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NO ALLA NUOVA LINEA FERROVIARIA AD ALTA ... - Stop-bbt.it

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190<br />

G.Poliandri, C.Campedelli, Trento, Bolzano – 30.11.2008<br />

Per ora, in conclusione, i dati disponibili ci spingono a proporre solo alcune prime<br />

riflessioni: a) a parte le scarse risorse che alla fine saranno ricavate dalla UE, il<br />

finanziamento delle opere di parte <strong>it</strong>aliana sarebbe sostanzialmente a carico di<br />

Stato, Province e Regioni interessati dal tracciato, con modal<strong>it</strong>à ancora da<br />

comprendere appieno; b) un modesto intervento finanziario (circa 2,5 miliardi di<br />

Euro in totale, di cui 550 milioni da accantonare con gli utili di esercizio nell'amb<strong>it</strong>o<br />

dell'attuale concessione fino al 2014 577 ) sarebbe probabilmente messo a<br />

disposizione, oppure preteso, dalla A22 578 e in questo caso si tratterebbe solo<br />

formalmente di risorse di natura privata visto che la A22 è quasi interamente di<br />

proprietà pubblica 579 ; c) l’ipotetico coinvolgimento di significative risorse finanziarie<br />

private 580 appare soprattutto come una trovata dilatoria per aggirare almeno una<br />

parte delle inev<strong>it</strong>abili resistenze e potrebbe incontrare una risposta negativa proprio<br />

dagli interlocutori privati, che notoriamente non partecipano ad avventure con<br />

prospettive di perd<strong>it</strong>e economiche (salve garanzie proprio su queste perd<strong>it</strong>e); d) la<br />

discussione sull’eventuale adozione parziale di un modello PPP dovrebbe affrontare<br />

contestualmente senza rinvii il problema delle cautele per garantire che i cap<strong>it</strong>ali<br />

privati partecipino (ammesso che tale partecipazione sia raccomandabile) come<br />

effettivi cap<strong>it</strong>ali di rischio senza garanzie di parte pubblica.<br />

Strettamente intrecciata con il concreto modello di finanziamento che sarà infine<br />

adottato è - in secondo luogo - è la sequenza delle informazioni dell’ultimo anno<br />

sulla effettiva ripartizione dei costi totali stimati (cfr. sezione 4.1 di questo dossier)<br />

e dei relativi rischi di finanziamento.<br />

Per quanto riguarda il programma di opere sull'asse del Brennero l'UE è<br />

potenzialmente impegnata 581 a cofinanziare il tunnel di base (in quanto opera<br />

trasfrontaliera) per una quota fino a un massimo del 30% per ciascun paese<br />

577<br />

Nel marzo 2008 risulta che si sta ancora cercando una soluzione giuridica per trasferire queste<br />

risorse prima al Ministero competente e poi a BBT SE.<br />

578<br />

Ciò in applicazione della direttiva europea c.d. Eurovignette, che come già visto permette<br />

l’aumento mirato dei pedaggi. Grazie all’aumento del traffico e all’incremento dei pedaggi la A22 gode<br />

di buona s<strong>it</strong>uazione finanziaria: nel corso del 2007 gli intro<strong>it</strong>i sono aumentati del 5,40% rispetto al<br />

2006; e sempre nel 2007 il fatturato dell’A22 ha superato i 300 milioni di € (vedi "Alto Adige",<br />

26.1.2008) mentre l'utile netto è stato di 65,7 milioni di €, e cioè 27,3 in più rispetto al 2006, dovuto<br />

in buona parte alle royalties provenienti dalla gestione diretta delle aree di servizio con gli intro<strong>it</strong>i da<br />

pedaggi in cresc<strong>it</strong>a del 5,3% per un totale di 278,5 milioni di € (vedi "Corriere dell'Alto Adige,<br />

29.4.2008, Autobrennero, guadagni da record).<br />

579<br />

La Società appartiene per il 90% a enti pubblici: Regione Trentino Alto Adige (32%), Province<br />

autonome di Bolzano e Trento, Provincia di Verona, Comuni interessati per terr<strong>it</strong>orio, Camere di<br />

Commercio di Bolzano, Trento, Verona, Mantova, Modena, Reggio Emilia. Va ricordato che gli<br />

economisti r<strong>it</strong>engono che i prelievi dagli utili di soggetti monopolisti cost<strong>it</strong>uiscono spesa pubblica.<br />

580<br />

Sempre ammesso e non concesso che tale coinvolgimento debba essere elemento essenziale o<br />

preferenziale nel processo di decisione e realizzazione di opere pubbliche: in linea generale, infatti, il<br />

problema non è quello di realizzare opere di interesse collettivo con cap<strong>it</strong>ali di rischio privati ma di<br />

realizzare con risorse anche esclusivamente pubbliche (già disponibili o da acquisire sul mercato)<br />

opere di interesse collettivo che siano necessarie, condivise, non fonti di spreco né cause di<br />

devastazioni ambientali. E questo, appunto, non è il caso del progetto ferroviario sull'asse del<br />

Brennero.<br />

581<br />

Purché i lavori partano entro il 2010.

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