "Il manifesto", 5.10.2007, S. Ischia, L’alta veloc<strong>it</strong>à dal Veneto all’Austria, ripreso il 10.10.2007<br />

in versione ampliata (scaricabile) da www4.autistici.org/laleggera.<br />

622 Cfr. Non sarà una cattedrale nel deserto, "l’Adige", 1.7.2006.

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